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Racconto Susi

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mamma mia trovare le parole non è mai facile ….
ma a sto giro son proprio senza fiato!!!!!!!!!

da dove cominciare….

dalla partenza? e sia….

la mattinata è proprio quella tipica autunnale buona per sfidare il gatto a chi dorme di più…
preparo le borse e le carico sulla moto… passano da li a ruota alcuni amici tutti con quell’espressione (sapete quale)
quella che non sa se compatire o dissuadere (non sanno non possono capire)
la moto è pronta si parte…
decido di fare pallostrada fino viareggio tanto la statale è brutta e ho voglia di levarmi da sotto quelle nuvole minacciose…
due curve ed una galleria dopo circa duecento metri PRIMA del casello d’ingresso sono già zuppa fradicia
l’antipioggia ormai non ha senso allungo il tratto a pagamento fino ad Altopascio le condizioni non cambiano ma io non ne posso più
ESCO
statale 67 gustosissima statale alternativa alla più trafficata FI PI LI ogni tanto mi fermo a chiedere indicazioni e non c’è verso tutti ti dicono di prendere la FI PI LI per forza poi ci sono le code!!!!!!!
son testarda e proseguo
tento di evitare il centro di Firenze e mi ritrovo in piazzale Michelangelo devo aver sbagliato qualcosina
mi fermo e mi guardo un po intorno….se fossero tutti così gli errori
grazie ad un indigeno motociclista riprendo la strada per Pontassieve
c’è da decidere se fare muraglione O consuma…. mi fermo con un tizio che mi dice che ….

….si ok ma non è questo il viaggio che vi voglio raccontare!
perché dopo 1300km di curve rettilinei e tornanti, con acqua sole e vento, il vero viaggio è comunque quello emotivo; che mai come in quest’edizione, è stato per me, davvero incredibile…
Partita con tutti i malumori in borsa, e subito si presenta la speranza di vivere una parentesi di fresca leggerezza, a questa si accosta silenziosa una leggera ansia, perché dopo mesi rivedere tutti voi, ma in particolare la colonna carsica… bhe per me è stata davvero un emozione forte!!! in particolare quel dannato guzzista di un Cayo che era guzzista ancora prima di saperlo!!!!
a questo si aggiungono tutte le emozioni storiche del Calincontro, tutti i volti, i sorrisi, l’allegria mai fasulla sempre di una genuinità travolgente, nominare qualcuno, sarebbe fare un torto a qualcun altro, quindi andate a leggervi la lista dei partecipanti, perché ognuno ha qualcosa di speciale
Ero davvero in grande affanno, ed ho stentato a decollare, non lo nascondo ma poi… la magia … l’energia positiva ha sostituito la pesantezza, come un cielo che si rasserena di colpo
ogni viso un piacere in più, due chiacchiere con ognuno, non so di che si parla e non ricordo i posti che visitiamo, so solo che da quando parto a quando me ne tono a casa, sono sempre una persona diversa
quindi appuntamento al prossimo … :scimmietta: :scimmietta:

ahhhh che sarà che sarà quel che non ha ragione ne mai ce l’avrà
quel che ci emoziona senza fatica ci fa vedere il mondo come non è
ci fa sentir vicino a chi ci è lontano ci fa prendere il sole anche se piove

i ringraziamenti ai monumentali pandori e agli autoctoni sono persino superflui
siete stati veramente straordinari!!
E naturalmente un enorme ringraziamento anche al nostro patron, che anche con tutti i problemi vari ed eventuali dell’ultimo periodo, è riuscito ad organizzare la magia del CALINCONTRO
GRAZIE A TUTTI

