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Aquile in Etruria: commenti

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Aquile in Etruria 14° Incontro di Primavera

FOTO

Grigiotopo   BeppeTitanium   Cipo   Tonirag   Calidreaming   tacchinobicilindrico   Cristina   Macio   Tonypic51  Raimondog

Commenti

Cane
Rientrato… :ok:

Naturalmente per primo… :asd:
Incontro fantastico e sorprendentemente tempo bello…. :celebrate:

maxmanuv11

gruppo pistoia rientrati

che qualcuno ha bisogno di curve?

un salutone a tutti in particolare a chi purtroppo in questi due giorni ha dovuto assaggiare l’asfalto, comunque tutto e’ bene quel che finisce bene

grande valter

Nello
Fate sempre i “salti mortali” per partecipare all’incontro di primavera, siete fantastici !

Buona guarigione a tutti

Grazie Walter, tutto perfetto

S558
Arrivati!!

è stato come al solito, … irripetibile …. fino al prossimo … 😀 😀 :celebrate: :clap: :clap: :clap:

e come dice il presidente (leggete l’editoriale) …. cosè un social forum se ogni tanto non c’è … l’anima? …. e poi l’anima … siamo noi … :clap: :clap:

Fantastico … fantastico esserci ancora, e già pensare a come fare per esserci ancora …

grazie a …. Valter … Nedo … agli amici toscani che hanno dato una mano, …. grazie a … Agente Wilma … :clap: :clap: … la prossima anche tu a fare un po’ di curve, … ci manchi :crying: :crying: … come possiamo fare perché una volta ci sia anche tu?

MEK1
Io e macio rientrati..tutto ok!! Che dire…..bello anzi bellissimo….insomma peccato che sia finito. Un saluto speciale ai miei compagni di stanza, saiot alias Francesco e Antonio ovvero tonypic59 …..un grandissimo saluto alle nostre donne guzziste, uno spettacolo vedere danzare in sella alle loro amate tra le curve delle colline toscane. E tra loro un plauso speciale a Maria …. :ok: veramente una Pilotessa….una dolcezza e una grazie nel portare il settemezzo da prima della classe ……e sentiste come fa cantare il bicilindrico :clap: :clap: :clap:

Un’altro saluto al mio tom-tom personale Diego-delson e al suo “braccio destro” Aires….grazie per averci guidato nelle ridenti colline toscane in modo sublime e col giusto passo. Deliziandoci sabato sera anche con uno stupendo saggio sui balli sudamericani ……bravi bravi :clap: :celebrate:

E poi un grandissimo saluti al gruppo sardo, ai romani, ai……ai….insomma a tutti voi Grazie per questo bellissimo fine settimana.

E poi come non ricordare il Monza e i suoi amici ticinesi…..

E poi grazie a colui che si è adoperato per tutto ciò …Valtertre :celebrate: :celebrate: grande sbattimento e grande riuscita…

E poi un saluto speciale a Aidan che purtroppo ha concluso anzitempo l’incontro…..ma vedrai che ci saranno oltre occasioni per fare bisboccia….ora pensa solo a rimetterti in forma.

Ancora grazie a tutti…. :clap: :clap: :clap:

Cibi78
Semplicemente fantastico!

Adesso ho capito perché si chiama “Anima”!

Grazie a tutti, è stato un piacere conoscervi

BeppeTitanium
stavo preparando i bagagli … e mi sono accorto che il raduno è già FINITO!!!

rientrato anch’io, assordato ….
ho già scritto a mamma Guzzi 😈

Grazie a tutti
Valter: lavoro grandioso
AG: perchè esisti
Germi: per come ci hanno accolti nella loro casa (peggio per chi non si è presentato all’appuntamento :b )
non posso elencarvi uno per uno, ma sepete di possedere il mio cuore :foryou:

snaporaz
Tanti nuovi amici 😀
Tanti vecchi amici che non vedevo da troppo tempo 😳
E poi le strade toscane …. :hehe:

Mi sono proprio divertito.
Lamps!

Tonypic51
Arrivato a casa da qualche ora, un po stanco ma felice dei momenti trascorsi insieme :clap: :clap:

Un saluto a TUTTI i partecipanti ed in particolare ai miei simpatici “cooccupanti” del residence, ed a PANDORA per la compagnia fino
a Grosseto, dove ognuno ha proseguito per la propria strada :volemose: :volemose:

ed infine un ringraziamento agli organizzatori per lo sbattimento dovuto per organizzare tutto al meglio :ok: :ok:
Red27
Arrivato a casa da un po’ pure io, e gia’ ristorato da un po’ di sonno.

E’ sempre un piacere rivedere qualche vecchia faccia e conoscerne di nuove! Sono ancora emozionato.è stato un mix di emozioni, talvolta contrastanti. l’avvio in mezzo al viscido, che palle, la comparsa del sole FINALMENTE, l’arrivo al ristorante, la gioia di vedere i vecchi amici, e poi la notizia della doppia caduta di Mdanè e Aidan ed un mezzo pomeriggio passato al pronto soccorso. Mi è spiaciuto moltissimo, per entrambi. Ilaria, avevi un entusiasmo addosso che avrebbe meritato fortuna, ma alla fine te ne sei meritata ancora di piu’ : a non farti “niente”!!

Siamo stati fortunati col tempo che ci ha graziato ,n’cul al meteo.it!

Menzione d’onore al nostro compagno di stanza dell’ultimo minuto, Grigiotopo, cui palesemente il progettista dei Bungalow non deve aver pensato quando ha dimensionato i letti, ed alla Pandora che si è sottoposta allo sporco lavoro di dormire con cotanti maschiacci…vabbè, anche se uno si è dimostrato fighettissssssimo :b

Troppo bello incontrare per sbaglio Flavio, Bicilinder e Calidreaming, che se non c’erano loro ero ancora li che vagavo verso Impruneta!

Il resto è stato goduria e risate e robe da ricordare. Grazie a tutti.

Tornare oggi sui tratturi del parmense è stato una tristezza dopo le belle strade del chianti.

Un grazie dovuto al mitico Walterone!

Per chi ci sara’, ci si vede al Calincontro. Dove sfighettizzero’ ulteriormente il mio status vuncista! :asd:

Pandora
Tutto ok tornata (da un po’).
Avevo da fare col Pandoro…. :smokin Poi mi (s)piego.

Untuculu alla E45, con la pioggia.
Però mi sono rifocillata con i kartisti mangiando gnocchi a volontà… con i funghi. E lattine di bibite commisurate. 😎

Vi voglio bene.

Ps: non ci sono doppi sensi, sono solo coincidenze.
La traduzione a domani.

Fange
Mi sono proprio divertito, peccato per le previsioni meteo sballate che mi hanno fatto prendere il Cali anzichè il Le Mans, ma comunque il Cali….. minchia che moto!!!

Ero sicuro di aver preso in pieno un autovelox sabato a Certaldo che mi ha fatto venire un pò di gastrite per la serata, però in rete ho trovato questo:
“La cartellonistica che indica la presenza del congegno non è stata ancora collocata ai lati della strada e questo fa presupporre il fatto che l’autovelox non sia entrato ancora in funzione.” Se fosse così allora aspetterò che arrivino tutti gli altri presi in questi giorni!!! 😉
Poi facciamo la lista di chi ha il record di velocità davanti all’autovelox alla Joe Bar Team :#)
http://www.bikerside.net/gallery/main.p … alNumber=1

Un abbraccio a Marco Danè che è rimasto senza moto venerdi per una caduta ma che ha affrontato il raduno da passeggero e con la spalla ammaccata in perfetto spirito AnimalGuzzistico. Una volta CP a Cartagena mi disse:”Se tu la smettessi di sbattere la moto per terra…”
Un saluto anche alla ragazza piena di entusiasmo che ha avuto l’altra caduta, anche se non ti conosco mi è dispiaciuto veramente tanto.

Valter, dirti grazie è dire poco, eri molto agitato e nessuno ti capisce meglio di me, dopo il raduno di Ostia del 2003 mi venne la varicella per lo stress!! Ma è stato tutto perfettissimo, anzi, fantastico, quindi ora rilassati e goditi il successo!! 😀

Ringrazio anche Alberto e Rosella, sono veramente l’anima nell’Anima e senza di loro…. saremmo solo singole foglie al vento senza nessun albero dove tenerci tutti uniti.

…al Tatuato: “Pfaottiiiiiaati” (per chi non capisce il dialetto della Papua Nuova Guinea la traduzione è: “Fottiti”).

Per ora mi fermo, un abbraccio a tutti.

p.s. Beppe, lasciala così, è più Guzzi!!!
Macio
Sempre dura rimettere i piedi per terra, in tutti i sensi, dopo gli incontri di AG.

Grazie a tutti, come al solito siete stati superlativi.

Grazie al mio compagno di viaggio marco Mek e un grazie al meteo che ha permesso anche a Antonella, rampolli e Barbara (l’altra mamma) di potersi godere un paio di giorni di relax in piscina

P.S. L’abbazia di S. Galgano dall’alto è una vista che non potete immaginare!

Un abbraccio forte ad Aidan, e anche agli altri…scivolati, Mdanè e Tore!

Christian
volete sapere come è andata?
Si è divertita anche Vale (la mia zavorrina), che non voleva venire e venerdì sera (la mattina ero venuto da solo) aveva un muso lungo così, mentre sabato a fine giornata aveva il sorriso sul volto, che altro dire? 😀
Anch’io voglio ringraziare Valter per l’organizzazione perfetta (cavolo eri teso davvero!!!) e anche chi mi ha convinto ad esserci… e grazie anche alla mia 1200 sport, davvero una gran moto!!! E grazie anche alla simpatia dei tanti nuovi conosciuti, non voglio fare nomi, siete uno meglio dell’altro, alla prossima!

