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Calincontro garganico, 1-3 maggio 2015, Nello

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Il mio Calincontro quest’anno comincia con un giorno di anticipo sul solito, parto di mercoledì e sperando nel bel tempo cercherò di visitare qualche museo e centro storico che ho messo in agenda.

Parto in ritardo, ma decido lo stesso di fare il passo di Forca d’Acero per poi scendere verso Villetta Barrea e Isernia. Quando arrivo sul posto mi rendo conto che il passo è in nube e piove, così tiro dritto per Atina. La strada la facevo abitualmente tanti anni fà, la ritrovo uguale, molto verde, poco traffico, e un sacco di autovelox fasulli …
Il valico per Isernia è bello, però la strada tortuosa e l’asfalto molto sporco lo rendono particolarmente lento.

Nel pomeriggio sono vicino Campobasso , panino al sacco e rotta verso il Gargano per la strada più veloce che finisce a Termoli, la SS647, con vista sul lago di Guardialfiera. Anche la strada che scende a Vieste costeggiando il laghi di Lèsina e Varano offre bei panorami. Mi affido a google maps per arrivare al campeggio San Pablo, però invece della direzione per Vieste, che credevo ovvia, mi fa andare dalla direzione opposta, poi altre strade, poi … una simpatica la stradina nella jungla, anche breve tutto sommato, però quando il pulman turistico mi ha fermato per sapere se andava bene per l’autostrada mi sono preoccupato.
Arrivo in campeggio, checkin, allestimento tenda, doccia e ripartenza per Vieste per il girello turistico

Giovedì, partenza per Manfredonia, destinazione Museo archelogico nazionale e relativo Castello. Chiuso per lavori.
Pausa caffè e maritozzo, poi partenza per Castel del Monte, passando per le saline di Zapponeta e Margherita di Savoia, con sosta d’obbligo per vedere i fenicotteri rosa. Infruttuosa, vedo solo gabbiani e sterne. Scorta d’acqua ad un alimentari, dove mi danno qualche informazione sulle strade da evitare e ripartenza.
La strada è lunga e veloce e la vista del Castello di Federico II molto appagante.

Molto Bello. Sinceramente pensavo di trovare il castello con allestimento interni in stile medievale, quantomeno dell’epoca, invece è vuoto, a parte qualche basso rilievo e residui del mosaico. Dalle legende scopro che la seconda e terza moglie di Federico sono sepolte nella cattedrale di Andria, che è di strada.

Attendendo l’apertura della cattedrale faccio una sosta defaticante con caffè e gelato a piazza Catuma e visito il centro storico di Andria. Molto bella la cattedrale e molto curato il soccorpo che ospita le tombe di Jolanda e Isabella.

Ripartenza per Vieste. Questa volta in prossimita di Manfredonia avvio il navigatore offline per raggiugere il campeggio con strade normali, ma già al distributore mi suggeriscono di allugare per la tangenziale ed evitare il traffico, che il navigatore non prevede … gira a destra, gira a sinistra, svolta quà, vai di là, poi una stradina, poi … una mulattiera ! Non riesco a fare inversione e continuo. Il panorama è bello, faccio una foto per i posteri e gli archeologi che mi ritroveranno mummificato insieme al California.

Calincontro Garganico 2015 Nello deviazione viesteInfine il Campeggio ! baci e abbracci con gli altri calincontristi. La zona tende si è popolata, faccio una doccia defaticante e poi concludo la bella giornata con la cena tra risate, genziana e cazzeggio vario.

Venerdì, primo giorno ufficiale del calincontro, destinazione San Giovanni Rotondo e il santuario di Padre Pio. Percorso, la jungla.
Fabio fa l’andatura, ma non scalda bene le gomme e si deve “fermare” a raccogliere serbatoio e sella lungo la strada. Applausi e perculamenti degli spettatori. Tutti interi raggiungiamo il Santuario. Al ristorante del hotel Sirios incontriamo l’altro gruppo di calincontristi, capitanati da Carmine. Pranzo ottimo, come al solito.

