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Cola profonda

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cola profonda

di Goffredo Puccetti – n. 59, 12 gennaio 2014

Molti appassionati si sono interrogati in questi giorni sulla decisione di Piaggio di revocare la concessione Moto Guzzi a diversi concessionari storici della penisola. Particolare scalpore ha destato la revoca della concessione alla Primo Moretti di Macerata, prima Concessionaria Moto Guzzi al mondo. Alla sorpresa si è aggiunta l’indignazione del popolo Guzzista per i modi poco urbani con cui tale decisione è stata comunicata agli interessati.
Anima Guzzista è ora in grado di svelarvi tutti i retroscena del caso! Pubblichiamo integralmente il reportage della riunione segreta tenutasi nei primi di dicembre in Piaggiù, alla presenza dei vertici dell’Ufficio Minchiate del Gruppo.
La riunione si è svolta nella massima segretezza nella Sala Orso Bubù nella nuova ala della rinnovata fabbrica di Mandello.
Erano presenti:

Laporsocapo Pallavicini Pallalontani, Vice Presidente Magagne e Cazzabbubboli.
Oderisi Nel Dubbio, Assistant Manager Customer Orchite.
Xavier du Nascimento, detta Lola, Battona transgender, Strategie Mondiali e gangbang.
Gigi Esposito detto ‘o Pazzariellu, Mago di strada e Product Manager.
Olaf di Nikki e King III, il pastore tedesco di Gigi, addetto alle relazioni con il pubblico.
Nicola Becci, bimbo di Abbadia Lariana, di anni sette, che passava di lì, confuso dagli usceri con un manager del gruppo Piaggio. Incaricato seduta stante del post-vendita.

 

A condurre la riunione era nientemeno che Jean L’Amour, braccio destro esecutivo di Colaninno per le strategie Guzzi e indimenticabile cantante confidenziale della Capannina negli anni 60.

Presente via collegamento Skype anche un mattone di tufo, consulente aziendale.

Un nostro incaricato, travestito da persona per bene con quoziente di intelligenza nella norma, si è seduto al tavolo con un registratore. Non è stato ovviamente notato grazie al criptico travestimento che lo ha reso sostanzialmente invisibile agli occhi del management Piaggiù. Quella che segue è la trascrizione della riunione:

– Ragazzi, ragazzi, forza iniziamo la riunione che prima finiamo e prima ce ne andiamo a casa!

– allora finiamo subito, ciao!

-Lola, per favore, dai iniziamo. Olaf, siediti, e resta concentrato, e continua a redigere il verbale che sei quello che scrive meglio di tutti qui!

-woof! Woof!

-Grazie Olaf, sitz! Sitz! allora ragazzi, innanzitutto vi volevo ringraziare per la vostra disponibilità e per il vostro tempo: lo so, è pazzesco, una riunione di lunedì pomeriggio in piena stagione sciistica, messa in agenda con soli sei mesi di anticipo, ma, credetemi, è una vera emergenza. Ci attende una sfida epocale.

Di che si tratta, Jean?

– Ve lo dico subito, ma prima un momento musicale! Via con la base, Lola, balla, balla per noi!

(segue performance di Jean sulle note di: “Manager, Moi?”)

-Ecco fatto, allora, ieri mi ha chiamato il capo… si tratta di Moto Guzzi.

-Di che?

– Moto Guzzi.

– E che cazzo è?

– Guarda il foglio excel, Gigi, è una nostra azienda, fanno moto qui a Mandello!

-Eh?

-Scusa intendevo: è un brand del group, sinergicamente un asset nel segmento mobility due ruote urban e leisure, con location in Mandello.

-Ah, e parla come mangi, cazzo!

-Vabbè, si capiva pure dal nome, no? Moto Guzzi…

-E tu chi sei?

-Nicola.

-Ecco, Nicola, allora prima di fare tanto il saputello dovresti sapere che il naming branding asset è una cosa molto complessa. Come facevo a sapere che Moto Guzzi fa moto? Eh? Eh? Che Dolce & Gabbana fanno torte? Che Bauli fa valigie? No, fa pandori! Eh, l’ho scoperto a mie spese in aeroporto, porca troia, non mi funziona più l’iPad adesso tutto sporco di zucchero a velo… e sentilo il saputello! Hai voglia a studiare prima di diventare un manager come noi!

-Lapo, lascia stare, è un bambino.

-Bambino una sega, mi han detto giù in Risorse Umane che guadagno il doppio di voi.

-Per favore, ragazzi, dai, restiamo concentrati. Anche lei, dottor bimbo Nicola, la prego, è stato appena assunto… Dai, dai: belli concentrati che abbiamo una sfida epocale davanti a noi. Dicevo, mi chiama il capo e mi dice che abbiamo un problema in Guzzi: nonostante i nostri sforzi, nonostante tutto quello che abbiamo fatto, nonostante i giorni passati in spiaggia, nonostante mesi e mesi di sudoku via excel, ebbene… Pare che le cose in Guzzi si stiano mettendo bene.

-Eh? Jean non scherzare!

-Non scherzo: la California è piaciuta. Ce la ordinano da tutto il mondo. Il V7 continua a piacere.. Si rivedono Guzzi in giro, insomma nonostante la crisi, la Guzzi tiene e…

-E???

-E, ecco… insomma… La gente cominicia a chiedersi se non sia il caso di puntare più su Guzzi che su Aprilia…

-Jean, cazzo, ma è pazzesco!!!!

– Woof!! Woof!!

-È colpa di quegli maledetti informatici! Hanno fatto un sito web che funziona! Le schede prodotto corrispondono ai modelli!!!

-Anni di minchiate in Flash buttati!!

-E non solo, ragazzi, anche le ultime campagne pubblicitarie erano ben fatte… E il lancio della California, beh, spettacolare… È chiaro che poi arrivano dei risultati!

-Ma porca miseria e noi che dobbiamo fare adesso? Io ho già pronto il redirect del sito su Candy Crush! Vado?