ZAR75
😀 😀 😀 Motociclista da sempre guzzista solo da novembre, ma non posso far altro che rimanere a bocca aperta davanti allo spirito che questo marchio riesce a comunicare. Sono stracontento di essere venuto (anche Betta la mia zavorrina è entusiasta) :rollin . Mi associo ai complimenti a Valter per l’organizzazione e un grandissimo saluto a tutti, è stato un piacere conoscervi e non vedo l’ora di rivedervi presto.

Saluti a tutti

p.s. mi scuso per aver intaccato l’estetica della mia 1200 sport con il bauletto, anche a me fa c….e, ma la zavorrina si sente più sicura e sta più comoda, la prossima volta spero non ci sia questo problema, anche perchè è stata talmente bene e gli è piaciuto così tanto che ha intenzione di sistemare il V35 II del padre che è fermo in garage da 10 anni e camminare con le sue ruote.

Tonirag
BREVE ACCENNO AGLI ANTEFATTI.

Oggetto: giovedì 30/5, il viaggio insieme per Montespertoli (FI).

Il gruppo: Toni (io), LucaArtack, Nello, IvanDooan, MarcoCalifornia.

Destinazione Montespertoli, o meglio Lucardo, dove avremmo dormito.
Il giorno prima provavamo a metterci d’accordo sull’orario: io e Nello preferivamo presto
(intorno alle 9-10), Marco e Ivan insistevano per le 11.30, per Luca era lo stesso, alla
fine (dopo un pomeriggio di negoziazioni e trattative) si è concordato per le 11.30.

Giovedì mattina alle 10.30 mi arriva la telefonata di LucaArtack: era rimasto per strada senza benza a pochi km dal luogo d’incontro. Però! cominciamo bene, se queste sono le premesse…. quale sarà il risultato? :lol Gli dico che gliene porto io una bottiglia, ma doveva avere pazienza perchè ero ancora in ciabatte e dovevo vestirmi e partire.
Alle 11,15 riesco a partire, prendo il GRA, esco sulla Flaminia, riprendo il GRA in direzione opposta e ri-esco sulla Cassia verso fuori, un minuto ed eccolo lì fermo a lato strada col rosario in mano :asd: , gridando al miracolo appena mi vede arrivare… awais
In un attimo mettiamo benza e si riparte, in pratica raggiungiamo gli altri a mezzogiorno.
Saluti, spiegazioni, sfottimenti vari, caffè, e partiamo prendendo la Cassia.
Subito dopo il Bolsena decidiamo di fare una sosta-spuntino e ci accorgiamo che manca Marco, veniamo a sapere che ha deviato per Orte (o Orvieto?) perchè così aveva impostato il navigatore.
Uno in meno, proseguiamo in quattro. 🙁
Nel frattempo il cielo coperto ci regala la pioggerella, giusto per renderci meno monotono il viaggio. Arriviamo intorno a Siena, sosta benza-bisogni-caffè. Fatto tutto ci rivestiamo
e ripartiamo a razzo. Fatti un po’ di km ci accorgiamo che non c’è più Nello :aaah: , lo aspettiamo un po’ ma non lo vediamo, per cui proseguiamo.
Ci avviciniamo a Firenze, siamo sulla SI-FI, all’improvviso sparisce pure LucaArtack :aaah: , restiamo io e Ivan. Ci fermiamo alcuni minuti ad un’area di servizio ad aspettarlo, ma era
uscito prima dalla SI-FI, per cui ripartiamo. Ivan imposta il navigatore (io non ce l’ho proprio), ripartiamo, e gli sto alle costole senza mollarlo, non vorrei essere proprio io
il prossimo che si perde per strada…. :b e dopo un quarto d’ora, come per magia, ritroviamo Nello, arriviamo a destinazione e lì alla locanda ritroviamo pure Luca e Marco, il quale è stato moooooooolto provato da oceanici temporali con grandine…
Bene, almeno siamo arrivati tutti e interi…

giannic
Grazie Walter!

Scenari e curve da favola, diciamo che per la perfezione mancavano solo Vladimiro e la Guzzistiliberibluesband….

Ciao a tutti

Agentewilma

S558 ha scritto:grazie a …. Valter … Nedo … agli amici toscani che hanno dato una mano, …. grazie a … Agente Wilma … :clap: :clap: … la prossima anche tu a fare un po’ di curve, … ci manchi :crying: :crying: … come possiamo fare perché una volta ci sia anche tu?

Come già detto io ho il privilegio di farlo prima di tutti voi il raduno :b !!!!!
Grazie a Valter e a tutti quelli che con lui si sono sbattuti per rendere anche questo un incontro…. DA SOGNO!!!!! :clap: :clap:

M@x
Ciao a tutti,

dopo aver finalmente e diligentemente effettuato la presentazione nel forum generale, eccomi qua a scrivere il mio primo post in un topic….
E’ un messaggio per me un po’ speciale, sicuramente perche’ e’ il primo, ma soprattutto perche’ lo scrivo dopo aver partecipato all’Incontro di Primavera come un intimorito illustre sconosciuto al cospetto di un gruppo affiatatissimo e variegato…

Come ho avuto modo di dire personalmente a qualcuno, e come ho scritto nel topic di presentazione, sono anni che leggo le migliaia di pagine del forum di AG, ma devo dire che quello che ho visto e provato in questi giorni (pur essendomi aggregato solo dal pranzo di sabato) e’ ancora per me di difficile interpretazione..
Di una cosa sono certo: dà assuefazione e crea dipendenza… 😀

Non posso che farvi un ringraziamento generale, i complimenti a Valter e a tutta l’organizzazione, e un saluto a tutti, a coloro che ho conosciuto e a quelli che, essendo troppo spaesato, non ho avuto modo di conoscere…
A presto…

Maelganis
Grazie a tutti ancora una volta!!Grazie a Fange per avermi ancora una volta permesso di contemplare il suo mistero gaudioso :asd: Grazie a Davide per i rifornimenti :rollin Grazie al Monza per essere un grandissimo compagno di pieghe :clap: Grazie a tutti per essere unici :celebrate: Alla prossima :ok:

CaliFaber
5 anni di assenza e …
sentirli tutti …
mi mancavate bastardi!

19alvin76
Anche io devo ringraziare tutti voi, Valter che mi ha permesso di infiltrammi nella splendida giornata di sabato e un grazie e` di dovere anche alla mia t3 che dopo tanti, troppi anni di fermo e` tornata a vivere ( devo dire che mi ha stupito, 37 e in curva sembra di essere su un binario)
Grazie ancora, guzzista da un mese e al mio primo raduno…. mi avete regalato una bellissima esperienza, ero un po` spaesato, ma il noviziato si paga e ora spero di dividere con voi moltissimo tempo qui` sul forum e tanti km sull` asfalto…

Mi spiace per la caduta di Aidan avra` ammaccato la moto, rotto qualche osso ma di sicuro la sua anima Guzzista e` intatta…. guarisci prestooooo

mdanè

La cosa che mi fa piu male oggi, anche piu della spalla (n.d.r.), è sapere che bisogna aspettare un anno intero per il prossimo incontro di primavera.
Ed ora sotto con i ringraziamenti che quest’anno sono tanti!
Mi sono emozionato tanto quando ho abbracciato Stefano “il Comandante” e quindi il primo ringraziamento se lo aggiudicano ex-aequo la moglie e Antonella che hanno
saputo organizzare questa splendida cosa.
Desidero ringraziare Valter per l’organizzazione dal giovedì sera fino alla visita del Paparo, tutto impeccabile, davvero bravo.
E che dire del villaggio?, semplicemente fantastico.
Un grazie speciale e doveroso lo debbo a Loreto(SilverEagle) e Marco(Marcocalifornia) che rispettivamente si sono “caricati” sulle spalle il sottoscritto e i suoi bagagli fino al ritorno a casa.
Grazie a GuzziRock che mi ha letteralmente rialzato a me e la moto e poi successivamente mi ha confortato facendomi vedere la sua tuta..
Ora invece vi voglio ringraziare uno ad uno ma proprio tutti tutti per la gentilezza, generosità e premura dimostratami durante tutto il tempo dopo il fattaccio…
Un saluto speciale lo mando ad Aidan, le faccio grandi auguri di pronta guarigione e a Tore che ha avuto invidia di me e non è voluto essere da meno.. :asd:

GRAZIE ANCORA!.
P.S. Siete, siamo una squadra fortissimi.
P.S.2 Ho conosciuto finalmente anche Red, compagno di merende con Paolo ,Nedo ed altri nella nostra …. motoGP :rotfl: .
CLUBS:AnimaGuzzista,SSLazioMotociclismo. MOTO: V65, Aprilia Shiver

grk61

Eccoci alla normalità dopo un rientro un pò burrascoso a Fornovo il LE MANS nn ne voleva sapere di ripartire :aaah: ma tra un taglia ,nastra ,cavallotta e una mano del MONZA siamo ripartiti …. un incontro bellissimo.. agli organizzatori i miei complimenti per lo sbattimento e per la bellissima riuscite di tutto percorso,pranzo,cena e alloggio e a Valter sei un grande :clap: :clap: :clap: un grazie a tutti gli amici che hanno fatto diventare indimenticabile questo raduno.Un ringraziamento a Rosella e al President .
Monza uno ,due,tre…op 😀 😀

orsobruno
come sempre è stato bellissimo, stare con tanti amici e fare tante strade nuove.

grazie agli organizzatori, a Nedo che ci ha guidati attraverso percorsi inediti, e a tutti i partecipanti che rendono l’incontro di primavera sempre unico!

p.s. Aidan, guarisci presto!!

Tatuato
che me so perso… che invidia… penso che sarei svenuto a vedre il comandante.
Telefonarmi e sentirmi preso per il culo non ha prezzo.