Racconto di Califoggiano

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Per me è stato un Calincontro strano.
E’ stato il primo viaggio col Griso, il primo incontro senza essere più proprietario di Califoggia, ma non è certo per questo..
Mi aspettavo le battute e anzi ne sono arrivate meno di quante preventivavo
Gli ultimi mesi dopo l’incidente di mio padre sono stati pesanti, senza tregua: tranne la piccola parentesi sul delta, non ho usato la moto se non per brevi giri o per lavoro ed ho accumulato un bel po di grigiore interno.
Non sono riuscito nemmeno ad andare a provare i giri ed aiutare nella fase preparativa, cosa successa pochissime volte (giusto per gli incontri organizzati dal Console e dal Duca).
Insomma, tra i vari casini sono partito con tanta voglia di svagarmi, cercando di lasciare indietro per un weekend tutti gli scazzi e le preoccupazioni.
E già dal viaggio di venerdì con GP mi è subito migliorato il morale, poi si è aggiunta la Susi sul Muraglione e ci siamo goduti la Consuma ed i Mandrioli.. Come fare più di 500km per arrivare da Cremona a Riccione, col sorriso
Poi ritrovare tutti gli amici, girare in posti nuovi, mangiar bene e fare ben 3 dopocena etilici sono stati la miglior medicina contro l’apatia in cui ero precipitato.
Siamo un gruppo fantastico: giovani e meno giovani da ogni dove, veterani e new entry.. tutti contribuiscono al bel clima che si respira ed ognuno porta qualcosa di speciale da condividere con gli altri e non parlo solo delle bottiglie di intrugli che poi la sera magicamente evaporano
Più di 70 Motocilisti che si ritrovano a girare in un weekend in cui è previsto un disastro meteorologico è un bel dato su cui riflettere: siamo folli di quella follia che ci rende vivi e soprattutto siamo tutti tanto legati al Calincontro da sapere che ci si divertirà comunque e ne varrà sempre la pena!
Siete stati grandi tutti, grazie
Non cito tutti i nomi, ma oltre ai Pandori voglio dire un grazie..
al Calicontabile e ad Isa per lo sbattimento ad ogni pranzo/cena
al Pradu per aver rinunciato al giro per recuperare 2 batterie
a Rotondo per il torchio e soprattutto perchè ogni volta ci insegna qualcosa: rivederlo sul Cali è stato un’emozione
a tutti i nottambuli, per i dopocena memorabili

VIVA VIVA IL CALINCONTRO!!!!

p.s. Puoi farlo di 2, 3, 5 giorni.. ma è inutile, saranno sempre troppo pochi!!

Calincontro Romagnolo 23/25 Aprile 2016

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Calicontro Romagnolo, galleria fotografica

Foto di Bicilinder,  

Racconto Dottor Spock

Ciao a tutti ragaZZi ! Solo ora riesco a mettermi alla tastiera per VERGARE i miei ringraziamenti. “A chi?” direte voi miei piccoli e grandi lettori. “Hai rotto per tutto il Calincontro con quella ca@@o di tosse e siamo noi a ringraziarti di esserti tolto dai c…..i!” Avete un po’ di ragione, ma non è […]

Racconto Pandora

Ciao ragazzi e ragazze! Scusate l’assenza, ma martedì sono stata impegnata al concessionario Bmw, come promesso durante il Calincontro. Ieri ho dovuto buttare via l’oggettistica visto che da ora solo posizione del missionario senza preliminari, come promesso durante il Calincontro. Oggi sono impegnata a buttare via le bottiglie di alcolici visto che diventerò astemia, come […]

Racconto Susi

mamma mia trovare le parole non è mai facile …. ma a sto giro son proprio senza fiato!!!!!!!!! da dove cominciare…. dalla partenza? e sia…. la mattinata è proprio quella tipica autunnale buona per sfidare il gatto a chi dorme di più… preparo le borse e le carico sulla moto… passano da li a ruota […]

Racconto di Califoggiano

Per me è stato un Calincontro strano. E’ stato il primo viaggio col Griso, il primo incontro senza essere più proprietario di Califoggia, ma non è certo per questo.. Mi aspettavo le battute e anzi ne sono arrivate meno di quante preventivavo Gli ultimi mesi dopo l’incidente di mio padre sono stati pesanti, senza tregua: […]

Racconto di GuzziTopo

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Veraveraveramente un gran bell incontro.
belle strade.

Applausi agli organizzatori

Grazie di avermi fatto scoprire le curve a disposizione nel cilento, era la prima volta che ci passavo….non sará l ultima. Magari la prossima anche con meno acqua, ci va bene lo stesso

benjs sei un Grande. Ti ho sentito parlare per dieci minuti in fine prima-serata di ieri…e mi è abbastato. …e complimenti per quel gran pezzo di Moto che hai. Da sbavare.

Da Cono…indimenticabile. inarrivabile. Stupendo. Non ci sono parole per descrivere l’accoglienza e il grangrangran pasto che ci han riservato. La prossima volta….base al campeggio, colazione li (da Cono), merenda in quel posticino in costiera con quelle sfogliatelle da urlo, pranzo da Cono, merendina a gragnano, aperitivo a Magliano Vetere (perche li lo sanno fare. Da rotolarsi perterra. Bravi) per poi cenare e dormire da Cono…visto che ddu stanze ce l’hanno

È stato bello rivedervi (posso iniziare a dirlo con cognizione di causa) ma è stato ancor piú bello conoscere almeno altre 3 facce nuove (riuscendo ad associarle ai nomi, da non credere).
Panda750…giá AG, ma a me ignoto fino a venerdi. Spero di fare altre curvette insieme….magari in assenza di cavalcavia
Pietro e Vivia….Stupendi. Due Anime antarallose per eccellenza. ….preparate il pavimento di casa vs…che non è detto che non ci si pianti una tenda dentro