-No, no, ragazzi non ci siamo… Il capo mi ha chiesto di più. Ha detto che serve il colpo di reni.. Il lampo di genio… Mi ha detto che dobbiamo fare come quando c’era lui!

-Nooo!??!??!

-Sì!!!! Dobbiamo tornare ad essere odiati! Ci vuole qualcosa che fughi ogni dubbio! Altroché modelli nuovi, belli e fighi! Altroché Ewan McGregor!! Qui bisogna far capire che Moto Guzzi è saldamente in mano a noi: diversamente manager!!!
Io voglio che per Natale tutti i guzzisti di Italia ci detestino!! Forza, con le idee, cacchio!

-Chiudiamo i loro siti internet!!!!

-Già fatto, Gigi! Dai, cerchiamo di essere orginali, eh! Non voglio sentir parlare di boicottargli libri o altri dispettucci, dobbiamo volare più alto! Ragazzi… voi lo sapete, io sono arrivato in Piaggio solo da quattro anni, mi sono perso il Periodo d’Oro ma voi…

-…Ah, che anni… L’Era delle Cazzate al Vento… solo a pensarci mi commuovo…

-Eh, la 1200 Sport in pista! Le maquette di Terblanche per scherzare… Figaaata, e coso, ricordate? Quello che voleva fare le corse… Mandato a Pontedera a fare i Beverly…

-Genio puro… E poi le minacce di chiusura… Dal trionfale lancio della Griso nel 2006 al Moto di Protesta… Miiii se siamo stati bravi!! E quanto si erano incazzati quella volta, pure sotto l’acqua!!!

-Esatto, esatto! Dai, ragazzi, questo è lo spirito!!! Ce la possiamo fare!!! Siamo pur sempre quelli che non riescono a piazzare in Italia una moto sportiva italiana vincitrice del Superbike!!

-Scusa I don’t understand? Do you speak Italian?

– Oh perdonami Oderisi, dimenticavo la tua allergia allo sport e alle competizioni!

-Beh, scusa, ma se mi hanno preso in Guzzi proprio per questo?!

-Ok, però dai adesso non divaghiamo!!! Fuori le idee!!!

-Mmmmm…. Ci sono: Niente più GMG!!!

-Ma dormi??? Sono anni che tiramo fuori questa gag! Ormai se le fanno da soli, cazzo!

-Evento a scomparsa: annunciamo un mega raduno e poi facciamo finta di niente!

-Già fatto per l’Eicma, dai ragazzi, un po’ di originalità!!

-Scriviamo aCquila con la C davanti alla q!!

-Uffa… Faattto!!! E dai, su!!! Voglio minchiate nuove! Nuove!

-Jean, scusa ma ci metti troppa pressione! È quasi come lavorare, cioè, mi stanco… Non pensi che forse si potrebbe chiamare il mattone?

-Forse hai ragione, Lapo! Ci costa una tombola ma è il miglior consulente sulla piazza! Lola, chiamamelo via skype ora!

-Skype? E come si fa?

-io lo so!

-Grazie dottor bimbo Nicola; ecco, abbiamo in linea il mattone. Mattone, buonasera, sono L’Amour da Mandello… Ci serve il suo genio, è pronto per un brainstorming con noi?

-…

-Ecco, fedele al suo stile, tace e quindi acconsente. Grande Mattone!! Noi procediamo, lei mi raccomando, quando vuole può intervenire. Dai ragazzi, con l’aiuto del Mattone, via al brainstorming!!

-Potremmo picchiarli!

-Chi?

-I guzzisti! Entrano in concessionaria per comprarsi una moto e noi: Bam!! li picchiamo! A mazzate li prendiamo, ‘sti stronzi che ancora comprano Guzzi!

-Eh, idea geniale, è dal 2007 che ci penso! Ma sai quanto ti costano almeno due o tre picchiatori per ogni concessionaria?

-Picchiamo i concessionari!!

-Ecco, questo è già più interessante… Però quelli hanno la pelle dura, figurati che quando in Aprilia facevano i motori con le bolle, quelli di notte se li smontavano e li ripulivano…

-Ah, Aprilia, che geni!

-Sì ma noi li abbiamo superati! Non ci siamo seduti sugli allori!!! Ricordate?? Tutti, tutti a dire che sarebbe stato impossibile fare peggio di Aprilia! Ma alla fine si sono ricreduti! Eccome!! E ora dobbiamo superare noi stessi! Dai che ci siamo!!! Secondo me quella dei concessionari è la strada giusta! Li dovremmo umiliare, più che picchiare… Che ne dite di una… lettera?

-Tipo la Q?

-Oderisi, hai ripreso a bere candeggina? No, intendevo una lettera in cui noi gli togliamo la concessione, senza spiegazioni! Pensa che figata!!!! I concessionari storici, i punti di riferimento dei Guzzisti in Italia, pof! Fuori dalle palle! E concessioni nuove date a vanvera!

-Ma non è un film già visto pure questo?!

-Beh no dai, fino adesso li strangolavamo ma li lasciavamo respirare… La revoca per posta è una finezza senza precedenti: proprio li mortifichiamo! Mattone, che gliene pare?

– …

– Wow! Grazie del feedback! Però allora, Jean, che sia raccomandata, eh! Dai, che ci siamo! Sì, sì! Pensa che bello: la vedova di Luigi Paparo appena premiata e noi le togliamo la licenza! Figo!! E quello di Macerata come si chiama…. Moretti!!!!

-Moretti!!!! Moretti!!! Il primo Concessionario Guzzi al mondo!! Da 92 anni in attività!
Una vetrina che è monumento nazionale! Perfetto: una raccomandata e vai a cagare!!! Dai che figo!!

– E a Genova: Stagi!!!!! Alè!!!

– Vai!! Vai!!! Ma vi immaginate le reazioni??? Contratti strappati, lettere ai giornali, le prese per il culo, dai!! Dai!!!!! Vai così in tutta Italia!!!!

– Ragazzi, sono eccitatitssimo!!!! È fantastico!!! È….

-Sì, sìiii, oh Xavier!!!! Sì!!!

