di Nedo
A Nettuno…
Il calincontro è un tuffo ma l’acqua te la devi portare da casa. A volte ne porti tanta a volte ne porti poca.
Il viaggio era tanto che ne avevo bisogno e come spesso faccio spezzo l’odiosa autostrada percorrendo tratti divertenti. Ma prima o poi tocca affrontare la Valle Padana. Mi sono organizzato, ho acqua e cibo, ma arrivo cmq a Catrano dove inizia la strada che chiamano “strada del Costo” con 34 gradi disidratato e trovo una “casa dell’acqua” (a pagamento che bravi!), dove praticamente mi faccio una doccia e bevo come un cammello.
Roane, Asiago, Gallio, Stoner, Foza, Enego, strade già fatte in passato, molto divertenti e goduriose. Temperatura buona tipo 23/24 gradi alle quattro del pomeriggio e profumi intensi da primavera matura/estate. Mi rigenero l’anima.
Il Lago d’Arsié è nascosto non so bene dove. Entro in una lunga galleria in salita, poi esco ed entro e riesco su strade boh, fino a trovare il lago. Il camping è carino ed è un angolo di pace. Faccio una doccia e mi piazzo in veranda e mi appare la visione di un culo in perizoma che entra in una tenda. Ah bé annamo bene. Poi Miriam mi scova e mi distrae dalla mia attività di guardonaggio. Fa la spia e dopo poco arriva il califoggiano che mi porta sul retro del mio bungalow dove il calincontro è già iniziato. E lì uno alla volta appaiono tutti i personaggi tipici del calincontro, gente che in un contesto normale eviteresti come la peste. E c’è Cipo, il mio cane da punta, che infatti per tutto il calincontro mi riporterà indicazioni su fantomatiche prede da accoppiamento sparse nel camping (la sua è semplicemente una deviazione professionale, per chi non lo sa, è addetto all’accoppiamento di vari animali in un’azienda di produzione, non c’entra nulla il patriarcato). Ma c’è anche il mitico fotografo playboy Fabio G. v7 special con la sua mgx21, la moto più assurda mai prodotta sulla terra, che per guidarla ci vuole la patente E e che richiede come completemento di outfit (come va di moda dire oggi) il camperos rosso con punta in metallo. E c’è Geo, L’Affettatore, GP…e poi i Pandori. Siamo un po’ tutti degli ottimi comici falliti e quando arrivano i nuovi Miago e Paola che gentilmente si presentano a tutti raccontando che venivano dalla Val Di Non, la prima cosa chiesta ovviamente, è stata “le avete portate le mele?”, come se Nello che viene da Roma portasse dietro un po’ di coda alla vaccinara, o il Duca dagli Abruzzi viaggiasse con gli arrosticini infilati nelle teste del suo splendido Eldorado.
L’elenco di personaggi con cui ho condiviso chilometri e chilometri ed avventure in questi, per me, 15 anni di calincontri, è lunghissimo. “Amici ovunque”, scrisse il califoggiano sulle magliette del deciversario ed è esattamente questo quello che è riuscito a fare. Dopo così tanti anni i mille abbracci che ricevi al calincontro, ti restituiscono la fiducia in un mondo migliore. Adesso mi leggo l’elenco dei partecipanti e li ringrazio uno ad uno perchè è stato un onore conoscervi e strepitoso incontrarvi di nuovo…umberto angelspike, alessandra, nello un vero comico naturale ed inconsapevole (a proposito dove sei finito nel viaggio di ritorno? Ho rallentato in autostrada ma non ti ho più visto…), lorenzo con la moto più affascinante dell’intero lotto il nuovo falcone militare ed il suo spinterogeno, il pregevolissimo problemchild, ottimo organizzatore (a me è piaciuto tutto, ma una menzione di assoluto valore per i due pranzi all’Osteria Antico Termine che me la sono segnata per le mie prossime scorribande, e alla malga Vittoria semmai ci tornerò), Enrico l’affettatore che porta scorte di ogni cosa col suo furgone e rende i dopo cena memorabili per tutti, v7 special che mi dà la paga anche col ciao, Baloo coi suoi roccamboleschi racconti di pista e le sue performance alla chitarra (caro Marco, il calincontro è da sempre un ricettacolo di artisti veri e puri e te ci stai perfettamente), Gaso e Fede e che ve lo dico a fare? Vi amo!, Aldo l’abruzzese, il mio amico Edo e la “sista” Elena (visto che siamo Bro, ma la prossima volta vieni con la tua moto!), Stefano l’infiltrato harleista, Nicola con l’astronava 1400 touring, il Socio con l’altra astronave, GP babbo e senza fisarmonica e le sue interessanti teorie sulla musica, l’unico superstite della brigata Sarda, bostaurus col quale mi immergo sempre nella nostalgia più profonda della mia terra d’infanzia (che esiste solo nei ricordi, ma che ne sanno della Sardegna degli anni settanta!), Elena e Daniel just married, il mitico Marchese trombone nel senso dello strumento, alessandro che associo solo ora al nick comodino, Rugi56 una roccia, sempre sul pezzo un vero “molamai” (a proposito eccone un altro che non vedo da anni e della zona mi ricordo anche Nefti…), Geofano col suo california meraviglioso. Domenica siamo saliti sul monte Grappa e come è tipico della motodispersione, mi sono ritrovato a fare la salita dietro un california guidato come diocomanda. Lo stile è quello di chi lo sa portare e lo schiaffeggia da una curva all’altra in una danza che solo pochi sanno fare. Pensavo “quando ci fermiamo gli faccio i complimenti”. Poi tutto mi è stato chiaro: erano gigio e gigia lemans ed ho detto tutto. Anche per Gigio un grazie solo non basta. Le migliori foto di me sul cali sono sempre le sue sullo sterrato del Maniva e se mai avrò una lapide metterò una di quelle con me che me ne vado verso le nuvole.
e poi le aquile argentate…e poi e poi e poi…i tedeschi che si incazzano e magari adesso ci invaderanno di nuovo e poi il sacrario ai caduti del Monte Grappa…e poi queste terre magiche teatro della più sconvolgente guerra mai combattuta in Italia…
ps: con l’avvento della tecnologia (vedi google maps, interfoni etc etc), non c’è più la motodispersione di una volta
pps: mi sono dimenticato di Pandora e del suo “Igorino di avviamento”…si perché rotto il motorino, igor è stato nominato seduta stante sostituto…belli come il sole