Ad ogni modo, giusto per cronaca, ma non facciamo testo visto che siamo dietro l’angolo e abbiam percorso quasi tutta autostrá, rientrati anche noi verso le 13:30…senza troppe secchiate.
Chiedo scusa alle anime in rientro con noi…la prossima volta faró piu attenzione sulle rotatorie.
Ho capito di avervi perso mentre eravamo sulla rampa per la tangenziale di salerno…troppo tardi per tornare indietro. Scusate.
Doppi Lamp calorosi a tutti. Siete Fantastici.
Marco e Liliana

Racconto di Dooan

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Eccomi qui, al termine di una edizione 2016 emozionante!!
Ormai c’ho fatto il callo con gli incontri di primavera, ma ognuno di essi lascia il segno per quelli che si vive, per gli eventi, per i partecipanti…

Ringrazio tutti, siete stati fantastici!!
Una menzione speciale alla GLBB quest’anno in una formazione inedita, presentata dal vulcanico Presidente Vladimiro, Nicola Sabini sei stato veramente all’altezza… Chissà perché Pepp1 è un mito alla chitarra, oltre ad essere un fratello Braticolaro, col suo furgone è capitato come il cacio sui maccheroni l’aver caricato su la sua california è stato provvidenziale per il proseguimento del mio incontro, donandomi il suo tubo mandata olio alle teste…dopo che il mio aveva deciso di esplodere nel garage di Gragnano!!! Alla batteria il caro walterguzzi che se l’è cavata egregiamente nonostante non fosse il suo strumento preferito…
Il caro Scurzon, alla chitarra, è stato super!! E nel dopocena etilico del sabato notte si è particolarmente distinto per tenacia e resistenza al mix incontrollato di sostanze alcoliche!! Una voce nuova, anche se già conosciuta ai uinterparti è stata provvidenziale quella di Gianluca Maelganis, sempre pronto e disponibile in una settimana si è studiato la scaletta da cantare!!! Come non nominare il trombatore d’eccellenza, Tonirag, un ottima performance che migliora di anno in anno!!
Il mitico Ciro alla tastiera è sempre un ancora solida e cuore pulsante della band!!

Come non ringraziare Benjs e Pask che mi hanno supportato logisticamente!!!

Una menzione per macrogruppi, ai bergamaschi sempre fortissimi! Gli Umbri quest’anno in forma smagliante con nuovi grandiosi innesti, i toscani sempre presenti! Una Pandora in splendida forma! Gli amici abruzzesi sempre molto attivi! I fratelli Braticolari quest’anno presenti in maniera pesante…. La delegazione sarda Stefano e Andrea a rappresentare il grande gruppo scrotonuragico!! I nuovi innesti direttamente da Palermo, Pietro e Vivia, i Tatiani splendidi come sempre!! la piacevole conoscenza dei locali a Peppe e Rosa, Fabio Guzzimaltese e Tonypic, I pugliesi zio Vittorio Franguzz e Califoggiano!!!
Il gruppo Romano quest’anno numerosissimo!!
Un abbraccio forte a tutti e un arrivederci al prossimo incontro!!!
Ringrazio tutti quelli che sicuramente non ho menzionato per mia incapacità attuale di mettere insieme un discorso di senso compiuto!!

Galleria Fotografica

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Foto di Liliana, Pask, Roxxana, Califoggiano

Racconto di Zivas

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Per noi è stata una seconda volta, ma l’anno scorso giocavamo in casa, quindi era troppo facile.

Quest’anno è stato un raduno bellissimo nonostante la pioggia che ci ha spaccato i maroni ma che in fin dei conti poteva andare pure peggio per come l’avevano messa.

Voglio menzionare, a parte gli organizzatori su cui ogni commento è superfluo, le seguenti persone:

Maria, o Rossana, o…non so che nickname usa qui nel forum, per essere stata la prima arrivata poco dopo di noi nel garage del ristorante di Gragnano, e per tutte le sue veloci trasformazioni quasi da ‘Superman’, o forse ‘Wonderwoman’

Tatuato, per averci fatto venire il mal di stomaco dalle risate senza rivelarci chi fosse, fino a che non ho chiesto io di indicarmelo tra i tanti; dopo un tentativo di ‘sviamento delle indagini’ finalmente si è manifestato, ed io ho detto che finalmente capivo perchè tutti lo nominavano spesso nel forum
Un’ironia romanesca che Brignano ie fa na pippa …ma tanto lo conoscete tutti!!

Scurzon, per essere riuscito finalmente ad incontrarlo, dopo qualche anno di scambi da forum tra bellagisti, e per la prestazione sul palco, che mi è piaciuta moltissimo.