-Mi sembra incredibile ma credo che se ce la giochiamo bene..

-Dillo!!! Dillo!!!

– Se riusciamo a fare partire le lettere in tempo… Di modo che arrivino giusto prima di Natale…

– Sì!!! Sì!!!!

-Ebbene riusciremo nell’impresa!!! La più grande stronzata della Storia della Moto Guzzi in Italia dal 1957!!!! Si può fare!!!!

-Sìiii!! Godoooo!!!!

-Ragazzi, però ora si tratta di trovare qualcuno che riesca a dettare una raccomandata senza errori in sole tre settimane!!

-Woof! Woof!

-Olaf! Giusto! Ce la puoi fare??? Fantastico!!! Sitz, sitz, Olaf! Bravo!
Dai ragazzi, al lavoro, vi aspetto fra dieci minuti in palestra per il debrief!!

(fine della registrazione)

 

Una postilla:
abbiamo voluto affiancare questo ‘scottante documento’ all’editoriale della settimana scorsa, caso mai quest’ultimo risultasse troppo difficile per le menti finissime che hanno prodotto tutte le Raccomandate di questo periodo natalizio.
Anche di fronte a situazioni inaudite cerchiamo uno sfogo nell’ironia per farci, nonostante tutto, quattro risate e al contempo guardare al futuro in modo costruttivo, sperando che tutto si possa accomodare. Per tale ragione continueremo con i nostri contributi, anche quando da dei manager sempre più disattenti e ignoranti arrivano messaggi che li fanno mandare all’inferno da chi per quasi un secolo è stata la vera bandiera del marchio. Siamo tutti a fianco della signora Lidia e degli altri preziosi concessionari storici, perché come loro amiamo la Moto Guzzi che, rendetevene conto una volta per tutte, è oltre che un pezzo di Italia, la vera risorsa di cui avete bisogno per fare utili, non un “brand” con cui fare esperimenti di marketing che ormai appartengono al secolo passato. Se non siete capaci di capirlo, fatevi da parte una volta per tutte.

Dragon Rally

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dragon rally racconto Anima Guzzista
di Mauldinamica

Prendetevi un bicchiere di brandy (o altra bevanda di vostro gusto) e mettetevi comodi: eccovi il lungo racconto di Mauldinamica sul suo viaggio verso la mitica isola di Man.

dragon rally

 

Guzzista per sempre!

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Daniele Torresan Moto Guzzi
foto e testo di Alberto Sala

La storia della Moto Guzzi è fatta da tante persone. Il meglio di queste persone si libera quando è presente in loro non solo il puro senso del dovere, ma anche un germe ben identificato che si chiama passione. E il meglio di questa storia d quasi cent’anni è dato non solo dai vari Carlo Guzzi, Giulio Cesare Carcano, Lino Tonti, Enrico Cantoni, Umberto Todero, Bill Lomas e Omobono Tenni ma anche dai tanti dipendenti che hanno dato altrettanto genio, ardore, impegno, passione indipendentemente dal “prestigio” del ruolo.
Ieri sera, mercoledì 29 gennaio 2015, abbiamo celebrato festosamente il commiato di un altro di questi “appestati” di passione. Daniele Torresan ha dato l’addio al suo ruolo di Press and External Relation Specialists del gruppo Piaggio ricordando davanti a un bel gruppo di ex dipendenti, appassionati, concessionari, rappresentanti di club e della stampa, i momenti più belli ripercorrendo le presentazioni dei più significativi modelli Moto Guzzi degli ultimi 9 anni, dove ha avuto un ruolo importante.
Ma il ruolo importante di Daniele non è stato solo lì. Tutta la nostra comunità di Anima Guzzista deve molto a questo vero autentico appassionato che, nonostante le difficoltà e gli ostracismi, ci ha sempre sostenuto, difeso, “rappezzato” e supportato in questi anni, soprattutto in quelli in cui il rapporto con la dirigenza era difficile. E’ stata una delle rarissime figure interne che ha compreso pienamente la nostra tipicità e la nostra importanza.
Il suo discorso di commiato non è stato affatto triste o rammaricante, al contrario: ha voluto farlo attraverso una festa nella cornice del museo, accanto alle moto amate e agli appassionati più vicini a lui, ricordando quanto adori la Moto Guzzi e quanto la consideri – come noi – la marca di motociclette più bella del mondo. Ma lascio parlare lui nel video del suo discorso:

 

Oltre alla nostra targa, che ricorda un momento della produzione del libro di Goffredo, quando si prestò alla necessità della foto posando in tuta (è quello sulla destra che spinge la MGS/01) anche altri gruppi e personaggi hanno voluto omaggiarlo di un ricordo che potesse esprimergli gratidudine.

Così accanto ai famosi dirigenti e tecnici citati prima e accanto ai tanti Vanni Bettega, Piero Pomi, Serafino Valsecchi, il Moretto, Gabriella Stropeni, e via cantando, rendiamo omaggio a questo tassello del grande puzzle che ha reso grande la Moto Guzzi e che siamo sicuri rivedremo spesso a Mandello e agli incontri, da Guzzista con la G maiuscola. GRAZIE DANIELE!

 

settesimo uinterparti

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Foto :  nuradler  Pirriaturi  Pask73

Video :  Pirriaturi  Filippo: E penso AG , Vai piano , Sweet home Chicago , Santacatterina Trio

Commenti:

Renato
Rientrato alla base poco prima delle 2, prendendo qualche secchiata d’acqua tra Mandello e Olgiate Comasco. Era un po’ che non pioveva, ci voleva proprio…

Grazie AG, grazie a tutti!

Max Mitty
Bellissima serata!!!
Grazie a tutti!!!
Max Mitty e Sab.Com

gtv47
Ringraziamo tutti per la bellissima serata Flaviana e Vanni

pirriaturi
Arrivato ca. 1 ora fa, il tempo di sistemare l’UlivoSaraceno. Trovata acqua fino a dopo Bergamo, poi nuvolo – senza pioggia – a tratti il sole!
Grazie a tutti, per tutto (compresa l’amicizia, la simpatia e le facezie). Metterò qualche foto e/o filmato.
Bravi a tutta la classe di russo: si sono applicati ed hanno raggiunto degli ottimerrimi risultati: riprenderemo al prossimo incontro. Hanno la stoffa e le capacità per diventare madrelingua.