Mi spiace per Aidan, ma il fascino non si perde con una scivolata… mdanè te de fascino non ne hai mai avuto, poi senza neanche la guzzi.Tore è un caso a parte.
Poi vengo a sapere che Pandora ha dormito con gli omini… ma quanto pagherei io per dormire cor Pandoro.

Sapere che c’erano un sacco di quei bastardi di guzzistiliberi e non esserci mi rattrista.

sapere che c’era anche Fange e non averlo visto mi rallegra.

BASTARDIIIIIII

noise[is]kinky

hola

io e pinky abbiamo fatto proprio un salto sabato al pranzo, ci spiace non aver potuto aggregarci alla carovana per tutto il week end, ma almeno vi abbiamo visto e salutato

grazie Valter per aver organizzato tutto
un abbraccione ai lupi di Toscana, ci si vede raramente ma rivedervi ogni volta e’ un gran piacere (dobbiamo diventare un po’ piu’ abitudinar ei vederci piu’ spesso…)
un abbraccione anche alla mitica colonna sarda e a Tore
macio, califoggiano, tatiana, S558, pandora, bicilinder, toni, beppetitagno….

ed e’ stato bello rivedere Red e Tacchino col suo V11 bizzoso (piuttosto che hai deciso? l’hai frullato in mare o gli dai l’ennesima scianz?)

e’ stato un piacere conoscere alcuni di voi, vedere live anche se per pochi minuti Goffredo, Ivan (dooan) e il suo 1200 sport in progress

mi son sembrati quasi belli persino i centauro….

Diegodelson

Grazie a tutti

Un abbraccio speciale ad Aidan … con l’augurio di tornare presto in sella :volemose:

Malgrado la mancanza di alcuni “amatori dell’andatura turistica”, anche quest’anno mi sono trovato in coda un certo numero di “turisti per caso” … non ho capito se anche loro incapaci di tenere il passo degli sportivi, o solo con voglia di rilassarsi e farsi tamponare dai moscerini … :b

Ragazzi, la strada la sbaglio anche io, solo che faccio finta di niente e continuo per i bricchi :look:
chi era dietro di me dopo il pranzo del sabato ha avuto prova del mio recupero di percorso su strada cantonale … qualcuno mi ha chiesto “ma che caz@@ di strade ha scelto Valtertre?” …
“non so, ma la cartina diceva così …” :b :rollin :rollin
scusa Valterone, ma non me la sono sentita di dichiarare che mi ero perso e li ho fatti scollinare a 20 all’ora 😳

Solo Aires ha capito subito conoscendomi .. :kiss: :foryou:

Un grazie a Valtertre per l’organizzazione .. strade bellissime (a parte il campeggio, dove mi sono perso più volte …. la prima sera ho girato 20 minuti a vuoto, prima di essere soccorso da un tedesco con la cartina che mi ha spiegato come arrivare … :help :help ), e cibo buonissimo e abbondante
Come sempre torno a casa più ricco dentro, e felice di fare parte di questa famiglia … vi voglio bene :volemose:

p.s. – sono riuscito a perdonare anche Beppetitanium che non mi ha portato la dog bag del pranzo del venerdì :nono: … stardo !!!

valtertre
comandante

daje comandante!
Un abbraccio a tutti,sono contento che vi siete divertiti,mi spiace per chi e’ caduto
Si cade e ci si rialza….come il comandante.

Badude
Erano mesi che non tiravo fuori la moto, causa il trasloco, se non per lo spostamento dal garage vecchio a quello nuovo…

…e non vedevo l’ora di farlo.

Poi sono tornato a casa e già domenica sera, il raffreddore che sotto sotto ha covato fin da venerdì mattina, si è SCATENATO, c…o! febbre, mal di gola, catarro, sputacchi, “svugli” di pancia…..ma se dovessi partire ora……c’è bisogno di dirlo?

PARTO, ALTRO CHE SE PARTO!

Grazie a Walter, un grande “forza!” a Mdanè, Aidan ed il terzo (chiedo scusa ma non lo conosco). Bella gente, tutti, davvero.

e parafrasando Califoggiano “SE NON GUZZI, NON VIVI”. ci si vede al uinter…

 

GuzziRock
Ciao a tutti,

mi unisco al coro dei ringraziamenti,a Valtertre e tutti quanti hanno saputo organizzare un raduno perfetto.
Tutto bellissimo, tutti fantasticamente Guzzisti. :ok:
Un abbraccione agli sfortunati incidentati.
Domenica mattina sono partito presto e quindi saluto adesso tutti quelli che non ho salutato di persona.

Spero di rivedervi tutti al più presto.

Califoggiano

Quando un weekend riunisce più di 100guzzisti è difficile riuscire a non divertirsi!!! :b
E’ stato bello ritrovarsi con gli amici a divertirsi in strada e a tavola.. eravamo davvero tanti e ben assortiti e son contento di aver aggiunto qualche viso a nickname noti :ok:
Un ringraziamento speciale ad AG che ci accoglie tutti e ci da queste opportunità!
Ed anche a Nedo, alla colonna sarda, ai guzzisti romani, ai veneti, agli abruzzesi, a Tonypic e la sua mitica grappa alla ruta.. e tutti gli amici con cui ho potuto chiacchierare in allegria e bere una o più birrette :celebrate:
Mi spiace per chi è caduto ma sono comunque contento che nessuno abbia avuto conseguenze gravi, per fortuna: prendetevi cura di voi e cercate di tornare presto in forma che nuove strade vi attendono :ok:
Un applausone va a Valter per l’organizzazione e la nota simpatia :volemose: e ai Germi che ci han regalato una bella serata.. peccato per chi s’è lasciato spaventare dai 5km da fare per rientrare al camping, fossimo stati di più ci sarebbe stato ancora più divertimento!
Certo che l’improvvisata di pezzi tra Guzzirock e i giovani metallari è stata spettacolare :clap: Grande Enrico :ok:

Un saluto anche a chi Sabato sera si preoccupava di rientrare prima della chiusura delle sbarre del camping per non lasciar fuori la moto: roba da V11sti, ovviamente :rotfl: :rotfl: :rotfl:
LINOLEMANS
Innanzitutto auguri ad Aidan: rimettiti presto! poi a Tore e Mdanè che hanno voluto sentire bene l’odore dell’asfalto “Gallo Nero”.
E poi…..?????? GRAZIE, GRAZIE, GRAZIE a Valter, Nedo, al Presidente e ad Agentewilma e a tutti quanti si sono prodigati per la riuscita di questo Incontro: siete tutti meravigliosi!
GRAZIE a tutti i Guzzisti partecipanti per la loro simpatia ed il loro affetto. Ogni volta che vi rivedo, aggiungo qualcosa di bello
che resterà nei ricordi.
GRAZIE ai miei compagni di viaggio, Maurizio, Sword78, Cipo e a tutti quelli che mi hanno sverniciato ed a quelli che si sono lasciati
sverniciare.
GRAZIE ai miei compagni di letto ( Nello, Maelganis e Sword ) per la loro generosità !

Comunque c’è qualcosa che non mi torna: ho fatto quattro giorni a far da navigatore, soprattutto ad uno che mi sembrava Mike the Bike,
con casco oro e bianco, sempre attaccato agli scarichi a spingermi. Le uniche due volte che è andato avanti puzzava di benzina ed ha sbagliato
strada ! Chissà chi era ? Non mi ha permesso di godere di tutti i panorami e le visioni idilliache delle colline toscane; vedeva solo personaggi
boccacceschi e solo di sesso femminile. Mah………
Però almeno sono riuscito a trascinarlo a vedere Massa Marittima e Volterra che tutti voi vi siete persi!
E poi ancora asfalto e curve, asfalto e curve, povera schiena.

Forse l’ho già detto: VI VOGLIO BENEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Alla prossima.

P.S. Una sola mancanza e lo sapete quale: il TATUATO !!!!!!!!!!!!!! Ormai avevo fatto la bocca a condividere l’alloggio.

Antonella

dopo tanti anni ho partecipato al raduno di AG, certo non è stata la stessa cosa dei precedenti visto che, con bimbo al seguito, non potevamo andare in moto con Macio ma è stato fantastico 😀 😀 😀
Io e Barbara con i bimbi ci siamo goduti le piscine per 2 giorni ma, vedere le vostre facce soddisfatte al rientro dei vari giri….non ha prezzo 😀 😀 😀 😀

Non ha prezzo vedere le reazioni di chi senza saperlo, si è trovato il COMANDANTE seduto al bar, ignaro della sorpresa che Raffa e io gli abbiamo organizzato 😯 😯 😯 😯 😯

Un grazie a Valter per l’organizzazione, un saluto a chi ho rivisto dopo tanto tempo e a chi ho conosciuto per la prima volta, un abbraccio a chi ha avuto la sfortuna di toccare l’asfalto un pò troppo da vicino

GRAZIE A TUTTI e ……TATUATOOOOOO….la prossima volta che salti un raduno :moderator: :moderator:

Alla prossima…magari in :brevone: :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:

saiot
Mi accodo ai complimenti all’organizzazione. La serata di sabato è stata più scomoda che se l’avessimo fatta in campeggio, ma ci ha permesso di conoscere delle persone simpatiche e un bel posto, poi alla fine non era così difficile da raggiungere. I ragazzini che suonavano erano uno spettacolo che da solo valeva la pena!

Il mangiare è stato ottimo e abbondante e il campeggio anche troppo lussuoso per i rudi e irsuti guzzisti.

Mi accodo anche al rammarico per le 3 cadute, fortunatamente senza gravi conseguenze.

E’ stato il mio primo fine settimana libero dalla prole da 3 anni a questa parte ed è stato bello passarlo con voi, in moto e in Toscana. E’ stato bello rivedere amici vecchi e conoscerne di nuovi. Un salutone ai compagni di bungalow MEK1 e tonypic59.