Ticcio93 per una serie di motivi, ma anche per le belle foto che gli ho scattato al ristorante da Cono, che avrò modo di condividere con tutti voi

Le mie vecchie conoscenze Tonirag e Artack, da sempre più amici che conoscenti.

L’altro bellagista, di cui non mi entra in testa il nickname, ma mi pare sia Dioniso, con cui ho parlato parecchio.

Tutti quelli con cui ho scambiato battute e chiacchiere simpatiche, che hanno reso l’incontro un qualche cosa di speciale.

Ultimo in ordine di apparizione, ma primo per tutto, l’amico Ettore Gambioli e sua moglie, per aver condiviso tutto con noi, compresa la poderosa sciacquata di sabato sera sulla disastrata costiera tra Marina di Camerota e Paestum.

Siamo stati benissimo, grazie a chi si è dato da fare per realizzare l’incontro, in particolare Ivan e Vladimiro, ma anche gli altri che forse un po’ più dietro le quinte, o forse perchè non ho ancora memorizzato nomi e nickname.

Una cosa è certa, la prossima volta faremo l’impossibile per esserci ancora, e possibilmente non con la BMW dentone

Racconto di Ticcio

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…”aquile al pestum”

parafrasando e distorcendo ad uso e consumo il “titolo del tema” potremmo dire che, nonostante “il pesto” non si sia materializzato in alcuna forma solida o liquida “la pasta” ha rappresentato il catalizzatore (io lo posso dire) di questo 17° incontro di primavera il quale, “non esistendo più le mezze stagioni”, chiameremo per ordine di cronaca “incontro ehm annuale d’associazione”

ma andiamo per gradi…il coagulo è cominciato per me gia dal mercoledì, circuendo in pratica quell’omone di nightcup (con la sola forza muscolare ovviamente non ci sarei riuscito) con un sottile inganno culinario, invitandolo ad avvicinarsi al luogo dell’incontro ehm annuale” (casa mia) di modo tale non ci fossero troppe ore di distanza tra i pasti

il giovedì giriamo la chiave nel blocchetto d’accensione 8 ora zulu e ci inerpichiamo per le foreste delle colline metallifere che separano la vicina costa tirrenica dalle terre vallonate della nemica Siena (forse sò andato ‘mpò troppo indietro, come dicono i nipoti) orientando poi i musi dei cavalli d’acciaio verso l’Aretino e facendoli galoppare sulla SS 73 (senese-aretina appunto)…l’incontro con hope avrebbe del bucolico piuttosto che bucodiculico, se non fosse per il lago Trasimeno sullo sfondo, visto le incomprensioni tipiche di una età avanzata (la mia)

i barbar…ehm no cioè, i Tatiani caleranno dalle steppe nordiche forti degli accordi stretti per l’occasione coi vicini orobici e qualche mercenario lanzichenecco (carthago e scurzon hanno infatti gli occhi chiari e il secondo suona pure la cetra!), ci scontrerem…e dai maremma maiala!… ci incontreremo nei pressi di Perugia coll’intento di attraversare le terre sante fino a Terni (E45) per poi proseguire sulla 79 bis direzione Rieti

“c’è un chioschetto poco dopo la galleria, è maledetto, state in guardia!” esclamo…l’avvertimento cade nel vuoto ed in men che non si dica siamo già ammalianti della pefida ninfa del chiosco: qualcuno a dieta inizia l’abbuffata con frazioni di panino (mezzerie, quarti, sediciesimi) ma poi finisce per ingurgitare 1/2 kg di pane con tanto di porchetta e derivati…N.d. C (ninfa del chiosco), che te possino ecc ecc

la Valle del Salto è bellissima oltre che veloce (SR 578) e ci conduce alle porte di Avezzano…un abbraccio forte a Dingo, se lo merita, quest’anno trascorso lo ha messo ha dura prova ma da buon marsicano non ha mollato, bravo Vincenzo!

ecco manifestarsi nei pressi del castello un Nello (1) col suo brandeburghese sellato e rifinito a festa, si unisce all’armata brancaleone de noartri per proseguire sull SSV 690 verso Sora prima e Cassino poi, il restante lo galoppiamo sulla fighettosa pista autostradale fino a Paestum

i soldati sono stanchi, giusto il tempo di qualche galletta e poi a dormire, i giorni a seguire sarà nuovamente battaglia…lo scontro che le nuove generazioni ricorderanno si svolge a Rofrano, natale di Peppe1, popolato da aborigeni (si, perche secondo me Cono è un’ Aborigeno eh!) luoghi nei quali l’asprezza dei monti non intacca il calore dei cuori di queste genti, tutte, un occhio attento lo percepisce

che c’entra la pasta allora?!

