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Come sono diventato Guzzista: Chiara Romagnoli

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Come divenni guzzista.

Volevo guidare una moto, volevo viaggiare. Cercavo una moto piccola, tranquilla, usata, per imparare. Una moto senza pretese. Cercavo una (omissis). Capitai in un concessionario, mi mostrò e accese una Breva 750. Mandai un messaggio al mio fidanzato (motociclista giappomunito che mi aveva attaccato la passione per la moto) chiedendo un parere, ma tanto avevo già deciso.
Dopo un mese adottai la mia Breva 750, Eugenio.

Dopo 5 anni il fidanzato giappo Igor Gabellini divenne guzzista.
Dopo altri 6 anni le Guzzi in garage sono 3 (ma questa è un’altra storia).

Nel mezzo, decine di migliaia di km, (dis)avventure, amici, nozioni di meccanica imparate per forza.
Nei miei sogni più belli sono in moto, leggera.

(In foto, Eugenio Labreva e Silvestro IlBestio. Manca il quarto cancello, Dodo Dodolandia, all’anagrafe un V85). (Sì, quarto cancello: ho contato bene!).

Come sono diventato Guzzista: Giampiero Zappacosta

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Come sono diventato guzzista:

Nel 1989, decisi, a quasi 21 anni, di comprarmi una moto. L’indecisione era tra una Yamaha XT e un V65C. Dopo una notte insonne scelsi la Guzzi e fu amore per 6 anni. La vendetti, poi pentito, e per 8 anni mi consolai con una Vespa 200 (eccezionale). Poi nel 2005 comprai un mito: Yamaha Teneré 600 dell’86. Nel 2016 per godere di una moto adatta ai viaggetti in due sono ritornato in Guzzi: Nevada 750. Una moto perfetta per le mie esigenze. E comunque il pulsare del bicilindrico non si dimentica. La facilità di manutenzione la rende una moto che senti tua e poi quel ronfare tranquillo attorno i 3000 giri ti fa sentire in pace con te stesso e con il mondo…

Come sono diventato Guzzista: Alessandro Cimaroli

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Come sono diventato Guzzista!?
Bhe, sono quello seduto dietro con le orecchie da gatto sul casco! ?

Percorso l’ “iter” del motociclista: motorino da campi a 11 anni, Malaguti fifty a 13 e messo su strada a 14, Yamaha 125 a 16… a 18 l’ardua scelta tra un altro motard o una tutto fare (volevo la Bonneville) poi ho pensato che sono italiano, che sono sempre stato su Guzzi e nel 2012 quest’ultima fece uscire una moto tutta nera, così nel 2013 ho preso una V7 Stone, nera, usata con 2100km. Ad oggi ne ha 51000, peccato che da novembre ha avuto un piccolo inconveniente, altrimenti ne avrei tranquillamente di più.

Come sono diventato Guzzista: Susi Rosaria Baldissara

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Come sono diventata guzzista. In quanto diversamente alta, ossia nana, dopo una Suzuki SV650 troppo modificata praticamente inguidabile, volevo una moto bassotta. Ho preso a febbraio una V7 III stone. Me ne sono innamorata e per l’estetica e per quel suo modo di “muoversi”. Temevo fosse ferma visto che venivo da un 72 cv. Invece mi ha sorpresa. Si, ora guzzista nell’anima

Come sono diventato Guzzista: Giuseppe Lo Iacono

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Come sono diventato Guzzista?
Ho nel DNA la Moto Guzzi, perché mio Nonno paterno era motociclista portaordini nella seconda guerra mondiale, proprio con una Moto Guzzi, poi mio Padre Guzzista, prima ha avuto una trentacinque GT e successivamente una SP 1000 che abbiano ancora.
Sono nato e cresciuto con queste moto, e per oltre 20 anni ho frequentato una officina autorizzata Moto Guzzi.
Questa è la mia storia che mi lega al marchio. ?