Spero di non dover aspettare altri 3 anni…

totogigi
Ho visto tanta gente divertirsi, è questa è una bella soddisfazione. Anzi.
E’ una fortuna.
E’ una fortuna che il tempo assurdo di quest’anno ci ha risparmiato la sua incontinenza continua, lasciandoci due giorni di libertà, soprattutto sabato.
E’ una fortuna che – nella sfortuna – i tre scivolati non si siano fatti nulla di grave. Forza Ilaria subito in sella appena possibile!
E’ una fortuna che ci siano persone come Valtertre e Beppetitanium, pronte a trovare una soluzione agli imprevisti.
E’ una fortuna che ci siano motociclisti pronti ad accogliere altri motociclisti nella loro clubhouse (molto meno i continui acciacchi da cadavere ambulante del sottoscritto…)
E’ una fortuna che questo insieme di persone diventi un insieme speciale, lo si apprezza ogni volta e dura dalla bellezza di dodici anni
E’ una fortuna che ci siano persone speciali come Raffa che ha fatto una doppia sorpresa portandoci il Comandante.
E’ una fortuna che esistano quelli che lavorano dietro le quinte, che risolvano i problemi anche senza apparire sul palco.

Mentre Tonirag che sculetta sulla moto dritta, no, non è propriamente una fortuna :ppppppp

GRAZIE a tutti, un altro incontro di primavera da incorniciare! :clap: :clap: :clap:

raimondog

Anch’io mi accodo a tutti quelli che hanno già espresso i loro ringraziamenti per l’ottima organizzazione.
Sono stati tre giorni memorabili, dalla serata di giovedì passata in compagnia di chi ha pernottato al mini soggiorno, alla domenica mattina che ha visto la chiusura del raduno con l’aperitivo presso il concessionario di Venturina.
Mi dispiace per chi ha avuto le sventura di cadere a terra, in particolare per Aidan, al suo primo raduno e con la quale ho condiviso il viaggio da Milano a Firenze.
Un grosso abbraccio e in bocca al lupo per una pronta guarigione!
Mi scuso con i tanti che in alcuni tratti hanno avuto la sfortuna di trovarsi dietro di me nei vari tornanti, e si sono dovuti sorbire i miei tentennamenti.
Devo dire che sabato sera le cose andavano già meglio!
Tenete presente che in dieci anni ho percorso meno di 9.000 km, e in questi giorni quasi 1.500, per me un record, visto che di solito mi limito al giretto sul lago maggiore qualche weekend (70 km tra andata e ritorno)
E’ stato il mio primo raduno Anima Guzzista, ma penso proprio che ne seguiranno altri.
Un abbraccio a tutti, in particolare ai nuovi amici che ho avuto occasione di frequentare in questi giorni.
Volevo inserire qualche foto, comprese quelle dei miei compagni di Bunga…..low, ma non ho capito come fare.
A presto

Anka
Dopo due anni e mezzo di frequentazione del forum, e due MotoGuzzi finite e una in allestimento (la vedo molto lunga), e dopo aver saltato all’ultimo minuto il Uinterparti, ho finalmente avuto l’occasione di vedere qualche brutto muso di AG.
mamma mia che impressione!!!!

scherzo naturalmente, è stato a memoria uno dei più divertenti week-end degli ultimi anni.
anche perchè erano un pò di anni che non mi permettevo un fine settimana full immersion motociclistico lontano dalla famiglia.

inutile dire che anche non conoscendo nessuno all’infuori di Badude col quale ho condiviso qualche giretto, mi sono trovato da subito a mio agio già dal primo mattino di venerdi all’appuntamento all’autogril con Motopesantista e zavorrina, Red27, Guzzirock.

poi raggiunto il gruppone ad Impruneta giù di curve e saliscendi, bellissimo!!!

due giorni di mangiate e sgasate a più non posso, sempre cercando di inseguire su e giù per colline Nello e il Presidente.

un saluto ai miei compagni di stanza Macio, e il possessore del bellissimo LeMans del quale non ricordo il nome e soprattutto al mio sfortunato compagno di letto Tore, che ha assaggiato l’asfalto toscano.

un saluto ad Aidan che ho appena fatto in tempo a conoscere all’arrivo ad Impruneta, rimettiti presto.

un grazie speciale a Monza per la brugola e Maelganis per il cavo frizione e Valtertre per l’organizzazione.

saluti anche al gruppo che con me ha percorso l’Abetone al ritorno: Aires, Diego, BeppeTitanium, Badude, e lo stelvio bianco non ricordo.

bella la serata dai Germi che stavo quasi per saltare per pigrizia, poi ho detto vaff…….mitico Enrico!!!!!!!!!

al prossimo uinterparti che non salterò sicuro, voglio il bigliardino per la rivincita. (vero Red27?)
rotondo
oh cacchio, ieri rientrato un po cotto ho pensato “scrivo domani dal lavoro”
oggi al lavoro, nemmeno il tempo di entrare un attimo a leggere 😈 😈 😈
gli incontri guzzisti sono sempre una garanzia di divertimento sulle due ruote ma anche con le gambe sotto al tavolo :ok: :ok: :ok: :ok:
grazie a Walter che ha organizzati l’evento, ma anche grazie a nedo che si è sobbarcato la colonna sarda per tutto l’incontro, :asd: :asd: :asd: :asd:
la mattina ci ha atteso allo sbarco e piuttosto che spaccarci le melanzane sulla fi-pi-li per andare al punto stabilito per l’incontro ci ha proposto dei giretti niente male sino al luogo del pranzo 😀 😀 😀
al pomeriggio con la moto di gonario da rimontare, siamo partiti abbondantemente in ritardo (non tanto tardi da raggiungere e superare il Berghella a capo di una luuuunga coda di auto e furgoni che lo seguivano, credo ne abbiano parlato persino ad Isoradio :-))) :-))) :-))) :-))) :-))) ) e comunque eravamo come al mattino in giro per “li cazzi nostri”, al sabato mattina pronti alla partenza col gruppo . . . . eravamo ancora dentro il park albatros, scorgo califoggia che si mette a destra e fa scorrere tutte le anime che aveva dietro: cavo della frizione rotto”, sosta di solidarietà ma soprattutto di amicizia, gruppo al lavoro e birretta defaticante, siamo in sella per iniziare il giro che sono le 11.45 :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes: arriviamo per tempo al pranzo :b :b :b :b e anche la mattina del sabato la colonna sarda (parte della) più nedo più califoggiano in giro “pe li cazzi nostri”.
pomeriggio movimentato dove sono partito seguendo cane, passando per califoggiano prima, fange &C. poi, per ritrovarmi alla fine con nello doan e nuovamente califoggiano :lol :lol :lol :lol

un pensiero ed un abbraccio vanno chiaramente ad Aidan (dovevamo discutere una certa cosa davanti ad una birretta :-))) :-))) :-))) ) a mdanè e chiaramente al componente della colonna sarda bos taurus.
come si dice sempre . . . . quando la si può raccontare è sempre andata bene, ma in questo caso direi che è andata B e n i s s i m o dal momento che ognuno di voi l’ha potuta raccontare immediatamente dopo l’evento :ok: :ok:
cipo
finalmente riesco a scrivere qua.
grazie a tutti in special modo a valter per l’organizzazione e l’impegno.
che dire…. vi amo a tutti…. bastardi!!!!!
dooan
Volevo ringraziare tutti voi per lo splendido week end e comunque in tutti gli incontri che di fanno sapete renderlo speciale!!
Valter ci ha reso possibile questo stupendo incontro!!!

I ragazzi sardi come al solito me l’hanno fatta fare sotto dalle risate… Un saluto speciale va ai 1200sportisti che erano numerosi, ai miei compagni di viaggio e di bungalow….

Per Nello, la prossima volta che parliamo di angolazione dei cannotti di sterzo minimo devi arrivare al terzo bicchiere di filu ferru… Altrimenti non mi stai dietro… !!!!
Vi voglio bene a tutti!!!

Aspettando il prossimo incontro!!!

Valerio1953

Non sono bravo ad esternare per scritto ciò che ho provato. Null’altro che un grandissimo grazie a Walter ed a tutti quanti si sono sbattuti per rendere possibile queste magie. Ritrovare gli amici di vecchia data e poter conoscerne di nuovi è impagabile. Poi le strade, i paesaggi, le soste, il villaggio, tutto bello. Grazie ancora!

Un abbraccio ai veloci, ai lentoni (come me), a quelli che sono purtroppo sono incappati un una scivolata ma che si è risolta fortunatamente senza grossi danni; un abbraccio particolare alla Ilaria che ha avuto conseguenze un po’ più serie e che ci ha privato della sua presenza (a presto in sella che ci rivediamo presto).

Siete tutti speciali.
Grazie ancora

Calidreaming
oh ….. ma possibile che non ci si stanchi mai di spararsi quei 5/600 km per incontrar qualche minkione….

…. per me è stato un po’ un inseguimento del gruppone ma è stato comunque molto divertante e poi ho girato in posti che non conoscevo se non per sentito dire e dai quali ero passato altre volte ma mai in moto vivendoli come solo in moto si possono vivere.

grazie a chi si è sbattuto tanto perchè io insieme ad altri minkioni mi potessi godere almeno una giornata di libertà dal mondo, ne avevo davvero tanto tanto bisogno.

grazie ragazzi 😉
Tacchinobicilindrico
Per me è stato un raduno un po’ (molto 😕 ) sottotono .. a partire dall’incidente di Ilaria,la corsa al p.s. e tutto il resto,han condizionato tutti gli altri giorni .. mi scuso con Valter per non aver reso onore al suo impegno standomene al camping il sabato dopo cena,ma ero parecchio sfavato e non me la sono sentita .. certo,avessi messo in pratica la Teoria Grigiotopo (due maltoderivati o più al dì,e lo sfavamento svanisce :lol ) probabilmente avrei potuto partecipare ugualmente,ma tant’è .. :rolleyes:

il resto è andato via un po’ in sordina,gli altri incontri ravvicinati con l’asfalto di mdanè e del Bos Taurus han fatto si che il mio stile di guida proverbialmente conservativo sia diventato del tutto imbarazzante 😳 per il prosieguo dell’Incontro ..