gli ingraedienti per un buon cibo non sono molti ma l’assenza di conservanti ed additivi chimici, la manualità e sapienza nell’amalgamare acqua e farine fanno sentire i sapori + veri delle persone e gli impasti uniscono etnie differenti, lontane tra loro miglia terrestri e, nel caso di orsobruno (il nick dell’altro sardo?), anche quelle marine!
e tu, chiamalo se vuoi amore cosmico
una produzione Anima Guzzista

regia di Vladimiro

assistente alla regia Dooan

starring Pask

co-starring Benjs

e con, in ordine di preiscrizione
1) Govoni Pierluigi, S558
2) Cattabriga Maria, Tatiana
3) Demontis Stefano, Orsobruno
4) Ancarani Andrea, Anka
5) Nuvoli Andrea
6) Braga Giuseppe, Beppetitanium
7) Bindi Michele
8) Cavenaghi Antonio, Antocave
9) Pais Pina
10) Corbari Vladimiro, Vladimiro
11) Palagi Maria Grazia Titti
12) Falascina Ivan, dooan
13) Millarini Silvia, Titti
14) Khavratova Alisa
15) Sabini Nicola
16) Di Schiena francesco, franguzz
17) Azzarone Fabio, califoggiano
18) Malandrucco Umberto Maria, @ngelspike
19) Mariani Antonella
20) Ferrari Ivano
21) Tavoloni Maria, Roxxana
22) Mattavelli Luigi
23) Bertuletti Fabio
24) De Filippis Luca, Artack
25) Petrunti Sisto Vittorio, Zio Vittorio
26) Bosco Aniello , Nello
27) De Anna Dionisio
28) Pellegrino Giovanni, Ciacco81
29) Angelelli Fabrizio, Fange
30) Cavallo Almerico, Alme
31) Macina Francesco
32) Donisetti Marco
33) Steib Silvano, Scurzon
34) Cavuoti Salvatore, Rino
35) Guerriero Luigi, Caligigi
36) Mancini Marta
37) Motisi Pietro
38) Di Pasquale Vivia
39) D’Aviero Walter, walterguzzi
40) Armellino Fiorella
41) Matteini Mauro, Crazydiamond
42) Cacci Paolo, Cane
43) Bornago Andrea, Tatuato
44) Antrilli Carlo, Kiatta
45) Birja Nadia
46) Picone Antonio Tonypic51
47) Di Serio Ciro
48) D’Anna Enza
49) Figlio Ciro
50) Cantamesse Giovanni
51) Spaziani Gian Luca, Norred
52) Casadei Veniero
53) Fantini Andrea
54) Sasselli Daniele
55) Marrone Massimo, Gaso28
56) Migotto Luca, Hiroshidairi
57) Pizzone Serena
58) Paris Ceresoli Luca, Carthago
59) Simone Ticciati, Ticcio
60) Bianco Barbara, Hope
61) Berghella Giancarlo
62) Pomella Fausto
63) Marsillo Pasquale, Pask
64) Carillo Carmela
65) Tryka Piotr
66) Caroccia Benito, Benjis
67) Maucione Tulliana
68) Scavizzi Gabriele Fabio, Zivas
69) Graziani Valeria
70) Pacilli Marco, GuzziTopo
71) Grieco Liliana
72) Menduto Fabio, Guzzimaltese
73) Di Dato Antonio Giacinto, AntonioG
74) Cavaliere Giuseppe, Pepp1
75) Genovese Giuseppe
76) Giansante Massimo, Massim1
77) Barra Rosa
78) Fabbri Maurizio
79) Ruzza Paolo
80) Marcelli Vanessa
81) Ventura Loreto, SilverEagle
82) Sbaizero Gianluca , Maelganis
83) Ragusa Antonino, Tonirag
84) Razzano Mario
85) Danilo Romano
86) Voltarelli Riccardo
87) Migliosi Mauro, Maverick188
88) Paradiso Davide
89) Danella Marco, Mdanè
90) Santacatterina Enrico, Guzzirock
91) Ranallo Claudio, Ledcloud
92) Gambioli Ettore, PadreG
92) Palleri Silvia
93) Mattei Mario
94) Boldorini Alessandra
95) Pandora
96) Di Mezza Andrea, Panda750cl
97) Evangelista Gianluca
98) Niccolini Walter, NIGHTCAP

note di colore: gli assenti fisicamente hanno mandato le deleghe e Ticcio si è fermato a Eboli

note geomorfometeotecniche: si rimanda alla Pandora

Racconto di Antoncave

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Con notevole anticipo sul mio solito ritardo vengo anch’io a tediarvi col mio sproloquio.