Ritorno sulla litoranea, passando per il vecchio idroscalo della Marina Militare, poi sosta defaticante alla foce di Varano, dove trovo il gruppeto laziale. Arriviamo al camping attraverso la bellissima foresta Umbra. Come di rito doccia, cena e cazzeggio etilico dove faccio la conoscenza dell’Amaro amaro di Skiantokescia e di altri liquori non commerciabili di cui non ricordo più il nome.

Sabato. Il giro passa sulla litoranea per Peschici con sosta birretta a Rodi Garganico, per proseguire verso San Giovanni Rotondo, dove pranziamo al sacco con tranci di pizza e affettato di Caciocavallo. La meta è Monte sant’angelo per la visita del santuario o del castello. Il santuario l’avevo già visto ad Aquile Garganiche.

Al ritorno trovo sulla strada un gruppetto fermo intorno alla moto di Zio Vittorio, ha la gomma bucata. Riusciamo a gonfiarla alla meno peggio con una bomboletta riparagomme e raggiungiamo un distributore di Mattinata, dove con l’aiuto di alcune persone del posto, molto gentili,  troviamo un gommista auto, che però non può aiutarci. Così ci affidiamo al soccorso stradale che ci promette di ripararla per il lunedì. Zio Vittorio diventa il mio passeggero fino alla fine del calincontro.
Cena deliziosa a base di pesce presso il campeggio. Complimenti alla signora Marilina. Tasso alcolico tenuto abbastanza alto con numerosi “brindisini” e continuato nel dopocena con il solito sturalavandini, mirto, amaroamaro (usato anche come punizione).

Domenica, giornata finale. Quasi. Dopo aver percorso la foresta umbra scendiamo verso San Giovanni Rotondo, ombellico del calincontro. La strada che sale a Borgo Celano passando per Rignano garganico e la più bella, motociclisticamente parlando, di tutto l’incontro. Proseguendo per l’agriturismo di Stignano dobbiamo fare una sosta all’omonimo Convento per una processione, e con GianPaolo ne approffitiamo per una visita e qualche foto.

Al ritorno foto di gruppo degli ultimi rimasti sul belvedere di Manfredonia e poi sosta per una birra sulla spiaggia di Mattina

Lunedì bagagli, Piero carica sulla moto di Tatiana la borsa di ZioVittorio, Gianni lo Zio e si parte. Non prima di ricevere in dono da Fabio una scorta di ciambelline e caciocavallo avanzato dal picnic del sabato. A Manfredonia Vittorio recupera la moto dal gommista, fiaccamo benza, saluti e l’ultimo gruppetto fa rotta per il lago di Bomba vicino alla Majella. Non mi faccio mancare una deviazione non voluta per Apricena.
La strada che porta al lago è un tormento, completamente franata. Alla sosta benza ci suggeriscono di scendere e prendere la superstrada perché più avanti è anche interrotta. Nel pomeriggio riusciamo a raggiungere il lago. Sosta, vorrei visitare il paese di Pietraferrazzana ma si è fatto tardi, anche per tornare a casa, e decido di fermarmi insieme a Piero, Maria e Gianni. Dopo un po di tentativi riusciamo a trovare un B&B aperto a S. Vito Chietino. Cenetta simpatica a base di fritto misto di pesce e visita al centro storico. Il martedì ci separiamo all’altezza di Chieti, Piero e Maria destinazione Rovigo, Gianni alle orobie, io Roma.
Visto che c’è tempo ne approfitto per visitare il centro storico di Popoli e la Rocca dei Borgia a Subiaco, dove faccio anche una sosta birretta e cerco di finire il caciocavallo. Un paio di sublacensi si siedono al mio tavolo per chiedermi come va la California, da dove vengo, dove vado …

Grazie a Fabio per l’organizzazione e un saluto alla Compagnia

Nello
p.s. Gianni delle orobie mi ha promesso di farmi avere le sue foto entro un paio d’anni