Come sono diventato Guzzista: Alessandro Camici

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Come sono nato Guzzista? Risale dalla mia infanzia , quando Franco Nero faceva una pubblicità su le gomme da masticare, mio padre grande estimatore di corse ciclistiche mi fece salire su di una moto che seguiva il giro d’ Italia, ebbene sì , dopo alcune centinaia di metri al seguito di Felice Gimondi , beniamino italiano di allora, avevo provato a salire sul cavallo ( nella mia fantasia di adolescente)del signore delle gomme da masticare . Un sogno. Dopo alcuni anni mio padre comprò la sua prima motoguzzi, con non pochi litigi con mia madre che soffriva di mal di schiena , e che da lì a poco non ci sarebbe piu salita. Era la stessa che ho maniacalmente conservato, un 850t3 California, al quale sono molto legato. “Ecco (mi disse dopo un po’ ) questo è il tuo destriero io non l ho mai potuto guidare perché mamma non ci viene , non andarci forte , fai attenzione quando dai gas perché i cilindri soprattutto quando parti ti tolgono l equilibrio, se ci vai forte te la levo” . Non ne sapevo un accidente di che cosa mi aveva regalato , anzi mi sentivo un po’ fuori moda rispetto a tutti i miei compagni di allora, circolavano con mezzi più di moda . Dopo anni mi resi conto che quella moto aveva un anima , un anima che ancora conservo in maniera maniacale , smonto e rimonto , e la mente torna sempre a quel cavallo ferrato della pubblicità.

Come sono diventato Guzzista: Marco D’Anella

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Come sono diventato Guzzista.

A 14 anni il passaggio dal motorino alla moto fu automatico in quanto il mio compianto fratellone , partito militare, aveva lasciato in garage la sua honda cb 500 four (si proprio quella) ed io con la scusa di farla muovere un po’ ci scorrazzavo per le campagne vicino casa… oggi impensabile ma allora si faceva anche questo.
Appena fatto 16 anni presi il patentino e una Honda xl 125.
Ma è ancora nitido il ricordo di quel giorno che mio fratello tornò a casa con la suo moto nuova, sembra di vederlo adesso arrivare dinanzi al cancello di casa con il suo Moto Guzzi V65.
A quei tempi mi sembrò una astronave .. con i suoi tre freni a disco e quel motorone e quegli scarichi sfavillanti.
Fu subito amore e.. ancora è lì nel mio cuore e nel mio garage .
Poi nel 2006 gli affiancai il V 11 Le Mans nero. Bello e quante soddisfazioni e quanti incontri di primavera fatti insieme.
Poi me ne separai per la mia fidata aprilia 750 ma proprio in questi giorni pandemici sto maturando l’idea di riaffiancare un Guzzi alla V65.

Come sono diventato Guzzista: Ezio Fantin

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Come sono diventato guzzista?
Le moto mi sono sempre piaciute, da giovane però ho dovuto accontentarmi del Garelli di mio padre mentre i più fortunati giravano in Cagiva oppure con il Morini 500. Le moto mi sono sempre piaciute ma non le sportive, quelle no, mi fanno paura. Alla fine mi sono rassegnato che la moto sarebbe stata inarrivabile … Fino al compleanno dei cinquant’anni, ecco che con un moto di orgoglio mi sono detto”adesso o mai più!”. La moto stava per arrivare, si ma quale? Nel marasma dei modelli avevo deciso per una custom ma non sapevo il criterio da utilizzare nel giudizio. Poi due cose mi colpirono: una foto inviatami da un amico di una V7 con le impertinenti testate in bella mostra, e la passione di un gruppo di guzzisti su un forum, il loro modo di descrivere le loro due ruote mi affascinò. Così cominciai la mia ricerca terminata con l’acquisto di una Nevada del 2014. Bella e facile da guidare per uno a digiuno come me è stata una scelta perfetta. A tutt’oggi ne sono profondamente innamorato.

