Home Calincontro Romagnolo 2016 Racconto Dottor Spock

Racconto Dottor Spock

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Ciao a tutti ragaZZi !
Solo ora riesco a mettermi alla tastiera per VERGARE i miei ringraziamenti.
“A chi?” direte voi miei piccoli e grandi lettori.
“Hai rotto per tutto il Calincontro con quella ca@@o di tosse e siamo noi a ringraziarti di esserti tolto dai c…..i!”
Avete un po’ di ragione, ma non è a questo che mi riferivo ma alla serie di acciacchi subiti da Nonna Tina, e all’assistenza prestatale da vari suoi “nipoti”.
Partirò dall’ìnizio, così, mentre scrivo, farò mente locale e cercherò di non scordare nessuno.
Ho deciso di partecipare al Calincontro con Nonna Tina, sia per piacere che per il fatto che ci avrebbe fatto compagnia il suo geriatra, Nettuno, e che quindi avrebbe messo a disposizione la sua Scienza nel caso Nonna avesse avuto, chessò, un raffreddore, viste le previsioni meteo.
Ed infatti già al momento dello sbarco a Civitavecchia, un colpo di tosse le ha causato la necrosi della candela di destra.
A quel punto la “Colonna Sarda” si è divisa in due tronconi, uno invalido composto da me e Rotondo, per i noti motivi, ed uno Super, composto da Nettuno e dal giovane Macchiori, che partivano lancia in resta alla ricerca degli organi di ricambio.
Fatto il trapianto Nonna ha goduto di ottima salute fino all’arrivo a RiZZione.
Grandi feste,
grandi saluti con chi era presente,
cena,
birretta
e tutti a nanna per l’inizio dei km del Calincontro la mattina dopo.

Gia’, la mattina dopo…
Crisi di rigetto della candela destra appena trapiantata…
Menomale che il buon Nettuno, previdente e lungimirante, aveva acquistato numerose candele,e provveduto al reimpianto di una fulgida candela, rimetteva in piedi Nonna Tina.
Da allora in poi nè acqua, nè chilometri nè vento nè salite e discese con tornanti nè ciclisti hanno potuto nulla sulla salute della vegliarda.
E venne il momento della partenza dopo un post-Calincontro coi e dai Pandori, con Nello, Beppe Titanium, Caiuzzi e la “Colonna delle Cloache e dei Diti in Culo”….
Lungo la strada del ritorno Nonna presenta un rumore metallico molto brutto.
L’Equipe di Rianimazione monta un Ospedale da campo a Montone o Magione, se non erro, che manco il 118 può permettersi!!!!
Mai nome fu più appropriato!
All’apertura della vetusta paziente, l’equipe chirurgica, guidata dal Prof. Nello, sentenziò la piegatura dell’asta della valvola di aspirazione sinistra.
Nonna Tina andava a un cilindro.
Grande sconforto e preoccupazione.
Il Primario, Prof. Nello, effettuò un intervento palliativo ma non risolutivo per mancanza dell’organo di ricambio.
Dichiarandosi fiducioso sull’esito del rientro in Atlantide, non essendoci comunque alternative, si provvide a costituire una Colonna Sardo-Romano-Meneghina che ci scortò fino a Bettolle, dove Nello e Beppe Titanium presero un’altra direzione, e noi proseguimmo verso Civitavecchia.
Il primo obbiettivo, imbarcarci, era stato raggiunto.
Allo sbarco ad Olbia la Colonna si è dovuta dividere ulteriormente, perchè Nonna Tina non riusciva a superare gli 80-90 in discesa e la moto di Rotondo aveva necessità di un’andatura più allegra.
Perciò Rotondo e Macchiori in avanscoperta e Nettuno ed io in retroguardia.
Abbiamo fissato alcuni stop dove prendere un caffè o altro, ed i saluti finali a circa 80 km da Cagliari, dove la Colonna Veloce e la Lenta si sono salutate.
Da lì Nettuno ed io abbiamo terminato il rientro, anche perchè abitiamo vicini, senza ulteriori problemi.
Adesso che vi ho ammorbato coi miei guai passo ai ringraziamenti, di tutto cuore.
Grazie Pandori, siete belle persone. Potremmo rapirvi solo per godere ancora della vostra compagnia offrendovi la nostra ospitalità..
Grazie Nello e Nettuno, mi avete suggerito come fare per sopravvivere e rincuorato sull’esito del viaggio.
Grazie Nettuno che mi hai scortato fino a casa.
Grazie Rotondo per avermi dimostrato cos’è la forza di carattere, forse qualcun’altro si sarebbe arreso.
Grazie Macchiori per la compagnia e l’assistenza lungo tutto il viaggio.
Ed infine tante grazie a tutti, amici vecchi e nuovi ma sempre di gran livello.
Termino questo poema PROLISSO E LOGORROICO, che scrivendolo mi sembrava anche divertente, con un abbraccio a tutti indistintamente.
Al prossimo, meraviglioso CALINCONTRO!
Ma anche prima.

P.S. :Qualcuno sa qual’è il record attuale di percorrenza a un cilindro? Io ne ho fatto circa 500…