è stato comunque piacevole l’incontro con i vari Minchions partecipanti,con i valori aggiunti delle sorprese (più o meno :asd: ) della Noise[is]Family e del Santone dello Sterrato Flavio T3,del piacere di aver finalmente conosciuto seppur per pochissimo CalidreamingBrevariding,e i flash sparsi del giro del sabato,a volte in gruppo,a volte in pochissimi,ivi compreso l’esser ripetutamente sverniciato dal President awais ,il tratto intorno a Chiusdino in splendida solitaria 😀 e l’arrivo al pranzo assieme a Tonirag passando chissà da dove :lol

.. e poi il pomeriggio del sabato,il plus dell’essere in giro con il Red,con la sola pecca del mio imbarazzo alla guida che non mi ha consentito di godermi appieno il momento (evito volutamente di citare il mio essermi perso da solo nel bosco intorno a Monterotondo Marittimo .. :aaah: quando ne sono uscito credevo vi avrei trovato tutti lì fuori con un cartello con scritto “Bravo Minchia!! Sei su Scherzi A Parte!!” :asd: :asd: :asd: )

tanto per non farmi mancare nulla,il V11 mi ha abbandonato all’improvviso la domenica mattina a Livorno,riprendendosi da solo unicamente dietro la minaccia di essere caricato a forza sul traghetto ed essere buttato in acqua una volta giunti a Golfo Aranci .. :rolleyes:

un grazie particolare a Tonypic51,Macio e Mek per le chiacchiere della mattinata del venerdì (a Tony anche per la grappa del sabato :asd: ),a Fabio per avermi fatto assaggiare la grappa di Tony :lol e perchè sbeffeggia il Red :lol ,alla colonna sarda che mi coccola a cena in traghetto ogni volta,benchè sia sempre un tacchino di bosco :look: :volemose: :celebrate: ai miei compagni di bungabungalllllovvvvv anche quelli che russano,quelli che dormono con la mascherina,e quelli che spengono la las vegas che trovano al loro rientro :asd: ,a Tatiana che ogni volta chiedeva informazioni su come stava Ilaria,ma più di tutti a Diegodelson e Aires,voi sapete perchè. 😉

Giro sul Matese

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di Nicola Rea

 

Sulla mailing list dei Guzzisti Partenopei iniziamo a parlare di una probabile uscita in moto per il fine settimana, dopo i primi messaggi vediamo che ci sono un po’ di adesioni per il sabato 11-05-2013. L’idea è di fare un passeggiata sul Matese,  decidiamo di pubblicare anche sul forum nella bacheca incontri il giro 😉
Definiamo il seguente itinerario proposto dal neo iscritto al forum Antonio Aquilaseduta:

 

La lista dei probabili partecipanti si assottiglia sensibilmente e rimaniamo in tre (Nicola Nick Finale, Nicola nrea_75, Antonio Aquilaseduta).

L’incontro è alle 10:00 a Vairano Scalo, personalmente arrivo verso le 9:50 e già trovo i mie compagni di viaggio accompagnati dai loro bicilindrici a confabulare. In realtà Nick Finale è arrivato all’alba ed ammira un mucchista GS1200 dotato che da almeno un’ora va su è giù per il corso di Vairano.
Scendo dalla moto giro di presentazioni (fino ad oggi ci conoscevamo solo per via telematica), caffettino veloce e partiamo per il nostro giro. Guida il gruppetto Aquilaseduta che ha studiato il percorso e che deve cercare un distributore del prezioso liquido che alimenta i motori delle nostre cavalcature.
Arriviamo a Monteroduni comune di poco più di 2000 anime arroccato su una collina di 460 mt dominata dal castello Pignatelli.
Qui Aquilaseduta dopo aver rifocillato la grisotta, sgattaiola velocemente verso la salita, dove ci aspetta per una foto a bordo strada con sfondo il paesino ed il castello.
Dopo la foto ci chiede se sta correndo un po’ troppo o se c’è qualche problema, lo tranquillizziamo e riprendiamo il passo.
Lungo il curvoso percorso in salita Aquilaseduta è sempre in testa, lo raggiungo ma noto che Nick Finale non riesce a starci dietro ed ogni tanto allento la presa dell’acceleratore, adottando una guida più rotonda, pulita e facendo in modo da ricompattare il gruppo. Il manto stradale è abbastanza buono tranne in qualche punto, le curve sono tranquillissime è la moto scende in piega che è uno spettacolo. Dovevamo dirigerci verso Longano, ma sbagliamo strada e ci ritroviamo in una piccola frazione denominata Vallelunga, chiediamo ai pochi abitanti lumi su come procedere per raggiungere Longano e soprattutto di una strada tra Longano e Roccamandolfi. Il primo tentativo vede per circa 5 minuti Aquilaseduta intraprendere una conversazione con una signora dove lui finge di capire, in realtà torna alla moto sconfitto, per fortuna poco dopo incontriamo altri abitanti che riescono a indicarci come arrivare a Longano ma che ci scoraggiano a prendere quella strada da noi tanto cercata perché non esiste :-O riprendiamo il nostro viaggio incuranti di quest’ultimo dettaglio :-P. Incontriamo un bivio e pure qua ci perdiamo e dopo poco più di un kilometro torniamo indietro. Il tragitto tra Vallelunga e Longano è motociclisticamente parlando molto bello, curve  rotonde, asfalto in buone condizioni e non trafficato, imposto la mappa veloce e mi godo la motona divertendomi a pennellare le curve con il motore che da il meglio di se.

Una volta ricompattato il trio troviamo la famigerata strada verso Roccamandolfi, la strada è stretta ed asfaltata solo che in alcuni punti ci sono delle voragini (in una di queste Antonio e Nicola provano, fortunatamente invano, a lasciarci parti delle sospensioni della GRISO e della T5), incredibilmente riusciamo a perderci anche qua e ci supportano alcuni tagliaboschi. Arriviamo a Roccamandolfi, comune di antica storia che attualmente conta circa 1000 abitanti che vivono a 850 mt s.l.m., uno dei comuni confinanti è San Massimo dove ci dirigiamo per intraprendere la salita verso Campitello Matese la strada piena di curve larghe impone una guida più sportiva infatti il buon Aquilaseduta si immerge nei tornanti e ci aspetta dietro una curva dove tecnicamente si apposta per scattarci delle foto on the road 😉 , arrivati in cima (circa 1450 mt. s.l.m.) vorremmo prenderci un caffè ristoratore ma sembra di trovarci in un villaggio desolato, tutte le strutture sono chiuse!

Proviamo a proseguire per la S.P. 106 e valicare l’alta cima del Monte Miletto per raggiungere Bocca della Selva, dopo 4 km di strada a zig-zag (nel senso che la percorriamo facendo slalom tra le rocce che con il disgelo sono cadute dalle pareti della montagna), affrontiamo un banco di nebbia abbastanza fitto, ma poi siamo costretti a fermarci causa strada bloccata dalla neve.

Rifacciamo con sommo dispiacere :-PPPPP la strada verso S. Massimo, una volta a valle Nick Finale esclama: <<la volete finire di correre!!!>>

Massimo ci fermiamo in una rivendita di formaggi tipici dove i miei compari acquistano un po’ di specialità da portarsi come ricordo e dove scrocchiamo un aperitivo a base di caciotta molisana 😉 (notare l’espressione di godimento nell’assaporare il prodotto autoctono).

Visto l’orario, circa le 14:30, decidiamo di andare a Bojano (centro principale di tutta l’area) dove contiamo di trovare qualcosa dove fare dei panini. Per fortuna troviamo una salumeria che ci accontenta ed iniziamo a consolare le nostre pance appoggiandoci sulle panchine della ventilata piazza del paese. Dopo poco veniamo avvicinati da Roberto un simpatico Harleysta con cui scambiamo due chiacchiere, ci offre un caffè ed insiste nel farci visitare la sede del club, a Luglio organizzano un raduno in zona e ci invita a partecipare.
Riprendiamo strada al fine di riprendere quota verso Bocca della Selva per poi riscendere a Piedimonte Matese (ci fermeremo qualche km. prima per prendere un ultimo caffè) dove ci salutiamo ed ognuno prende la sua strada.
A fine giornata, dopo aver percorso circa 300 km. di cui circa 200 km. di strade montane dove ci mancava solo un po’ di off-road (anche se in alcuni punti ci siamo andati molto vicini), mi porto dietro una bella esperienza ed il piacere di aver abbattuto le barriere telematiche del mondo moderno ed aver conosciuto di persona dei simpatici compagni di viaggio.
Nicola Rea nrea_75

Guzzi – Mandello 1921 – 2013

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Mostra fotografica di Jacopo Ghislanzoni

Testi e foto di Alberto Sala

 

Fa particolarmente piacere vedere l’opera artistica di un giovane esprimersi in un compito che più frequentemente viene eseguito da figure con più primavere e orizzonti varcati sulle spalle. Più facile da parte di questi ultimi volgere uno sguardo indietro non solo a sintetizzare oggetti ma cercando anche di esprimere il profondo legame con quello che rappresentano, con la relazione storica e sociale che inglobano.
Jacopo Ghislanzoni, giovane artista lecchese, non è nuovo ad imprese artistiche simili. Prodotto e legame col suo territorio… parlare di prodotto è sicuramente corretto ma altrettanto limitativo per chi – come noi – vibra per le emozioni che una moto è in grado di far vivere. Il tratto netto e i colori vividi, dal gusto pop-art (termine perfettamente azzeccato in questo caso) accesi da Jacopo rendono perfettamente tutto quello che sta oltre il prodotto, mentre la base utilizzata (il collage fotografico) contestualizza il modello legandolo al concetto di prodotto inteso come frutto di un’epoca e – ancor più – di un contesto sociale, comunità, persone – a volte rappresentate direttamente, a volte attraverso simboli molto identificativi – dell’epoca e di quello che accadeva in quel periodo.
Ma vorrei tornare un attimo sul tratto nero e sui colori. DI foto della otto cilindri ne abbiamo viste tante, così come la conosciamo dal vivo… Jacopo ne ha estratto un’espressione nuova e nello stesso tempo vera, autentica, possibile come solo attraverso l’astrazione artistica sa fare.
Tutto questo a Mandello del Lario, e speriamo, replicato anche a settembre, per tutti coloro che si sono persi questa bella esibizione, con il contributo anche di Fabrizio Musa, altro artista nativo del lago di Como.
Ma sentiamo dalla viva voce (aprite l’audio ;-)) dell’artista:

Come ti è venuto in mente di fare una mostra sulle Moto Guzzi?