Come sono diventato Guzzista: Sinue Broccato

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Come sono diventato Guzzista;era esplosa la moda dei custom negli anni 90,le Harley mi piacevano un sacco con tutte quelle cromature…mi piaceva anche il Suzuki Intruder 1400…poi un giorno su motociclismo ho visto la foto di una California ulteriormente customizzata da preparatori tedeschi,e ho pensato “mica male la Guzzi cosi'”.Non ho iniziato ricerche perche’ a quei tempi non c’era internet,ma un giorno, per caso,mi sono imbattuto in un SP 1000 bianco rosso parcheggiato sotto un capannone assieme a trattori e attrezzi agricoli vari di un azienda agricola di terzisti…sono rimasto una decina di minuti a guardarlo…da solo…ma non vedevo l’SP…vedevo come volevo trasformarlo.Rintracciato il proprietario gli chiedo se me lo vende…risposta:no.Svanito il sogno/progetto che avevo gia’ fatto nella mia mente contorta…provo a insistere ma niente da fare…le solite menate”…e’ un ricordo di quando ero giovane…voglio farci ancora dei giri…bla bla bla”…Amen.Un anno dopo ripasso e L’SP e’ ancora nello stesso punto con il doppio della polvere addosso…ci riprovo…e allora Franco…il proprietario dice:massi’ vieni a prenderlo che io ormai…”.Ci siamo accordati sul prezzo e ho preso subito appuntamento da un notaio per il passaggio di proprieta’(allora si faceva ancora cosi’).Arrivato il giorno della firma dal notaio passo a prendere il Franco e lo trovo che era appena uscito dalla doccia..era serio,volto rabbuiato…mi sono preoccupato di un possibile ripensamento dell’ultimo momento…ma mi dice no,nessun ripensamento…solo un problema sul lavoro qualche ora prima.Gli chiedo cos’era successo e mi racconta…praticamente era uscito con il trattore (sapete quelli alti come una casa di due piani) e la botte da 20 quintali di liquami da spargere per campi…mi spiega anche come funziona codesta botte da liquami,praticamente tu la riempi…vai nel campo…metti in funzione una pompa ad alta pressione che praticamente spinge fuori i suddetti liquami un volta che tu azioni una leva…e stando seduto sul trattore guardi attraverso un oblo’sulla botte il livello dell’ormai famoso contenuto….solo che…non si capisce come mai…quando il Franco ha azionato la leva il liquame non e’ uscito e la pressione all’interno della botte ha fatto esplodere l’oblo’ dal lato del trattore…praticamente…provate a immaginare…un getto di m…. che entra nella cabina e allaga tutto… conducente compreso.E si…c’era di che rabbuiarsi ho pensato.Nonostante l’inconveniente il Franco ha firmato dal notaio e io sono diventato Guzzista.

Come sono diventato Guzzista: Cristina Roncon

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Come sono diventata guzzista..

Premessa: motociclista nei miei desideri lo sono sempre stata, fin da ragazzina, fin da quando i miei mi raccontavano del Guzzino di mio nonno paterno ma un pò per le condizioni economiche sommate a “tu? una donna, con la moto? ma va laaa!” e alle altre innumerevoli priorità che la vita ci pone davanti, scelsi per molti anni di ignorare il mio desiderio di avere una moto. Poi un giorno di diversi anni fa, mi colpì una sorta di rivelazione, ad un incrocio, per caso mi accodai ad una moto, niente di strano, chissà quante volte era già successo con altre moto, ma quella era diversa da tutte, originale, possente, elegante, e il tizio che la guidava riusciva a farla muovere nel traffico leggera come una piuma, come fosse possibile non so, lo seguii per un tratto di strada fino a quando lo vidi accostare e fermarsi, rallentai, lo superai con lo sguardo fisso sulla moto e… per poco non finii a baciare un platano a lato della strada, mi ripresi, non dallo spavento ma dall’imbarazzo, parcheggiai con non chalance (trad. faccia di tolla) scesi dall’auto e tornai a piedi verso la moto, il tizio si era già allontanato, per fortuna, e così rimasi per 10 minuti buoni a guardare la moto… era nera, era bellissima, era una Griso. Sono nata Guzzista quel giorno, anche se in seguito arrivarono altri impedimenti, ancora altre priorità, altre difficoltà a quel punto era fatta, avrei avuto una moto, sarebbe stata una Guzzi altrimenti niente.

Il 27.08.2019, a 51 anni suonati, (dalle mie parti si dice che con il tempo maturano anche le zucche) da credente sono diventata anche praticante con una V7 III usata, l’ho vista in un annuncio un giovedì, e il sabato avevo già dato l’acconto, è una Anniversario, anche se nessuno mi toglierà dalla mente la Griso, per me, la mia V7 è la più bella del mondo, stiamo ancora prendendo confidenza ma siamo già buone amiche.

PS: qualche tempo fa, mia mamma mi ha ricordato un fatto che avevo dimenticato, ossia che il mio nonno materno fu meccanico di aviazione durante la prima guerra mondiale. Se non fossi una scettica radicale, dovrei pensare che era tutto già scritto ??

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