Giovedì mattina io e Pina ci alziamo presto per poter partire ad un orario decente, pioviggina leggermente,
pazienza, si fa colazione e si scende in garage, inizia il diluvio! ma porc…

Niente, ci si intuta e si parte, dopo manco 20 km la SS 36 è praticamente bloccata dal traffico

Fino all’ingresso in tangenziale acqua a catinelle e automobili come pecorelle

Smette di piovere e il traffico si dirada, vista la temperatura quasi polare decidiamo di restare bardati almeno fino alla prima sosta per rifornimento-bagno-caffè

Poco dopo Firenze il Cali perde colpi a circa 130 km/h, lugubri pensieri affollano la mia mente:
pompa benzina? filtro intasato? acqua che si è infilata chissadove? candele? bobine? rifornimento fatto
con un misto di benza e piscio di cavallo? rallentando un pelo vedo che procede bene quindi avanti!

Tra sprazzi di sereno e scroscetti di pioggia si supera Roma, il Cali continua a fare il pirla attorno ai 130 km/h,
invece di rallentare provo ad accelerare ed il motore sale di giri allegramente!

Solo ad una certa posizione della manopola il motore si spegne, dando gas o chiudendo un pochino va benissimo,
vuoi vedere che è il malefico potenziometro americano? Ci ho fatto solo 10000 km e che caspita!

In serata arriviamo a Cava e prendiamo possesso della camera, i gestori del B&B si dimostrano molto disponibili e simpatici, Pina è stanca e rimane in camera, io vado a fare un giretto in centro, noto che il punto di ritrovo del venerdì mattina è a due passi dal B&B, ottimo, possiamo far colazione con estrema calma!

Si parte verso la costiera amalfitana: spettacolo!
Si fa una sosta a Minori, vedo Roxxana che arriva e tira dritto, mi consulto col mio capo nella persona di mia moglie e decidiamo di non aspettare che il gruppo esca dalla pasticceria ma di partire subito in modo da proseguire con calma e costeggiare il costeggiabile, ho persino notato i presepi incastonati nelle nicchie delle pareti rocciose

Arriviamo a Gragnano, Roxi è appostata all’incrocio del ristorante e ci indica la direzione,
da buon minchione non capisco che devo imboccare il garage sotterraneo e vado avanti,
mi rendo conto di aver cappellato, spingere indietro il Cali non se ne parla, faccio scendere Pina e
rifaccio il giro dell’isolato, nel mentre arriva il gruppo e mi infratto tra loro scendendo finalmente nel garage.

Dopo aver recuperato la moglie che avevo abbandonato all’ingresso del ristorante ed essermi tolto il vestiario sudaticcio, si prende posto a tavola e si arraffano le agognate magliette e toppe.

Noto che il vino è frizzante e chiedo una bottiglia di vino rosso fermo, mi portano un’ottimo Aglianico
che mi fanno pagare a parte (6 euro e 50, decisamente poco visto la bontà)

Dopo pranzo ci si dirige a Laura di Paestum, ci viene assegnato il bungalow e ci si prepara per cena a base di pizza.

Sabato si parte alla volta di Rofrano,
siccome ci tengo a mantenere una buona posizione nella classifica dei Rincoboy,
decido di lasciare in campeggio gli indumenti antipioggia sia i miei che quelli di Pina :crying:
avrò modo al ritorno di pentirmi “leggermente” di questa decisione

Del pranzo da Cono non dico nulla che avete già detto tutto voi

Seratona di sabato: che ve lo dico a fare? eravamo tutti li!

Domenica mattina: mi presento al cancello del campeggio e con bieco compiacimento saluto
quelli che tornano a casa “Andate, andate, io resto ancora un poco, non ho fretta!”

Ci dirigiamo verso gli scavi di Paestum con intenzioni turistiche e chi troviamo al parcheggio?
un manipolo di aquile che vogliono fare l’ultima foto con i templi!

Passiamo la domenica quasi come due persone normali, visitarovinemuseoristorantinoriposinopasseggiatinaecc.

Lunedì ci fiondiamo in autostrada, il Cali continua a seghettare intorno ai 130, no problem,
vado a tratti poco più lento e a tratti più veloce, così impara!
Prendiamo una spruzzata di pioggia a Firenze e una botta di freddo tra Cologno Monzese e casa

Mi ero ripromesso di lavare la moto ma in realtà da lunedì sera non l’ho ancora toccata,
e non lo farò nemmeno nei prossimi giorni.