Ero già stato sul territorio, avevo già fatto delle mostre in questa parte del lago; mi sono soffermato su Mandello e l’anima delle sue aziende è la Moto Guzzi, mi sembrava bello fare una mostra sul connubio Guzzi e territorio. Poi non è solo così… mi sono soffermato sulla storia, sui 90 anni della Moto Guzzi.

Il fatto che siano motociclette è solo casuale?

No, le moto della Guzzi hanno tutte caratterizzato qualcosa, alcune di esse hanno caratterizzato un decennio, per cui ogni quadro è anima di un decennio, è la storia della Guzzi vissuta attraverso dei modelli che sono passati attraverso la storia degli operai che li hanno costruiti, degli stessi guzzisti, ogni moto fa da specchio a un decennio.La Guzzi è famosa per costruire delle moto che rimangono per sempre.Si dice spesso che le moto hanno un’anima: beh le Guzzi hanno un’anima perché sono modelli che fanno la storia, che passano alla storia.

C’è un motivo particolare perché hai usato questa tecnica?

La tecnica che mi piace di più e che caratteristica un po’ il mio percorso artistico è quella di comporre dei collage e sopra a questi usare una tecnica mista fatta di colori acrilici e pantoni indelebili neri, con contorni marcati. Ho usato maggiormente il collage per le moto più storiche, per rappresentare la loro storia; più semplici le recenti, compreso l’omaggio a Guareschi per la sua vittoria a Daytona, che andava raccontato. Per i Guzzisti, è stata un’impresa spaziale!.

Qual’è il tuo percorso di artista?

Lo sono da una decina di anni; ho sempre avuto la passione per il disegno, dapprima a matita poi coi colori acrilici indelebili diretto su ogni supporto, avendo un occhio di riguardo alla pop-art, con le sue linee più grafiche e vivaci, poi sperimentando strizzando l’occhio alla comics, per poi arrivare alla sovrapposizione sui collage di disegno figurativo.

Chi ti ha aiutato nel fare questa mostra?

Ho trovato appoggio da parte dell’Amministrazione Comunale che ha creduto nel progetto; dall’Archivio Comunale della Memoria Locale che ha dato il contributo con il materiale fotografico; lo stesso Daniele Torresan che ha portato il coinvolgimento di Moto Guzzi, Alis Agostini il cui confronto è stato importante per alcuni passaggi storici sull’azienda legati ad alcuni modelli che ho rappresentato, la fortuna di aver conosciuto voi di Anima Guzzista che avete creduto nel progetto e aiutato nella ricerca fotografica; infine i miei amici e mio padre che mi ha dato una mano ad allestire la mostra; è stato importante poi il calore che tutti mi hanno dimostrato.

Poi cosa succederà?

A settembre in corrispondenza del raduno dei club riproporrò la mostra più altri 10 inediti; delle serigrafie tirate per gli appassionati, sperando di poter proseguire anche oltre i tre giorni del raduno.

 

© 2013 A.S.D. Anima Guzzista

Vieni avanti creativo!

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Concorso fotografico 2013

Vieni avanti creativo
Il prossimo Calendario di Anima Guzzista 2014 sarà immortalato dalla creatività del popolo di A.G. a cui tutto manca al di fuori dell’estro e della fantasia.
Vogliamo dar sfogo alla genialità guzzista premiando dodici opere meritevoli che andranno ad illustrare i mesi dell’anno venturo.
Il tema è ovviamente quello a noi caro delle nostre amate moto, ritratte in modi vari e molteplici, dalle fotografie, ai disegni, dipinti, sculture, art patchwork, elaborazioni digitali, insomma tutta la michitudo che riusciremo a produrre dando spazio all’artista che è in noi.

Le opere dovranno pervenire in formato jpeg ad alta qualità (dimensione indicativa 24x18cm 300 dpi possibilmente) entro il 31 ottobre 2013 a: staff@animaguzzista.com

Se riproducete, un dipinto o una scultura, fotografatelo con un aspetto semi/quasi/professional. Inquadrature sbilenche, piene di riflessi, sporche di sugo di pizza, o altro, saranno immediatamente cestinate dal Tatuato e non prese in considerazione dalla giuria.

Le dodici opere che appariranno sul calendario di Anima Guzzista 2014 verranno premiate con l’iscrizione a socio sostenitore 2014.

Consulta le opere inviate alla redazione alla pagina del sondaggio

Concorso Vieni avanti creativo!

Ed eccoci alla fase finale del nostro concorso “Vieni Avanti Creativo”. Sono aperte le votazioni per le dodici opere che appariranno sul calendario di Anima Guzzista 2014 e verranno premiate con l’iscrizione a socio sostenitore 2014. Potete votale le opere che preferite alla pagina http://forum.animaguzzista.com/viewtopic.php?f=4&t=51424 Si può votare una sola volta, selezionando le vostre 12 preferenze e il voto non può essere cambiato. Buona votazione e buona fortuna a tutte le opere in gara.

ARTURO MAGNI: CHI E’

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di Fange

 

Chi non conosce il capo del reparto esperienze della MV Agusta al tempo di Giacomo Agostini,
il più grande campione che il motociclismo abbia mai avuto.

Arturo Magni era colui che metteva in mano al campionissimo le moto vincenti e non transigeva su nulla, le sue moto erano perfette.  Le imbattibili MV 750 quattro cilindri della metà degli anni ’70 filavano a velocità massime nell’ordine dei 270 km/h ed il merito era in buona parte suo, del grande Magni. Chiusa la MV, Magni pensò che le moto se le poteva anche fare da solo, in casa, insieme ai suoi figli. Nacquero così le moto famose in tutto il modo: nacquero le MAGNI.

Siamo intorno alla fine degli anni ’70 ed Arturo si trova nella necessità di motorizzare le sue creature con dei motori di serie ed il primo ad essere utilizzato fu il motore dell’Honda 900 Bol d’or con il quale vengono realizzati due modelli la MH1 e la MH2 di cui vengono prodotti 300 esemplari. Nei primi anni 80 Magni si dedica ai bicilindrici BMW costruendo un apposito telaio. Dopo poco però la BMW smette la fornitura dei bicilindrici perchè impegnata nella produzione della serie K, ed è in questo momento che Magni entra in contatto con il mondo Guzzi. Comincia a costruire le sue moto intorno al bicilindrico mandelliano che di verve ne ha già parecchia di suo. La prima ed indimenticabile moto motorizzata Guzzi è la MAGNI LeMans. A questo modello negli anni sono succedute la Classico 1000 e la Arturo 1000, moto che hanno mantenuto lo stile cafè racer anni ’70 della capostipite. Nel 1989 è commercializzato un nuovo modello denominato “Sfida 1000” caratterizzato dalle linee tipiche delle moto italiane degli anni ’60, con il serbatoio realizzato a mano in alluminio.

Il pezzo forte di Arturo è il celeberrimo forcellone a parallelogrammo (brevetto Magni) che si sposa alla perfezione con la trasmissione a cardano della Guzzi. Anche i suoi telai, realizzati in tubi d’acciaio cromo-molibdeno e saldati a T.I.G.,  riescono a sfruttare al massimo la forma del motore creando veicoli compatti e maneggevoli. Nascono così degli autentici gioielli che agli antipodi del globo, dove le magni sono veri oggetti di culto, vengono usate così come sono nelle competizioni sportive mettendo a segno ottimi risultati. La attuale Magni Australia infatti trae il nome proprio dai successi ottenuti nelle competizioni dagli importatori australiani.   Oggi i modelli di Magni sono moto che hanno risonanza a livello mondiale e sono la Magni Australia,  che adotta il motore Guzzi a quattro valvole della Daytona, la già citata Magni Sfida e la Giappone 52,  ultimo lavoro del maestro che l’ha realizzata su precisa richiesta dell’importatore giapponese,  il quale vuole festeggiare in modo degno i 20 anni di collaborazione con Arturo. Il nome della moto è Giappone 52.

Per informazioni:
Magni s.r.l. V. Leonardo da Vinci, 331 21017 Samarate (VA)
tel. 0331/234544
mailto:magni@magni.it
www.magni.it

Chi siamo

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Siamo un gruppo di appassionatissimi. Vogliamo solo condividere il piacere di possedere e guidare delle Guzzi con tanti altri guzzisti. Del resto a noi piace anche guardarle sullo schermo di un PC, le nostre Guzzi.

E così, se vi fa piacere, potete entrare a far parte di questo gruppetto di appassionati e condividere con noi la vostra passione.