Maelganis
Tornato
Volevo ringraziare innanzitutto AgenteWilma che lavora costantemente dietro le quinte e rende possibile la magia per noi poveri mortali
Un altro ringraziamento alla Band che come al solito fa gli straordinari per accontentarci tutti
Un altro ad AG per il premio che d’ora in poi farà bella figura sul mio caminetto
Infine grazie a tutti voi, siete le persone migliori che conosco, Alla prossima!!!

Goffredo
Qui Malpensa. Si torna a casa. Un mega abbraccione a tutti.
G&F

nuradler
Bellissima serata con come sempre in compagnia di tanti amici ..AG.. è magica.. grande abbraccio a tutti e un ringraziamento particolare ad Agente Wilma ed allo Staff al completo per lo sbatti generale , un saluto a tutti da parte nostra ,Giulio , Lella, Paolo 1-2 e family…
rinnovo i saluti al mitico Vladimiro,(la porchetta era perfetta) che questa mattina non siamo riusciti a salutare per la partenza ,un Grazie di cuore ed un arrivederci a tutti !!

MEK1
Come al solito, ma non poteva essere altrimenti …una bellissima serata, grazie a tutti per l’allegria e il buonumore…Un grazie particolare alla “BAND” come sempre travolgente.
Volevo fare un ringraziamento particolare ai coniugi Bettega (Flaviana e Vanni), con la vostra performance mi avete fatto venire la pelle d’oca…bravi, anzi bravissimi… .

ciao a tutti.
Marco

V-007
Dei del creato,
grazie per questo ennesimo uinterparti.
Grazie per dato a Vladimiro (santo subito!) il dono di saper fare dei “serbatoi” davvero fuori dal comune.
Grazie per averci dato la “nostra” band, gli amici, una splendida giornata in compagnia e poter vedere il “nostro” monumento riportato a nuovo.

Meno grazie per avermi fatto rompere la telecamera appena arrivato a casa e, dopo aver cercato tra i miseri resti,
scoprire che ho ripreso il tango del Vanni e la Flaviana ( “Domani vi mando il filmato” ho promesso)
ma nella memoria quel pezzo non c’è…..

Cane
Grazie a tutti, come sempre fantastica giornata…

Pask73
Rientrato a casa verso le 20.
Bellissimo weekend.
Compreso il viaggio con Nello, il Tatuato ed il Porcherrimo!

Skleros
Ci ho pensato un po’ prima di scrivere qualcosa perché delle semplici parole non renderebbero l’idea di quello che provo…
Dato che mai nessuna parola renderebbe l’idea di quanto vorrei dirvi e poiché facendo l’elenco dei nomi sicuramente dimenticherei qualcuno, vi chiedo per favore di accettare un semplice GRAZIE DI ESISTERE a tutti voi per quanto fate e per quello che siete per me…
In camera troneggia l’Opera dell’Amico Ettore, aver visto quanto vi siete premuniti di darmela quando avete saputo che dovevo rientrare in anticipo e a aver sentito il Vostro Affetto tangibile…è una grandissima motivazione per andare avanti nonostante il destino cinico e baro…
Vi voglio bene…

CapMarvelJr.
rientrato oggi, ovviamente sotto l’acqua, come da tradizione del Uinterparti.
Grazie a tutti della compagnia, dai vicini di tavolo Scurzon e “gemelli” Sala 😀 a Max Mitty e Sab.Com. Grazie alla band, a Vladimiro per la porchetta, le canzoni (che adoro anch’io) e il racconto sui “dispositivi in lattice” in coppia con il Tatuato (Che, come al solito, ha fatto mancare il fiato al gruppetto assembrato sotto la tettoia), un saluto ai miei compaesani ternesi, alle famiglie Delson e Nuradler, a Ticcio, a Gof e signora, a Pask, Cipo, Pandora e tutti gli altri… Un saluto al presidente e, soprattutto, alla Presidentessa!

Ovviamente, su tutti, i miei compagni di viaggio e di stanza LadyV7 (meravigliosa, la targa!), Giovanni e IlMario

Ticcio93
…rientrato e “targato”

valigiaio
Tantissimissime grazie a tutti dal sottoscritto e da Loredana.
Un abbraccio a Tutti!!!

L’arrosto era spettacolare

il Valigiaio

Tatuato
Un ringraziamento di cuore per chi si sbatte per tutti noi… un ringraziamento anche a chi mi si è sbattuto(tanti) e a chi ho sbattuto(nessuno)
Grazie

Tonirag
Bello, anche stavolta.
Per la prima volta giunto a Mandello in treno (parlo del Frecciarossa, mica pizza e fichi)
più auto a noleggio da Milano, combinazione comoda e veloce…
Per l’ennesima volta ritrovata la nuvoletta fantozziana che si parcheggia proprio sopra Mandello
inondandola di pioggia… ma ormai ci ho fatto il callo…
Bella la serata al Verde, bello il trio-band di Enrico e le belle canzoni che ci hanno fatto rivivere belle emozioni…
Bello, breve ma intenso.

Contento di avervi rivisti, ci voleva proprio

Vladimiro
Due giornate splendide. Una full immersciòn di Amore Cosmico, di battute, di propositi e di brutte facce … ma anche di cose serie e meravigliose (il restauro del monumento -splendido Simone! – resterà negli annali come esempio civico e di passione).
…solo che dura sempre troppo poco!
…maaaa le foto? I filmini? …nnamooo che le devo fà vedè ai figli che sennò nùn ce credono!
…..Lóv mi tendeeeer lóv mi suìt, tell mi iu ar máin! Aill bi iòrs tru oll di irssss till di end ov tààààimmmm!