Che dire, è stato molto bello rivedere i vecchi amici e farne di nuovi,
avrei voluto avere più tempo da dedicare alla chiacchiera selvaggia,
con alcuni ho scambiato solo un breve saluto, con altri nemmeno quello,
me ne rammarico, sarà per la prossima volta…

Ora basta, mi si sono consumati i polpastrelli sulla tastiera,
un saluto e un arrivederci a presto

Antonio

Qualche filmatino

https://www.youtube.com/watch?v=z9gn2Ahfe4g

https://www.youtube.com/watch?v=NClguj8nti4

https://www.youtube.com/watch?v=GpMXH2nnCD0

Racconto di Ledcloud

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“Un Viaggio non si racconta, ma le emozioni che si vivono spesso non hanno parole”

Rock’n Roll

I pochi giorni che precedono la partenza sono un misto tra lievi depressioni, incertezze, tanta voglia di evadere da una routine stancante è l’emozione di unirsi ad un abbraccio di Amore Cosmico che sicuramente mi solleverà da questo limbo nauseante.
L’incertezza me l’ha tolta con un messaggio un amico chiedendo di venire, forse le mie vibrazioni negative sono giunte a lui e lui di rimando mi ha trasmesso la scintilla….. ma si fanculo tutto e tutti per qualche giorno, ho bisogno di rigenerarmi.
Svolgo subito i miei compiti snocciolando a memoria le cose da portare iniziando dalla tenda-sacco a pelo-picchetti-attrezzatura vaia-qualche ricambio per finire a decidere quante mutande portarmi dietro… che sono comunque troppe.
Avevo già preavvisato l’ufficio anche se ero incerto ma è stato utile per rubare quel giorno in più dedicato a raggiungere l’anello magico che si stava formando in uno dei posti più belli d’Italia, e sorridi pensando che ovunque lei ti porti è comunque il posto più bello che hai visitato. Magia dei viaggi, semplicemente.
Venerdì mattina per un’oretta mi dedico alla routine: sveglia alle 6 e 10, caffè, sigaretta sulla tazza, pettorina-guinzaglio e via per 40 minuti con Morgan a fargli sgranchire le zampe lui le gambe io, mentre rispolvero a mente gli oggetti da prendere.
Rientro verso le 7 e 25 mentre i ragazzi stanno preparando le borse per la scuola, saluti di rito mentre ricordo loro che ci saremo rivisti domenica sera…. a si ricordate scompaio per qualche giorno.
Via, concentrazione e tiro fuori le cose da portarmi dietro e le avvicino alla Caliev, iniziando a studiare come dislocarle per equilibrare i pesi nelle borse laterali. Telo, tenda, materassino, tuta antipioggia e borsa con gli abiti vanno sul porta pacchi e la sella, il resto infilato e inzeppato nelle borse.
Mezz’ora la moto è quasi pronta e vado al rito della vestizione preparando stivali, pantaloni, maglia, calzettoni e prima di tutto altra macchinetta del caffè e secondo rito sulla tazza con sigaretta ripassando le cose caricate e penso di non aver dimenticato niente.
Bene, ci sono, sono pronto.

IncontriAG_Paestum_ledcloud
Il mio cane ormai capisce quello che faccio da quello che indosso, appena ha visto che tiravo fuori gli stivali ha smesso di seguirmi come un ombra per casa e si disteso davanti all’armadio facendo finta di sonnecchiare alzando un sopracciglio di tanto in tanto. Mi fa una tenerezza ma non so come portarti dietro saresti un ottima compagnia, prima o poi mi farò una sidecar.
E’ ora, tiro giù Caliev dal cavalletto centrale e mi accorgo del giusto equilibrio che l’ho dato distribuendo le cose. La spingo qualche metro indietro è la tiro fuori sulla strada appoggiandola allo stangone laterale con delicatezza. Saluto il cane e la mia ex, chiudo il cancello e con casco, guanti e paracollo mi avvicino alla partenza.

Lei parte come sempre al primo colpo, serbatoio pieno a metà con prima tappa il benzinaio amico e guzzista che sta a Mannopello. Mi muovo ed una strana inquietudine mi accompagna, cosa sia non saprei dirlo, ma quest’ombra mi opprime il petto e cerco di scavare nella memoria per essere certo che non dimentichi qualcosa di importante. Niente non trovo niente ma questa ombra ora non può esistere mentre mi fermo al semaforo che precede l’ingresso all’asse attrezzato. Non capisco eppure dovrei stare tranquillo, non dico felice, ma rilassato; imbocco la rampa di accesso mentre nella testa i corvi si fanno insistenti ed ecco che all’improvviso uno squarcio tra le nubi che ho nel cranio fanno penetrare la positività; in un nano secondo penso alla moto, ai bagagli, alla strada da percorrere, ai chilometri da fare al tempo che impiegherò. Appunto. Una sola parola:
Rock’n Roll
La mano stringe forte la manopola ed il polso inizia ad abbassarsi mentre il motore prende giri ed il suono riempie l’aria ed il casco; si giusto Rock’n Roll ed inizio a cantare ed a battere il piede:
It’s been a long time since I Rock and Rolled,
It’s been a long time since I did the stroll.
Ooh, let me get it back, let me get it back,
Let me get it back, baby, where I come from.
It’s been a long time, been a long time,
Been a long lonely, lonely, lonely, lonely, lonely time.