Oggi anche io ho sgranchito i cilindri

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di Gazzettiere

 

oggi anche io ho sgranchito i cilindri.
giornata deliciosa e suave, sole spezzettato da nuvolette bianche, caldo primaverile con soffi freschi.

dopo essermi perso as usual nella periferia disordinata di roma, finalmente ho imbroccato la via ardeatina e ho traversato l’antica via appia.

splendida.

acciottolata, costeggiata per chilometri da due filari di pini marittimi dal grande ombrello, è un museo all’aperto dell’antica roma.
cippi, archi d’acquedotto, resti di tempietti: ogni pochi metri c’è qualcosa.

vi possono transitare in auto solo i residenti, quindi non l’ho percorsa, ma mi ci sono fermato e vi ho camminato insieme con tantissime persone.

roma, che non mi piace e che respingo, mi si è riconciliata.

poi ho percorso la via appia nuova, stupida statale suburbana con semafori, ristoranti con sala cerimonie, mobilifici, autosaloni, fino alla cittadina di albano.

è arroccata sul culmine del ciglio di un vulcano inattivo, la cui caldera oggi è il lago di albano.

il centro storico è antico ma poco interessante.

da lì, ad ariccia, deliziosissima.
anche ariccia è sul bordo del cratere, ed è unita (o separata) ad albano da un ponte antico altissimo, protetto da reti perché attrae i suicidi.

panorama splendido sulla pianura, e dall’altro versante molto ripido vista sul cupo e profondo lago di albano.

vigili dappertutto. stava per passare il giro del lazio. quindi, consigliato dal comandante dei vigili, ho guidato nelle stradine ripide di ariccia e posteggiato la motazza.

passeggiata sul corso centrale di ariccia. da una parte il piccolo palazzetto municipale con bandiere e lapidi commemorative, e resti di antichità pre-romana, con il piccolo teatro comunale “bernini”; all’altra estremità del corso c’è il castello-palazzo dei chigi con la piazza progettata nel seicento da lorenzo bernini, il grandissimo architetto barocco cui è dedicato il teatrino comunale.

ariccia è celebre per la porchetta. potevo forse rinunciare?
in piazza il negozio di cioli, poi il bar pasticceria di cioli, poi l’insegna del forno cioli…
entro in un altro negozio, che fa la porchetta, e sul bancone ha i celebri biscotti cioli.
gustato un panino con la porchetta dalla bontà imbavazzante, chiedo alla vecchia come mai tutto è cioli.
“ma sono cioli anche io”, risponde.

mi ha raccontato un secolo di saga dei cioli, delle morti improvvise di molti di loro, della zia adua (o isa, o ada, o iole), dei due rami della famiglia che si odiano da generazioni, dei due diversi forni cioli per la cottura dei porcellini, forni concorrenti tra loro, posti alle due estremità opposte del paesino.

furono i bisnonni della vecchia a introdurre ad ariccia questa specialità. “e oggi finalmente la nuova generazione vuole chiudere questa divisione nella famiglia per fare una festa per gli 80 anni dall’apertura del primo forno”.

passati i ciclisti del giro del lazio con telecamere ed elicottero, sono salito in sella per andare nella vicina rocca di papa dove c’è la strada in discesa che pare una salita. oppure la strada in salita che pare una discesa.
erano trent’ anni che volevo vedere questa meraviglia naturale.

la strada magica è sempre sul ciglio dello stesso vulcano spento.

ho provato io stesso, con stupore.

si tratta di un rettilineo nel bosco. la strada è ondulata, salita discesa salita. il tratto in discesa però ha una particolarità.
gli oggetti rotolano in salita. verso l’alto.
il rivolo d’acqua ai margini dell’asfalto scorre in salita; un oggetto rotola verso l’alto.

ho provato io stesso poche ore fa con una bottiglietta di minerale.
posata sull’asfalto, risale contromano.

c’è chi dice per le vibrazioni del suolo vulcanico, chi per uno spostamento geomagnetico (ma perché allora anche una pallina di gomma, insensibile al magnetismo?), chi parla di ufo e chi, con molta più intelligenza, ipotizza un effetto ottico: la disposizione delle pendenze diverse fa sembrare salita quello che è in realtà un falso piano in leggera discesa.

sarà, ma ho fatto una prova con uno strumento sssientifico indiscutibile: la mia motazza.
ho percorso la strada avanti e indietro, girando come un piciu alle due rotonde che la delimitano, e il buscaglia mi dice che quello che pare salita è salita, e quello che pare discesa è discesa, e che quindi gli oggetti rotolano davvero contromano verso l’alto.

questa è la discesa dove gli oggetti rotolano in salita.

 

il mistero resta irrisolto!

infine, ritorno verso roma, passando a castel gandolfo a fianco del palazzo in cui s’è ritirato il papa (¿ma il papa se si lava in acqua fredda si ritira?) e rientrando nelle code capannoni mobilifici abiti da sposa…

questo ti dà la moto.

Eh gia’

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di First

 

E già… mi vien propio di dire così, come Vasco.

E già.. perchè ci risiamo. Annusi l’aria dei primi soli e.. ti viene voglia di fare un giro in sella alla tua fedelissima.
Però non mi bastava un giretto al Penice, al Brallo o verso i laghi. Volevo godere di panorami diversi, stupendi. Volevo isolarmi con la mi Guzzi a zonzo da qualche parte per rilassarmi. Volevo andare dove di solito si va quando fa caldo. Quante volte vi è capitato, una volta arrivati ad un passo alpino di domandarvi:
Come sarà con la neve?
E da un pò che mi gira in testa… ne avevo parlato con qualcuno.
Così, per colpa di quel “e già”, stamattina mi sono svegliato piuttosto presto per essere festa. Una vocina in testa mi diceva di andare. Un diavoletto invece mi ricordava che le previsoni viste ieri sera su 3B meteo erano buone.
Che fai First? Dormi tutta la domenica?
E cosi via, verso il Passo dello Spluga. Fendendo la nebbia fino a Milano con le luci supplementari della Caly. Percorrendo trotterellando la supestrada verso Sondrio e la Sp 36 fino a Chiavenna. Evitando velox e ciclisti distratti. Abbracciato calorosamente, si fa per dire, dal gelo invernale, ormai pronto a fare i bagagli ed andare altrove per far posto alla nuova stagione.
Ma che sorpesa lassù!
La neve dava il meglio di se, il lago ghiacciato di Montespluga dava una sensazione calma, come se tutto là attorno stesse ancora dormento. Come se fosse eternamente conservato. Solo il ruomore della mia Guzzi, il rombo di alcune motoslitte a spasso su lago ghiacciato ed il brusio di alcuni escursionisti, rompevano quell’assordante silenzio.
E si First! Mi sono detto. Quest’inverno spesso la moto l’hai lasciata in box. Hai rinunciato diverse volte a saltare in sella.
Da quando ti hanno tolto quel pezzo dall’addome, senti di più il freddo anche tu. Qualcuno dice che stai diventando vecchio. Può darsi… Queto è l’ultimo anno degli enta…
Ma oggi mi sono davvero goduto la mia passione. Che non è la moto!
Ma sono le sensazioni che essa riesce a trasmettermi quando ci sono seduto sopra e faccio questi giretti spinto da un istinto incredibile che parte da cuore. Qualcuno non condivide queste mi uscite in solitraia. Ma credetemi! Rinvigoriscono l’animo più di ogni altra cosa.

Power Station

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Moto Guzzi California Custom
Prova su strada della California Custom
Di Alberto Sala
Foto di Milagro e Alberto Sala

 

Sono fottuto.
Stanno per partire le immagini della presentazione e so già cosa mi succederà tra poco. Perchè la Touring è impeccabile ma questa mi stara la ritmica cardiaca. Sono fottuto perchè puoi essere preparato finchè ti pare, ma se qualcosa ti tocca così tanto nel profondo, è dura, ragazzi.

E allora basta, mi arrendo, tanto lo so che è inutile e mi lascio rapire dalla California Custom che appare così bastarda,

tutta vestita del nero lucido e opaco che si espande come il liquido denso e nutriente di Matrix a rivelare bassifondi hard boiled setacciati da Marlowe e Jackie Cogan, tra l’asfalto bagnato e i tombini fumosi dei vicoli laterali, presso le uscite di servizio di locali da belle donne e brutte coscienze. Se l’altra è solare e diurna, questa sembra fatta per vivere la notte, con le finestre dei grattacieli che schizzano i loro riflessi sul serbatoio, zigzagando sulla congiunzione del suo fianchetto che, se nessuno te l’avesse rivelata, mai avresti pensato fosse più di una modanatura, tanto è perfetta, disegnando un andamento che al pari di altri vicini parenti, come il retro del faro, sa tanto di anni ’40 e ’50, confermato dal taglio sotto la bella scritta “California” dei fianchetti laterali.
Ma non finisce qui. Di più. E’ una vera power station eterna, da Metropolis a Tron Evolution passando per Mad Max, lambita dall’impermeabile del malinconico cacciatore di androidi perennemente bagnato dall’eterna pioggia acida della Los Angeles sede della Tyrrell Corporation. Blade Runner spietata come le lame di Zatoichi e pochi violini, perchè questa i sogni te li fa vivere, senza tante balle.

Questa spegne il sogghigno di una V-Max e fa pisciare olio alla V-Rod. Basta, non c’è più storia.

E’ lei la nuova Numero Uno… cambiate nome, datemi retta, è solo questione di tempo.
Tempo che fa salire il sipario sulla costa azzurra, temperata oasi e solare rifugio dal gelido deserto della padana pianura, sipario perfetto per spalare benzina nella nera locomotiva e farla sbuffare lungo il nastro d’asfalto zigzagante – come fosse fissato da spilloni – a risalire i primi rilievi sul mare, teatro dello shooting fotografico. Suona bene shooting, come il bello dei film di Tarantino, ma tale sarà solo più avanti, lasciati i tornanti, dove davvero esploderà i suoi colpi migliori con la stessa liberazione di Charles Bronson nell’epilogo di “C’era una volta il west”.
Va detto comunque che affrontare un tornante anche stretto con Sua Lunghezza fa più paura che altro. La prima volta pensi di dover far manovra; l’ultima vai dentro alla vaffanculo. Ho pensato più volte che l’interasse sostanzioso lo senti quasi più in altre situazioni, come nel corretto tempo necessario al rapido cambio di direzione. Nelle manovre più brusche sai che devi considerare un breve spazio temporale aggiuntivo,

soprattutto quando fai sul serio e questa bastarda ti porta SPESSO a fare sul serio.