ENNAMO!!!!

…già mi mancate!

Scurzon
grazie mille allo staff
è stato il mio terzo uinterparti e ogni volta è un po’ diverso ma sempre bello
anche stavolta sono tornato a casa con nuove conoscenze: Lella, Cane, Pask, Vladimiro
Ti sciort: mi sono aggiornato con le magliette. La ’70 è proprio bella, ma che spettacolo la ’60 in anteprima per pochi intimi !!!
a propo: Luca Cptmarv, sei riuscito ad averne una in esclusiva?
complimenti a MEK1 per la sua maglia a righe, unicissima
Premi: a un certo punto ho creduto che Backstreets avesse ricevuto il premio per aver accompagnato (tampinato) la Laurie e ho pensato mi avessero preso sul serio quando avevo fatto tale proposta, scherzosa ovviamente. allarme rientrato, il premio era per la Laurie
grazie alla comitiva elvetica (Loretta Poldo Elk) per il viaggio insieme

Peccato non aver incrociato Skleros: avevamo qualcosa per te

mi scuso con Aidan per non averla riconosciuta
poi abbiamo scoperto che la sua amica fa parte del club “quelli che hanno paura delle farfalle”
non ci credete? allora se potete, andate su FB a cercare la pagina in merito !!!

infine mi scuso con tutti coloro che mi hanno invitato ad unirmi alla band. sto passando un momento molto particolare e non me la sentivo proprio. sarà per un altra volta, ok?

un abbraccio a tutti e alla prossima

breeze
Mi mancate già

Le immagini di questi due giorni a Mandello mi passano davanti agli occhi.
Lavorare insieme al Monumento del Carletto è stato significativo.
Come sempre il Uinter è stata un’esperienza unica e penso dia dipendenza perchè ancora una volta ci siamo salutati e sto già aspettando la prossima occasione per rivedervi.
Grazie a tutti

Aires
Grazie a tutti per le coccole e l’amore cosmico!
Mi fate sempre sentire felice.
Mai mangiata una porchetta così! Slurp

Aidan
Una splendida serata…. nottata….. mattina!
Grazie dalle due Ilarie che si sono divertite un casino!

Baci a tutti.

totogigi
Come direbbe il Dottore… CHE SPETTACOLO!!
Vorrei ringraziare tutti, e scusarmi con tutti quelli che non sono riuscito a “cacare” durante la serata… ci vorrebbero almeno tre serate di fila e tre giorni interi per poter fare tutto ma comunque è stato – ancora una volta – magico. Bello vedere la gente di Mandello apprezzare il nostro lavoro, bello vedere gente nuova trovarsi subito a suo agio, bello sentire il piacere di ricevere un premio da parte dei nostri premiati (obiettivo raggiunto!!). La nostra passione, e – ancor più – il nostro modo di condividerla ha un valore incalcolabile. Goffredo, Fra, Vladimiro, Maelganis, Enrico e la band i Tatiani, Ticcio (!!) Nello, Andrea, Gigi mia, Mek, Sincodicefiscale, Breeze, Scurzon Elk Poldo, Cane, Beppino, Stefanobrotini, Aidan ex bionda, i Maristelli, Max, Irongate e Cinzia,,Mattia e i bergamaschi, Pirriaturi, Anka & the Family Stone, CapMarvel e la tamponata, Antonio e Cri, Luigi, Sir Bruno Scola, Licio il Monza e tutti i Motoeuropi, Vanni e Flaviana (standing ovation!!), Artack sempre sorridente, Linolemans e la simpaticissima moglie, il Valigiaio, Mototopo, Il Mitico che dovevo ringraziare, la Pandora nuradler e gli altri orobici, Fabio, Alme il capostipite e così via, tutti… ognuno diverso, ognuno con la sua, ma tutti insieme… che figata!!
we (were) few, we happy few, we… band of brothers!

cipo
vi amo a tutti!!!!
soprattutto il tatuato, lui sa perché…..

padre
Per quelli che hanno lavorato sul Carletto complimenti e grazie da parte di tutti gli altri guzzisti.

irongate
come al solito sono stato bene , sono scappato presto , ma , comunque ,
mi ha fatto molto piacere abbracciarvi e salutarvi , questa toccata e fuga
e’ una delle due giornate di “vacanza” che riusciamo a concederci durante l’anno….
ho detto tutto…..

grazie a tutti voi

nik

 

EICMA 2014

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EICMA 2014 Anima Guzzista Moto Guzzi
Foto e testo di Alberto Sala

E’ uno stand molto esteso quello che appare al centro del padiglione 10 della fiera milanese delle motociclette. E all’interno dello stand del gruppo Piaggio, lo spazio dedicato alla Moto Guzzi è indubbiamente molto vasto. Dal mio punto di arrivo (dopo essere passato per lo spazio della Millepercento con Alba e CaliforniaBlack Mamba) la prima cosa che appare è l’area dedicata alle nuove V7, presenti in quattro nuove livree: Dark Rider, Scrambler, Legend e Dapper. Non sono veri modelli nuovi, ma dei kit di personalizzazione dai quali sarà possibile pescare anche ‘trasversalmente’ in modo da potersi assemblare la propria V7 in base ai propri gusti personali. La Dark Rider si caratterizza per la livrea scura, il cupolino (che ricorda un po’ vagamente quello della prima Le Mans), i fianchetti e parafanghi in alluminio. Bello lo scarico Arrow nastrato. La Scrambler vede l’adozione dell’alluminio satinato sui parafanghi, tabella portanumero e scarico alto due in uno, più naturalmente le ruote tassellate, una griglia sul faro con portanumero integrato, borsa portattrezzi, guancette sul serbatoio e altri dettagli tipici delle Scrambler. La Legend è la più vistosa e piacerà forse ai nostalgici del SuperAlce, visto che la ricorda molto. Livrea da esercito, faro supplementare e paragambe, da indossare addobbati alla Lawrence d’Arabia de noartri. La Dapper strizza un po’ l’occhio alla Racer, con particolari in alluminio lucidato.
Le versioni di serie (Stone, Special che adottano la numerazione romana II aggiuntiva, come negli anni ’70-’80) hanno nuove colorazioni e tutta la gamma gode delle ultime modifiche tecniche, come il nuovo cambio a 6 marce oppure il riposizionamento del motore, leggermente avanzato e ruotato in modo da far guadagnare un po’ di spazio alle ginocchia dei più alti. In più c’è l’adozione su tutta la gamma di ABS (che ormai diventa obbligatorio) e controllo di trazione, fondamentale ques’tultimo per non farsi fregare dalla poderosa potenza a disposizione 😉

