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Raid Norge 2006

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Raid Norge 2006

Come alzarsi alle 4 del mattino senza nemmeno andare a Capo Nord

di Iko

Dunque… mumble mumble… domani è lunedì, lavoro ce n’è poco… qua nella “Bassa” fa caldo… cosa fare per rilassarsi? Mettersi in moto alle 5 del mattino per andare a vedere le Norge che partono per il Raid a Capo Nord! Che diamine! Il MINIMO che qualsiasi guzzista di buon senso farebbe! Ecceccacchio! ;-P

Infilatomi in autostrada alle 5 del mattino capisco che fa caldo anche per i moscerini che sono tutti ancora in giro pronti ad “abbracciare” la mia visiera… vedersi un’alba in moto, comunque fa sempre un certo effetto.
Presa la superstrada per Lecco, più o meno all’altezza di Seregno vengo “spettinato” da una Griso a tutta birra… Muttley secondo me sei in ritardo… Mi accodo al “socio” ed arriviamo a Mandello in poco tempo.

A Mandello c’è aria di festa, come di ricreazione: per la partenza del Raid? No. In stabilimento è saltata la luce ed è tutto fermo (chissà perché capita sempre al lunedì mattina, neh?). Prontamente consiglio uno sguardo al fusibile del generale od ai relé sotto la sella… 😛 (corso intensivo per Bastard Inside: Diventa Guzzista!)

Poteva essere la mia, ma una “svista” del centro stampa mi ha escluso… SABOTAGGIO!!!

Le altre Norge pronte a partire

Le Norge sono lì allineate subito dopo l’ingresso: ce ne sono anche due rosse. Sarà, ma secondo me fa effetto “caramellone”. Al solito piacerà ai nostalgici un po’ NAIF espatriati, tipo Gandalf o Goffredo per intenderci… :-PPP

Arrivano i “giornalisti”* (ma chi era quello tatuato? Secondo me da come camminava aveva più fratture lui della faglia di S.Andrea) e preparano le moto. I furgoni di supporto, opportunamente, sono già partiti il giorno prima…

*(leggi: paraculati, li odio li odio li odio, NON SONO UNO SPORTIVO)

Incontro Marsa, Rugi, Arnamolder, Giancarlo, il Krime che al solito, mi spiega, riuscirà a farsi 8.000,– Km per 5 giorni di vacanza in giro in Europa, e Muttley naturalmente che intuita la mia “sete” di gadget mi rifila una maglietta GMG 2005 prima che abbia finito di grattare con le unghie l’adesivo del Raid da una delle moto.

Naturalmente, parlando di Guzzi, i guasti gravi non mancano: “ben” due giornalisti non riescono a partire immediatamente: lasciano il cavalletto aperto con la prima marcia inserita; come recita un prestigioso rotocalco da parrucchieri famoso per i confronti appropriati: “le borse della Norge sono capienti, MA quelle di BMW sono belle; il logo BMW è audace e aviario, MA Guzzi usa l’ANTIPATICO interruttore di sicurezza per la marcia inserita…” 😉

La partenza tutto sommato è molto tranquilla, nulla di particolare (pochi “storditi” come noi in giro…), la festa grossa è stata alla presentazione il giorno prima. Il “corteo” viene accompagnato nei primi chilometri dalla scorta del Moto Guzzi Club Mandello. Mi accodo anch’io fino a quando non entrano in superstrada sopra a Bellano.

Bella idea, bella avventura: è cosa buona ed auspicabile che Guzzi riscopra e usi la propria incredibile storia. Si potrebbe recriminare sul corso molto “patinato” e un poco paludato scelto dalla nuova Gestione (magari coinvolgere anche degli appassionati tramite i Club non sarebbe stata una cattiva idea, IMHO) che pare scelga soprattutto di focalizzarsi sui nuovi obiettivi (target, per chi non capisce) di clientela… ma questa non è la sede…

Lascio Mandello con il pensiero a Giuseppe Guzzi che in sella a quel “trabiccolo” (si fa per dire) di 500 cc se ne parte per Capo Nord, con strade sconnesse e spesso non asfaltate, vestito di lana e pelle… Impresa che proporzionalmente dovrebbe vedere le Norge impegnate nel giro del mondo a marcia indietro per eguagliarla… Ma ora è un’altra storia, sempre di Guzzi però!