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Nelle Marche, in cerca dell’odioso turismo mordi e fuggi

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Riportiamo dal forum il racconto di Todd e del suo mini Tour Marchigiano.

Ciao a tutti. Si fa un gran parlare in questo periodo di “turismo mordi e fuggi” ma come ci immaginiamo il tipo di persona dedita a questa attività, un turista mordi e fuggi insomma? Bah, direi in maniera estremamente negativa, il classico tipo che meno incontrate e meglio è, giusto? È uno che scontenta tutti, gli operatori del turismo perchè spende troppo poco, la gente del posto dove va perchè rompe le scatole e basta ai residenti, e non ultimo, è scontento di sé stesso perchè avrebbe voluto fare più vacanze ma non poteva.

Identikit corretto, che dite? Ecco, voglio provare proprio a essere quel tipo di persona li! E cercare di rimanervi il più antipatico possibile.

Ok, si….ma dove andare? Programmo due giorni totali, una notte fuori e basta (e sennò mi cadrebbe la premessa e diventerebbe un viaggio più serio, non vi pare?). La prima idea è di andare a Ferrara, è una bella città, non ci sono mai stato, ho la possibilità di infilarci qualcosa di appenninico tra andata e ritorno. Una veloce ricerca degli alloggi me la boccia subito inesorabilmente, non si trova nulla, se qualcosa in centro c’è è a prezzi proibitivi, e se si trova qualche agriturismo non mi va bene, perchè se posso preferisco fermarmi dopo aver guidato e non riprendere la moto per andare a cena. Poi metti che mi viene voglia di una birra non voglio sfidare i vari etilometri.

Ok, altre mete, abruzzo, entroterra ligure…tutte valide, ma per le volte successive. L’idea definitiva è di tornare nelle Marche, dove ero stato ma tanto tempo fa, in particolare la zona delle colline dell’entroterra anconetano. Bene, piano approvato, il settembre regala delle giornate favolose dopo il generale maltempo di agosto, e non si può non approfittarne.

Partenza la mattina prima dell’alba, le 9 e qualche cosa, un po’ di 4 corsie pallosetto verso perugia e poi direzione appennino. I limiti oscillano tra i 90 e i 110, e il Cino-Cassone se la cava bene, stando di un 10 km/h indicati più in alto del limite, o poco meno. Diversi velox, spero di averli evitati, su uno ho qualche dubbio ma forse è andata bene.

Arrivo dopo le 11 alla prima meta di giornata, Fabriano, già nelle Marche, posto che ho sempre tralasciato perchè di ritorno e di fretta da qualche parte. Prima che chiuda vado a visitare il museo della carta, metto qualche foto, se volete vi dico di più. Ne vale la pena? Mah, se siete in zona e vi può interessare l’argomento si, nel complesso niente di che, se penso che mi costa 12 euro e con 19 avevo visto l’Alhambra, fate voi le proporzioni…

finita la visita, giretto per fabriano paese, come è? Carino dai, la piazza con il loggiato e il palazzo fatto ad arco. Più o meno nessuno in giro.

Panino portato da casa e riprendo il 4 corsie per una ventina di km, poi svolta a destra e iniziano le strade più miste, tutto un saliscendi, abbastanza divertente, fondo a volte buono a volte un po’ avvallato, distrutto magari no, ma sono le tipiche strade che con una moto molto rigida ti limiterebbero un po’.

Passo accanto a un lago artificiale, e dopo pochi km sono a Cingoli, dove è prevista la visita. In realtà una volta c’ero stato, ma molto di passaggio, accompagnato da un altro motociclista, mi ero fermato pochi minuti. Stavolta faccio più con calma, il paese è chiamato ufficialmente il Balcone delle Marche, per via del panorama (in effetti mi sembrano diversi di quei paesi ad avere una splendida vista sulle colline e poi sull’adriatico, però il nome ce l’hanno loro). M piace, sicuramente merita una sosta, che tra l’altro ti porta via poco tempo.

Ancora strade miste, si scende di quota, tanta campagna, molto abitata direi, ogni poco si trovano frazioni e case sparse in collina, molto vicine tra di loro e tutto ben curato e coltivato. Mi avvicino a Osimo, vedo un autovelox su 70 di limite, ok, questo passa senza paura.

Arrivo a Osimo, o meglio, alla base della collina dove si erge, c’ero stato una volta, ma voglio tornarci perchè è passato troppo tempo, e poi come posto merita, solo che non ricordavo che avesse tipo un milione di abitanti!! avvicinarsi al centro è un delirio, tutti incolonnati, tra l’altro strada non larga, gente che non tiene la destra, moto bella ingombrante, non posso nemmeno svicolare più di tanto. In attesa di capire che sta accadendo, mi avvicino al centro a piccoli passi, tra folle, prima, qualche metro in seconda. Anche trovare parcheggio è una specie di girone dantesco, tutto intasato di scooter, moto, auto che ti pressano, e alla fine trovo parcheggio ma per miracolo. Di solito in una situazione del genere la mia reazione è quella di fare inversione e andare via, con buona pace del giro in centro, ma stavolta resto nelle mie convinzioni. Comunque qua il Cino-Cassone mi mostra tutti i suoi limiti, se nei 4 corsie è dignitosa, e in curva anche divertente, nei passaggi stretti, parcheggi in pendenza, stop in salita e così via, diventa davvero difficoltosa, e il rischio di caduta da fermo è sempre dietro l’angolo.