 

Sulla destra della gamma V7 c’è l’area Garage. Qualcosa di più evoluto rispetto alla corrispondente area vista già all’open day dello scorso mese a Mandello. Cominciamo dalla parete di fondo perché è piuttosto significativa. Dai monitor appesi viaggiano a rotazione dei video molto ben fatti su quattro preparatori: Giuseppe Carucci (South Garage), Filippo Barbacane, Millepercento e Radical Guzzi. Non sono video fatti in economia o in fretta e furia… la valorizzazione dei preparatori è un aspetto che evidentemente viene considerato importante per creare un contorno gustoso al mondo Guzzi che finora è stato nulla più che le nude e crude moto di serie. Non solo: al di sotto dei video, altri monitor interattivi consentivano di giocare con il configuratore delle moto, attraverso il quale è possibile testare visivamente l’effetto dei tanti optional del mondo V7. Con perfetto tempismo ecco i contenuti sul sito dedicato www.garagemotoguzzi.com.
Davanti ai monitor sono esposte alcune belle special dei preparatori già citati. Dire che impreziosiscono è dire niente… l’operazione è decisamente riuscita, anche se va detto che mancando un modello in produzione col vecchio telaio Tonti (o per meglio dire, mancando dalla produzione una naked sportivetta a semimanubri), con le moto di Barbacane e Radical Guzzi si crea in parte un po’ un “buco” di desiderio abbastanza palpabile. Comunque sia: molto bella e raffinata la scrambler di South Garage. Unica perplessità, lo scarico, tanto bello quanto facilmente ustionante. Meno raffinata esteticamente quella di Millepercento, ma dallo scarico più sicuro e pratico, che passa in maniera intelligente dietro agli ammortizzatori posteriori dotati di piccolo distanziale.

 

Mi avvicino alla parte frontale dello stand ed entriamo nel secondo (e ahimè ultimo) mondo Moto Guzzi, quello della California. Qui le novità si chiamano Eldorado, Audace, Touring S.E. e il prototipo MGX21 ma andiamo con ordine.
L’Eldorado è una California con gomme da 16” e pneumatici a fascia bianca, cerchi a raggi, manubrio a corna di bue, parafangoni con gruppo ottico posteriore a gemma e l’affascinante estetica della prima versione americaneggiante della V7. E’ una bella California tondeggiante, morbida e affascinante. L’Audace è una custom ulteriormente incattivita e impreziosita da fibra di carbonio sul serbatoio e fianchetti (penso optional) più altri dettagli tendenzialmente scuri e opachi, con una sella molto curata e morbida mentre contrasta un po’ la forcella con gli steli non più coperti e il faro anteriore striminzito. La versione in carbonio monta anche degli inediti cerchi semilenticolari molto belli.
La Touring S.E. è una Touring dalla livrea meno “leccata” della precedente, perdendo il monocolore e guadagnando una nuova sella con schienalino e maniglione cromato, più nuovi fianchetti.

E veniamo all’esagerato prototipo MGX21. Chiaramente ispirata dalla recente moda delle bagger americane, sembra un po’ la moto di Batman. Il nero carbonio totale fuso con la meccanica anch’essa totalmente nera e il vistoso ribassamento la slanciano come una locomotiva minacciosa… sembra un po’ una California ridisegnata da Frank Miller, come fosse fuoriuscita da dentro Sin Sity. Oscuro e minaccioso il cupolone che ricorda inevitabilmente quelli Harley ma senza sfociare nel clone, anzi, restando coerente col resto. Sì, è una bagger (anche se più futuribile che reale… non si apre neppure un piccolo oblò), ha la ruotona anteriore d’ordinanza… ha quelle alette ridondanti a fianco delle pedaliere, è un po’ inclinata all’indietro ma nel complesso fornisce un’impatto notevole. Un’idea del potenziale di sviluppo di questo capolavoro di moto a nome California 1400.
Vedendo l’insieme della zona californiana, è evidente lo sviluppo del prodotto in diretto attacco ad Harley Davidson. Se due anni fa c’era questa nuova cruiser decisamente un passo avanti, ora c’è non più solo due ‘avamposti’, ma c’è un fronte di attacco molto più articolato, che sembra un po’ sussurrare ai biker “guardate quante versioni, ora non avete più scuse per dire di no alla California”. E anche la gamma di accessori, pur restando ancora assai lontana dalla mostruosa quantità disponibile per gli harleisti, comincia a diventare anch’essa abbastanza massa critica.
Uscendo dall’area vintage, il deserto. Dove una endurona dovrebbe trovarsi bene, invece l’unica Stelvio, con a poca distanza l’altra orfanella Griso, appaiono come due moto non dico dimenticate ma quasi. A parte un po’ di vernice nuova, non c’è null’altro per loro. Niente ABS poi per la Griso, il che non fa presupporre nuovi sviluppi.