Yes it has.
It’s been a long time since the book of love,
I can’t count the tears of a life with no love.
Carry me back, carry me back,
Carry me back, baby, where I come from.
It’s been a long time, been a long time,
Been a long lonely, lonely, lonely, lonely, lonely time.

Seems so long since we walked in the moonlight,
Making vows that just can’t work right.
Open your arms, opens your arms,
Open your arms, baby, let my love come running in.
It’s been a long time, been a long time,
Been a long lonely, lonely, lonely, lonely, lonely time.

L’asfalto scorre liscio, ormai fatta colazione io e lei proseguiamo con animo leggero verso Popoli pensando al giro d’Italia che ieri è arrivato a Roccaraso e sicuramente troverò qualche impedimento…. e diciamocelo, me la son tirata addosso da solo; a Popoli i Carabinieri mi costringono a tornare qualche chilometro indietro per prendere l’autostrada ed uscire a Pratola Peligna da li cerco di ricordare una strada secondaria che mi avrebbe portato a Pettorano sul Gizio superando Sulmona ed evitare probabilmente un caos dantesco – tant’è che mi ci trovo immerso alla grande e nella sventura incontro un gruppetto di moto dirette anche loro al sublime incontro, Bmw, Ducati, Bellagio ed Honda ferme anch’esse dentro Sulmona. Il Tom Tom della Bmw ci porta fuori Sulmona seguendo strade terziarie, la stessa che volevo fare io ma che non ricordavo e ci ritroviamo presto a solcare dinuovo la SS.17 in direzione Roccaraso con ormai il Giro d’Italia alle nostre spalle. Via si sale dai 400 metri di Sulmona ai 1300 del piano delle cinquemiglia dove un bel acquazzone ci ferma ad indossare le mute. Continuiamo insieme fino alle porte di Roccaraso dove ci salutiamo, io proseguo loro si fermeranno per il pranzo giù di li.
Rock’n Roll
Il viaggio in solitaria non mi dispiace, mi permette l’andatura che l’animo suggerisce e le soste che voglio, del resto sono 120.000 km che percorro quasi tutti in solitaria così arrivo ad Isernia è ne approfitto per una breve sosta defaticante, sosta che risulta fortunata, da li a poco una grandinata accompagnata da saette e tuoni spacca l’atmosfera ed un vento improvviso spinge i chicchi di grandine persino sotto la veranda del bar; 15 minuti e tutto torna normale.

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Il cielo plumbeo non rovesciava più pioggia ed il vento faceva gonfiare questa piccola vela a protezione del mio petto, quando arrivato a Castel Pedroso il sole squarciava definitivamente il velo è mi regalava una visione celestiale della Cattedrale che spunta tra il verde collinare; una sola parola, magnifica.
Nel mio immaginario si era creato nel tempo una sorta di nebbia intorno a queste Regioni che sto per attraversare; una incultura geografica mista ad una ignoranza grassa alimentata da troppa televisione e pochi libri, e man mano che attraversavo il Molise e poi la Campania, si aprivano scenari incredibili, con sprazzi di sole ad illuminare boschi verdi e paesetti arroccati di qua e di là ed una statale sgombera che mi permetteva una velocità di crociera costante e rapida. Nel mio piccolo iniziavo a vergognarmi di essere stato così impietoso verso questa terra e Salerno mi ha donato lo schiaffo finale per la sua bellezza.
Mi fermo sul lungo mare dopo aver superato un posto di blocco della Polizia che guardandomi mi lascia passare senza fermarmi, ed ammiro il Tirreno che srotola onde su onde inn un fragore continuo. Mi tolgo la muta da pioggia ormai asciutta, controllo il percorso da fare sul telefono, 35 minuti e sarò arrivato.
Tratto finale tra la pineta vissuta e vari campeggi deserti che si aprono sulla sinistra ed una desolante sporcizia che mi fa chiedere vendetta per conto di questo posto meraviglioso. D’un tratto profumo di benzina carburata e scopro in lontananza una motocicletta. Aumento il ritmo per raggiungere il cavaliere e scopro di essere in compagnia di Padre G con cui concludo il viaggio senza prima esserci persi per qualche chilometro nei dintorni del covo di Nettuno.
Ora sono a casa, ora sono con amici, ora è Rock’n Roll.

 

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