In ogni modo, entro in centro e scopro subito l’origine del sovraffollamento, c’è la festa per il patrono! Io volevo fare due passi in pace e invece niente, gomitate in mezzo alla gente. Non è la prima volta che mi capita, quando andai a Urbino ci trovai la festa del Duca. A me importava zero, e in compenso mi fecero pagare per accedere al centro storico.
Vabbè, mi do una guardata alla cattedrale, e poi mi prendo una piadina con la crema di pistacchio, che ho un buco nello stomaco che mezzo basterebbe.

Ormai il sole è basso, ora di andare, poco lontano in effetti, visto che ho prenotato una stanza a Castelfidardo, pochi km più in là. All’uscita dal parcheggio do una mano a un motociclista che ha sbagliato manovra e si è steso con un crosstourer. Solidarietà, non è capitato a me ma per una questione di fortuna.
Per queanto riguarda castelfidardo tra arrivare, check in e così via, lo vedo solo di buio, comunque mi sembra carino ma non imperdibile. Molto tranquillo, quattro gatti in giro, faccio cena a un ristorante li, due passi, e dormita. Ho fatto un circa 350km.

Secondo e ultimo giorno, oggi sono previsti 3 posti da vedere, 4 se proprio va bene. Il primo è Offagna, sempre li in zona, strade collinari per arrivarci, andatura sui 70 non di più, tra passaggi nei centri abitati e auto in giro. Il posto è piccolo, e la cosa da vedere è la rocca medievale. Molto ben conservata, ha intorno anche un torrione, un monastero, e in basso un passaggio che ti porta fuori. Non faccio la visita all’interno. Comunque è un posto che porta via poco tempo, e se siete in zona e vi piace il genere, vi consiglio.

Ripartenza e prossima tappa, stavolta un centro più importante, Jesi. Centro storico racchiuso dalle mura, con diversi accessi, ha un paio di piazze non male, una è quella in cui nacque l’imperatore Federico II. E un corso molto lungo, quasi tutto pedonale e chiuso al traffico. Non mi dispiace come posto, lo trovo abbastanza elegante, anche nei negozi. Poi c’è non poca gente in giro, sembra quasi una città di provincia, e abbastanza vivo come posto. Giro un po’, mi mangio una crescia in un bar del centro, e già si avvicinano le 2 del pomeriggio.

Rimane un’ultima tappa (purtroppo mi sono dilungato, come da tradizione, e qualcosa salta, anche perchè le giornate iniziano ad accorciarsi, e non voglio arrivare troppo di buio, e più che altro fare strade sconosciute con poca luce), ma tra le più importanti: Corinaldo. Un po’ più a nord di dove sono ora, la raggiungo comunque senza intoppi. Il posto è famoso per aver dato i natali a Santa Maria Goretti, ma a parte quello, il borgo merita davvero. Molto ben messo, e neanche troppo piccolo (credevo fosse più paesino), vie e vicoletti di pietra, è il classico posto che se fosse in toscana (specie provincia di siena) o al limite umbria, troveresti invaso di turisti e faresti a gomitate con la gente….qua con macchine fotografiche in mano saremo in 4 o 5, in un bellissimo pomeriggio di settembre. Meglio così, che se poi arriva il turismo di massa è peggio….ehi aspetta, ma anche io sto facendo il turismo mordi e fuggi!! sono partito apposta e sto cercando di peggiorare le cose, come da premessa al post…

a questo punto è giunto davvero il momento di rimettere il becco della moto verso casa, la quarta località che avrei voluto vedere è Arcevia, ma pazienza, se la salto oggi vorrà dire che tornerà buona per una volta successiva. Però una cosa è certa, non ho voglia di trovarmi nel 4 corsie a Perugia intorno alle 6 di pomeriggio, quindi opto per un altro percorso. Per prima cosa direzione Pergola, e già li la strada non è malvagia, poi verso Cagli, e qui è davvero un susseguirsi di curve, con pochissimo traffico e asfalto buono. Bene così. A quel punto seguo le indicazioni per Gubbio, e da li la conosco bene, il bel misto veloce per Umbertide e poi verso il Trasimeno. Di solito vado a prendere il 4 corsie a Tuoro, dalla frazione di Mercatale, stavolta faccio la strada che va a Cortona direttamente: errore mio, l’allungo e il fondo fa schifo. Perlomeno mi consente di scattare un’ultima foto.

Arrivo a casa sul fare del buio, poco prima delle 8, dopo un 720km totali fatti in due giorni. Non ho rilevato il consumo, ma di solito sto sui 28 e anche di più con un litro.

Considerazioni finali: posti che vi consiglio, paesi e cittadine da vedere non mancano, strade fattibili anche, come detto ancora non c’è il casino perchè a livello turistico mi pare sottovalutata. E non si spende granchè, io ho speso 45 euro per dormire, colazione inclusa, e 18 a cena (un primo di quantità e qualità non eccelsa ma accettabile e una focaccia).

A questo punto la mia stagione turistica termina qua, ovviamente continuo ad andare in giro, ma saranno solo giri brevi e semplici spostamenti. Se mi sono reso abbastanza insopportabile saprò di essere stato un bravo turista mordi e fuggi. :prrr: Alla prossima!!