La percentuale di suolo occupato dalla nostra marca preferita è però inversamente proporzionale alle vere novità presenti. In Aprilia non c’è tanta metratura ma abbiamo la nuova RSV4, esteticamente pochissimo differente ma con ulteriori step evolutivi tra motore, elettronica e ciclistica, la nuova Tuono, più la nuova Caponord, e soprattutto, svetta su un alto piedistallo il primo prototipo della nuova Aprilia MotoGP, la vera grande novità dell’intero gruppo Piaggio. Moto assai affascinante (per quanto può esserlo un prototipo… anzi nel caso di Aprilia proprio per quello) e dalle apparenti misure molto contenute (sarà l’effetto del nero ma appare molto piccola).
Differenza ulteriormente marcata dalla presentazione stampa. Il marchio Aprilia (e non poteva essere altrimenti) fa da padrone, dapprima con la valorizzazione dell’impegno sportivo che ha portato allo splendido risultato del campionato del mondo Superbike, e poi con il piano di conquista del campionato più prestigioso, quello della Moto GP. Dapprima Colanninno e poi i vari Mercanti e Davide Zanonini (responsabile Marketing del gruppo) hanno snocciolato i successi sportivi, sottolineando soprattutto quelli conquistati dal 2004 ad oggi, dando molto spazio alle prossime sfide nelle competizioni. Nella parte dedicata alle Moto Guzzi, la strategia di fondo è in pratica imperniata sul vintage. Non è passato nessun altro sviluppo o pensiero, almeno al momento.

 

Spunti interessanti dagli altri stand

BMW

A parte il palese clone della Ducati Multistrada a nome S1000 XR (era già brutta la prima…), molto belle le quattro special esposte, dei giapponesi Cherry’s Company, Hide Motorcycle, 46 Works e Brat Style, frutto del contest RnineT Custom Project organizzato dalla BMW a tema (neanche poi tanto) NineT.

DUCATI

EICMA 2014 Anima Guzzista Ducati ScramblerBella la nuova Scrambler. Soprattutto la classic, coi cerchi a raggi e parafanghi in alluminio. Discutibile la zona sella-coda, un po’ cicciotta e non ben finita. E’ comunque palesemente una moto economica, le finiture sono piuttosto – appunto – economiche. A dir poco balordo il giro dei cavi sulla forcella.

MAGNI Filo Rosso – PATON

L’ultimo motore MV – quello della Brutale 800 – è bello pulito e compatto e non sta male anche inserito in una moto palesemente old stile. Molto bella, con tra l’altro un fracco di cavalli. Peccato per il radiatore. A fianco la bellissima Paton vista correre al TT.

HONDA

La RC213V-S è semplicemente stupenda. Una bomba. Peccato costerà quanto un bombardiere.

TRIUMPH

Anche qui, con nulla di veramente nuovo e soprattutto bello, da notare due belle special, soprattutto la scrambler, con le gomme tassellate belle ciccione. Molto figa. (no, non “molta figa”… quelle tutte ucraine o dell’est… manodopera meno costosa)

POLINI

EICMA 2014 Anima GuzzistaStupendo il vespino oro. Lo voglio!!

MOTOTURISMO

Era esposta la gloriosa Vespa del mai dimenticato Roberto Patrignani, quella del suo mitico raid Milano – Pechino.

SUZUKI

Oltre al nuovo prototipo per la MotoGP, molto bello, era presente un po’ defilato uno strano prototipo bianco e grigio piuttosto interessante.

BROUGH SUPERIOR

EICMA 2014 Anima Guzzista Brough SuperiorLe resurrezioni non hanno mai fine: altro marchio storico che risorge. Un po’ discutibili le forme.

YAMAHA

A parte la nuova R1, invero piuttosto deludente, anche in Yamaha gironzolavano alcune special, molto bellina la piccola oro. Non male anche la yjr1300.

MV AGUSTA

EICMA 2014 Anima Guzzista MVcon qualche spigolo in meno sarebbe assai bella anche questa Dragster… stupendi i cerchi.

 

Campionato Endurance 2014 – Misano

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AnimaGuzzista competizioni Mugello 2014 classifica endurance
Gallery fotografica a cura di Michele Melelli, Alberto Bassi e Arianna Borghi

 

100.000 km oltre i sogni

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100.000 km oltre i sogni

di Claudio Ranallo

 

Chi l’avrebbe mai pensato che a quasi 50 anni uno si possa ritrovare in un piazzale antistante un Bar a festeggiare con il Tricolore danzando intorno alla propria moto. Il tutto mentre qualche avventore ti guarda attraverso il parabrezza di un auto divertito, oppure un altro seduto al tavolino attonito pensando a chissà quale droga ho assunto. Le automobili che passano non sentono la cantilena che canto durante la danza gioiosa intorno ad “un pezzo di ferro” appoggiato su uno stangone di ferro, mentre cerco una posizione per  fare delle foto a sto cancello altre posizioni per immortalare con l’autoscatto l’idiota con il suo bestio. Tutto questo in un tranquillo week-end di ottobre, non di paura ma di pura e sana minchitudine.
Sei anni fa conobbi lei nascosta tra il vestiario di una concessionaria, rilegata a stare dietro a degli stendini di giubbini da motociclista marchiati perché il concessionario non trovava chi la apprezzasse. Come una bella donna mostrava la sua lunga gamba così lei concedeva solo parte del pneumatico anteriore, e per vederla dovevi andare verso lo stendino, girarci intorno e scoprirla leggera sul cavalletto centrale. “Occasione” scritto di fretta con un pennarello su un pezzo di cartone mal tagliato ed infilato tra la sella del pilota e quella del passeggero. Impolverata è stanca in quella luce tra neon e sole, era li lontana dal salone dove decine di moto di altra cultura si ammassavano plasticosamente rubando la scena l’una alle altre. Neanche le poche cugine italiane stavano vicino come in una favola la bella Cenerentola  era condannata a starsene per conto suo.
Non so se in quei pochi minuti tutto questo mi passò per la testa fatto sta che quell’immagine mi è rimasta scolpita dentro ed uscendo avevo già una proposta di permuta tra la Nevada e Lei, California EV Valvole Idrauliche. Una settimana terribile quella, tra la voglia di liberare la Cenerentola da quella polvere e la tristezza di dover lasciare una moto che in 14 mesi mi ha fatto viaggiare per 19.000 km. Ma tutto forse era già stato scritto ed io non dovevo far altro che seguire il copione e farmi trasportare da questa follia, questo venticello che solo con delle grandi ali si riesce a governare per poter ammirare dall’alto quello che in realtà accade in basso. Era Giugno 2008, di sabato mattina mi presentai con la Nevada lavata e lucidata davanti alle porte del concessionario chiedendogli di non lasciarla li ora che ripartivo, mi si strinse il cuore appoggiai la mano sul bauletto e sul manubrio ed in silenzio le chiesi scusa per quel presunto tradimento con la sorella maggiore ed è stato forse proprio li che lo spirito della piccola si spostò sulla maggiore trasferendo quella magia che sentii appena la conobbi. Ammetto che il rombo della maggiore mi fece dimenticare quasi subito il tradimento. In quell’attimo anche un po’ bastardo.
Sono trascorsi 6 anni con lei usata per ogni piccolo spostamento, giorno dopo giorno aumentava la confidenza e la sensazione di essere in simbiosi con questo pezzo di ferro. Chilometro dopo chilometro, curva dopo curva lei mi guidava, mi rallentava, aggiustava traiettorie che mi avrebbero portato fuori strada, mi infondeva sempre maggiore sicurezza ed allo stesso tempo mi ammoniva quando facevo lo scemo. Raccontare circostanze particolari possono farmi passare per scemo o per pazzo ma in fondo queste piccole verità fanno parte della propria storia ormai non più solo mia ma Nostra.


