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Buon Natale Randazzo

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di Valter Veltre
Finalmente e’ il 23 dicembre,siamo tutti stipati all’esterno della fureria in attesa che il tenentino spina milanese ci rilasci i permessi firmati dal colonello Messina per poter trascorrere qualche giorno di festa in compagnia dei nostri cari.

Fa un cazzo di freddo che nessuno di noi qui di Roma si ricordi,pare che l’Arno a Firenze sia ghiacciato e i bergamaschi non fanno altro che prenderci per il culo per come battiamo i piedi in terra,come fossimo prostitute al bordo delle strade intente a non congelarsi i piedi.I sardi sono i piu’ euforici,grazie sicuramennte alla bottiglia di filo e ferru che si passano di mano in mano dopo averne ingollato un tot.C’e’ aria di festa, finalmente, e tutti non vediamo l’ora di uscire da questa caserma che poi e’ la nostra prigione.Siamo Autieri confinati all’8° O.R.E.caserma punitiva. Siamo “guasti” come i veicoli militari che qui transitano per le riparazioni,siamo un centinaio di “fusi”, tutti raggruppati in 5 stanzoni ciascuno dei quali conta 10 brande a castello. Chi piu’ chi meno abbiamo problemi “caratteriali”come risulta dalle nostre cartelle mediche militari e lo Stato ha pensato bene di unirci tutti insieme per non creare casini altrove.Ma noi ce ne fottiamo,va bene anche cosi’,tanto qui non ci facciamo mancare nulla,dalle salsicce calabresi all’erba dei bresciani…

Randazzo e’ il primo ad essere chiamato,questo ci lascia indifferenti perche’ noi sappiamo con chi abbiamo a che fare.Randazzo e’ uno psicopatico con gli occhi neri come la morte,i capelli come la mani unti dal grasso che gli lorda la mimetica con la quale dorme anche di notte.Randazzo parla una lingua tutta sua,e’ sempre incazzato con il mondo e quando incroci il suo sguardo e’ meglio abbassare gli occhi.L’unico con il quale scambia due battute e’ Comparelli,un meccanico di moto, appassionato come nessun altro del suo nuovo Guzzi Le Mans 1000 fresco di pacca, comprato dopo anni di sacrifici a lavorare in officina con il padre.Randazzo non ne vuole proprio sapere che la Honda 750 Four non puo’ reggere il confronto.Per Randazzo le Honda sono le moto piu’ veloci in assoluto e basta!E Comparelli abbozza.

E’ logico che sia il primo ad entrere in fureria e rititare il permesso per tornare a casa… ma… dal tempo che trascorre a rapporto con il tenentino spina milanese capiamo che qualcosa non quadra. Randazzo esce con gli occhi lividi di vendetta,le narici sono come
quelle di un toro irriso nell’arena,le gambe e le braccia piegate come quelle di un manichino scaricato in un immondezzaio perche’oramai inutilizzabile. A Randazzo hanno sterminato tutta la famiglia in un agguato fra cosche rivali.Altro che permessino, altro che buon natale…per la sua incolumita’ ordini superiori hanno deciso che deve rimanere in caserma in attesa di ulteriori sviluppi nelle indagini volute dal magistrato
di turno. Nessuno di noi ha il coraggio di lasciarlo da solo.St’anno Natale lo facciamo tutti insieme qui in caserma e… cazzo Randazzo deve tornare a casa!

Il Guzzi 1000 Le Mans di Comparelli e’ parcheggiato sotto l’altana dove FORTI non e’ di guardia,il piano e’ semplice… brindisi benaugurante con ROIPNOL… ufficiale di turno svenuto in branda Randazzo catapultato al di la’ del muro,noi beati a giocare a tombola.
Cosi fu’.

Di Randazzo,originario della provincia di Cosenza,non sappiamo mai che fine abbia fatto….il Le Mans 1000, Comparelli lo recupero’ dopo che “scontammo” un mese di naja supplementare,come punizione, a Gradisca,in un parcheggio a pochi passi da casa sua.

Buon Natale Randazzo.

Valter Veltre.