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Con due-tre decine di chili in meno e soprattutto con un pelo di luce a terra in più, senza scordare la cortese spinta in avanti del millequattro centimetri cubici, è dura non fare sul serio. Qui sguardo e postura dal cielo si abbassano all’asfalto; il manubrio ti attira a sè col suo gas invitante: che fai, non ruoti il throttle? Ti pare bello non agire col pollice sul tasto di accensione per far apparire sul cruscotto la scritta “VELOCE”? E che, stiamo qui a smacchiare le Tiger? Appena il nastro smette di ripiegarsi contorto su sè stesso e crea la giusta successione di pifpaf, ogni pensiero svanisce dissolto dalla goduria di scorrere lisci e leggeri raccogliendo i profumi pazzeschi di questo entroterra, tra resine e mimose già in fiore.


C’è qualcosa da tener presente. La postura è ben diversa dalla Touring. Quella rasentava la perfezione, anzi rasentava la fava: è perfetta e basta, comodissima naturale mai stancante, coniata su misura per berti un caffè a Dublino e tornare senza soste. Quella della Custom non è da compagna di lunghi viaggi, ma da smandrappona urbana. Il manubrio è avanti, solo che lo sono pure le pedane, il che genera una disarmonia: se bulleggi, vorresti stare più arretrato col busto; se ci dai dentro istintivamente cerchi un appoggio più arretrato coi piedi. Ho già in mente la soluzione sulla mia (sì, prima o poi lo sarà): un drag bar meno largo (questo un po’ impaccia nelle inversioni a U) e raiser più lunghi.
Adesso metto una frasetta tipo quelle inserite in certi spot dove vedi auto paracadutarsi, immergersi in acqua e riemergere da tunnel senza uno sfriso: è ovvio che questa California non è una Panigale, nè una soffice touring (e meno male!!), è lunga e pesante ma finchè intervengono gli sliders sotto alle pedane e finchè non sopraggiungono limiti della fisica, fa godere ben più di quanto sospetti anche in spazi ristretti. Monta un gommone bello figo e grosso, lo senti nei cambi di direzione che l’arco di rotazione sul suo asse ha un lieve andamento prolungato ma non è mica il delirio anarchico tra anteriore e posteriore di una VRod… tempo di avvertirlo la prima volta e la seconda senti solo lo SGRAATT della pedana… l’hai già scavalcato. Col lieve precarico maggiore degli ammortizzatori posteriori si è guadagnato un pelo di luce a terra rispetto alla Touring e si sente, c’è modo di divertirsi un bel po’ scappellando a sinistra e a destra.

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Bene.
Ora, veniamo a quello che supersportive e touring non hanno. Redazione, abbiamo abbastanza spazio? C’è banda sufficiente? Qui quando scendi e la guardi, quando viaggi e ti specchi nel serbatoio o senti con le ginocchia cosa hai lì in mezzo (maliziosi…), quando percorri a bassa velocità l’urbano sentiero e costringi innaturali contorsioni cervicali ai passanti, quando ti gusti la fresca Dixie Beer e la intravedi attraverso il calice parcheggiata là fuori, quando la riponi nel box calda e crepitante come un camino, quando zittisci tutte le suocere all’arrivo sul lungolago, quando la luce disegna in fusione con le sue linee quell’immagine che ti fa estrarre la reflex, quando vedi quel faro fantastico riflesso nel tuo specchietto retrovisore, quando hai scollinato e volgi al ritorno sapendo di gustartelo come l’andata, allora godi ma veramente tanto un bel po’. Non c’è bisogno di venderla come lussuosa. 
Il resto è sostanzialmente gusto personale: me ne dia una con un pelo più di freno motore, ammortizzatori e forcelle completamente neri, scarichi tronchi da baccano. Sul manubrio non mi ripeto. Me la incarti fresca come una baguette, grazie.

Due California in un botto solo. Due magnifiche, irresistibili vere affascinanti California. Chapeau. Les Jeux sont faits, rien ne va plus.
Grazie Daniele per il ricordo di Kevin Ash.

UN MAGNI IN SALOTTO!

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Christian “carlettotari” Gatto

Testo e foto di Alfredo Assanelli

 

Si avete letto bene!
E allora vi domanderete chi é il folle o il genio? Alla domanda rispondo per prima cosa, da come l’ho conosciuto.
Come spesso accade, da un brutto evento può nascerne uno bello. E questa é una di quelle situazioni.
A ottobre 2010 partecipo al Calincontro d’autunno Pisano, organizzato dal Califoggiano e dall’ancora sconosciuto Christian (Carlettotari).
Decido essendo un Calincontro di partire con la mia California III, lo controllo giorni prima per essere sicuro di potermi fidare e quando arriva il momento di farlo parto senza dubbi di sorta.
In autostrada, sul passo della Cisa, ho i primi sintomi di qualche problema con il retrotreno. Quando apro il gas la moto é come se scodasse.
Ormai sono in viaggio e non senza un po’ di timore arrivo a Cascina dove é fissato il punto di ritrovo.
Saluti e baci a tutti, cena e poi a letto. Il giorno dopo si ritorna in sella per fare l’itinerario del sabato.
Al mattino comincia ad affiorare in me la preoccupazione per la brutta sensazione che mi ha dato la moto il giorno prima.
Cosi appena il Califoggiano arriva dopo colazione controlliamo il danno. Ci vuole un niente a capire che il problema sono i cuscinetti della ruota posteriore.
La moto in quello stato é inutilizzabile e devo trovare un meccanico che mi risolva il problema. Il giorno dopo devo tornare a casa, mi seccherebbe farlo come zavorrino.
E qui invece arriva Christian (Carlettotari) che con estrema naturalezza mi dice: “bimbo non ci sono problemi, chiamo Luca e vedrai che la risolviamo in poche ore. Tu da adesso stai con me.”
Ovviamente per lui e sua moglie Cristina il giro salta.
Chiama Luca, altro guzzista doc, e dopo un po’ arriva davanti all`hotel. Altra controllata e si parte per la casa di Christian.
Come mi aveva promesso il problema é stato risolto, l’unica cosa che le poche ore sono diventate un mezza giornata per colpa del cuscinetto bloccato e dalla voglia di raccontarci la nostra passione per la Guzzi. In poche ore siamo diventati ottimi amici e ora ci si vede due o tre volte l’anno.
E proprio grazie a questi incontri iniziamo ad entrare in sintonia e a raccontarci quello che vorremmo fare con le nostre moto.
Per me l’importante é viaggiare, sogno un viaggio senza meta. Avessi 20 giorni a disposizione mi farei il giro dell’Italia. 10 giorni per scendere e 10 per salire.
Lui invece no. La sua prerogativa é la “perfezione” della moto, almeno dal suo punto di vista. Al Calincontro si é presentato con un Quota irriconoscibile, serbatoio e fianchetti rifatti in vetroresina, particolari in alluminio lavorati dal pieno, ecc. Aveva un Daytona rielaborato come garbava a lui, un V11 della moglie, un Centauro impolverato che poi gli ho comprato e dulcis in fundo il Magni.

AnimaGuzzista Garage UN MAGNI IN SALOTTO_

Quando me l’ha fatta vedere per la prima volta, era gia una gran moto. Non vedeva la strada da un bel po’, ma Christian la coccolava sempre. Gomma posteriore sempre alzata, coperta per ripararla dalla polvere e soprattutto carezze e sguardi che la immaginavano, in futuro, con un vestito nuovo.
Iniziò a parlarmi che voleva metterle un codone come piaceva a lui e poi, già che c’era, una carena.
Un giorno mi chiamò felice e mi disse che aveva conosciuto un’officina che faceva carrozzerie in alluminio battuto per auto d’epoca e che aveva già impostato in linea di massima la linea della moto.
Il lavoro è lungo e in una delle mie visite mi accompagna a vedere il “work in progress”.

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Che dire. Il quattro valvole è sempre un bel vedere! Qualunque sia il suo vestito.
Mi immagino già il Ciccio sulla sua bella moto che fa lo splendido, ma la “visione” dura poco.
Christian mi spiazza: “Deh chissà come starà in salotto?”
Al momento lo prendo in giro, facendogli notare che se anche questa moto la tiene ferma diventerà solo un motociclista da salotto.
Dopo alcuni ritocchi e una verniciatura professionale la moto è pronta e passati alcuni mesi mi arriva una foto della moto ormai finita e un invito a festeggiare la “posa in casa”.
Stai a vedere che la mette davvero in soggiorno!!

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Mi accordo per un fine settimana di novembre e ci incontriamo.
La moto è lì in bella vista. Appena entri non puoi non vederla, ti accoglie come se fosse la padrona di casa.
Imponente, lucida e con i suoi bei due cilindri in mostra. Non è del tutto terminata ma visto che in strada, molto probabilmente, non ci andrà mai, sono solo dei “particolari”.
Sembra quasi che ti voglia far capire che, se quel pazzo non la tenesse in casa, potrebbe fare girare la testa a moltissimi motociclisti, guzzisti e no.

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Mi auguro che questa sia l’ultima moto che Christian non guida.
Ne ha avute troppe tenute ferme o in continua evoluzione.
Ma si sa che quando si parla di noi Guzzisti non c’è da stupirsi mai di niente.
E parafrasando il titolo di un capitolo del libro “MOTO GUZZI Quando le moto hanno l’anima” di Goffredo Puccetti, dobbiamo ricordarci che: GUZZI E GUZZISTI MAI DUE UGUALI.

 

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