Quando le moto hanno un anima questa interagisce con la tua solo se verso di essa dimostri sincero affetto e profonda gratitudine. Solo chi ama la propria passione ottiene questi miracoli e non saranno le mie farneticazioni a confermare la verità. In diverse circostanze quest’anima si è manifestata e mi ha fatto amare questo pezzo di ferro.
Poi fuori dalla nostra relazione si è conosciuto un mondo fatto di altre persone spinte in alto delle loro ali sulla stessa passione, passione che accomuna uomini e donne di diversi luoghi, città, nazioni, continenti. Passionari che si incontrano ogni 2, 4 o 10 anni nello stesso nido li dove quel ramo del lago di Como diede origine a qualcosa che neanche i fondatori credo avessero mai immaginato, una fratellanza basata su ferro, olio e benzina, odori di officina e rumori di forgiatura. Come allora anche oggi seduti intorno ad un tavolo si parla, si ragiona, si ride e si piange sulle proprie storie e le storie che arrivano da lontano, di fratelli Aquile anonimi e sconosciuti che hanno compiuto e compiono imprese magari oggi non più straordinarie ma comunque cariche di atmosfera e tensione.
Carlo,Vittorio Emanuele e Giuseppe non avrebbero mai immaginato che la loro creatura si sarebbe evoluta in Storia. E quell’Aquila in onore del compagno scomparso stampato sui serbatoio altro non fa che stringere in genuina fratellanza coloro che cavalcano quell’Aquila dalla notte dei tempi siano essi bianchi, neri, rossi, verdi o gialli, è sarà questa passione che ad altri procura un profondo risentimento che li porta a denigrare e sminuire la nostra Storia. Ma sono semplice fantasie e vero, mi spiace per gli altri che non possono sognare, noi ci possiamo permettere questo lusso.
100.000 chilometri di pura passione mista ad un pizzico di follia ed una leggera spolverata di presunzione che mi ha permesso di conoscere centinaia di Guzzisti ed i loro destrieri. Tutti uguali ma tutti diversi, ammucchiati sotto le tende nell’umidità del lago di Como, a mangiare insieme nei locali più impensabili degli Appennini, a trovare amici che li ospitano nelle loro case con la scusa di un piatto di tagliatelle al sugo di cinghiale, a degustare formaggi, vini, castagne e tutto quel ben di Dio che è la più genuina occasione per macinare chilometri, chilometri e chilometri, curve, contro curve e curve contro curvate, sole, vento, pioggia e neve. Tutto questo solo per far andare su e giù i pistoni, far girare il motore e far librare l’Aquila sul serbatoio.
Tutto questo in soli pochi 100 mila chilometri. Non oso immaginare i prossimi 100 mila.
Grazie a tutti voi fratelli Guzzisti, Grazie a te mamma Guzzi.

Passione, ” ‘na storia Italiana”

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immagine-racconto

di Domenico “Mimmo” de Caprio

 

Era ‘o luntano 1919, forse ‘nu Natale,
quanno Carluccio Guzzi facette ‘a Normale.
A Mandello int’a n’officina ‘e nu ferraro
aveva criato ‘nu giuiello overamente raro.
‘Nsieme ‘e cumpagne Parodi e Ravelli
avite fravecato e vulato cu tanti modelli;
cu ‘o Galletto e l’instancabile Airone
ci è regalato ‘na sfrenata passione!
‘O mutore quattro tiempi cu ‘o cilindro orizzontale:
‘nu vero orologio… è ‘na truvata geniale!
Inimitabile ‘o rombo quanno passa pà via
al pilota dà sicurezza e ‘a sacca tanta economia.
‘Nu garofano all’occhiello pe’ studi e progettazioni
tre ‘nciegnere: Carcano, Todero e Cantoni
dell’università della moto docenti d’eccezione,
cu’ nostra grande emozione simmo arrivate ‘o Falcone.
I ploti comme ‘a Tenni, Balzarotti e Ghersi
trofei agguantate cu’ sacrificio e mai persi.
‘A Moto Guzzi a otto cilindri canta comme a mille sirene
è ‘na sinfonia ca te fa sciogliere ‘o sango dinto ‘e vvene!
Io cu’ mamma e papà ricordi di una vita
all’alba cu’ ‘o Galletto a Lagonegro pe’ na gita.
So passate cinquantanni… se scagnato ‘o culore
ma basta ‘na pedalata e s’accende core e mutore.

Open House 2014: gallery

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Gallery di Aires, Diegodelson, totogigi e qualcun altro

 

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Campionato Endurance 2014 – Vallelunga

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AnimaGuzzista Endurance Vallelunga 2014

Foto di Vladimiro Corbari, Cristina Cortinovis e Wall-E

 

FERVIDI PREPARATIVI

PARTENZA!

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