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Anima Guzzista 3.0

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Di Vladimiro Corbari
Anima Guzzista 3.0. Dopo il sito web, anche la nostra associazione continua nelle sue nuove versioni. Quindi eccomi, il terzo presidente di AG dall’assemblea del 17 ottobre scorso, a dare continuità alle nostre piccole grandi tradizioni, ai nostri incontri, al nostro modo di essere motociclisti un po’ come ci pare…

Eh si, il valore aggiunto che ci caratterizza è proprio il non credere a quello che la morale comune vorrebbe farci intendere: che l’impossibile è un limite invalicabile. Guidare moto “tecnologicamente arretrate” in pista, lasciarsi trasportare dall’Amore Cosmico della Guzzisti Liberi Blues Band (vedendo ballare, nei ritmi scatenati sia giovani che padri di famiglia), guidare a “cannone” per la salita di Norma o Bocca Serriola ed essere riusciti a creare un look inconfondibile che “se lo spiegassi non mi capirei”… fino all’apoteosi del nostro monumento a Carlo Guzzi a Mandello del Lario. Incredibile? Impossibile? …eppure l’abbiamo fatto e continuiamo imperterriti. Quindi direi inegualiabile e inarrivabile ma non per noi.

Questa è la cosa che mi è sempre piaciuta di AG, è la capacità di pensare con la propria testa, di imporre il proprio stile. Direi che ci siamo riusciti e continueremo a farlo.

Gli aggiornamenti, tuttavia, portano con se delle novità. Il nuovo avanza cari miei! Ed ogni tanto mi ritrovo a guardare con invidia dei bei ragazzotti (Honi soit qui mal y pense!) con le loro V7, con i California 1400, con gli ottovalvole…

Tutte, però, hanno qualcosa in comune, qualcosa che le collega con i LeMans, con la serie T, i California ll e con gli SP, con i Nevada e con i V35, con i V11 (l’elenco è ancora lungo e non li cito tutti solo per non perdere il filo del discorso… ma credetemi ci sono!) moto che hanno in comune una caratteristica unica: chi ll guida: i guzzisti. Cioè noi.

Ed ecco nascere gli Incontri di Primavera e gli Uinterparti ma anche Calincontri e Bivacchi Appeninici. Il legame umano, il rapporto sociale di una categoria di motociclisti che mostra, negli anni dei bimbi minchia, come sia possibile, vivere insieme delle esperienze indimenticabili che ci arricchiscono, senza trascurare le belle strade e le viste mozzafiato… guidando una Guzzi. vintage o nuova di zecca.

Quindi prepariamoci per un 2016  più che mai ricco di incontri vissuti con “noscialàns”, di belle strade da fare insieme, di porchette e, perché no, di Sciupafemmine (e che ognuno ne prepari la sua versione!), divertiamoci in pista e godiamoci i panorami di questa bella e bistrattata Italia… sempre in sella alle nostre moto.

I Guzzisti hanno un’Anima, questo è certo, e si vede.